16.07.2014, La denuncia (di Marzo Pascal e Domenica Grieco)

«Il mantenimento e la custodia dei cani randagi non lo fa il Comune ma Padre Pio …».

Carissimi lettori vorrei richiamare la vostra attenzione ad un problema che è all’ occhio di tutti, anzi al naso di tutti. Quando arrivano le belle giornate usciamo con i nostri figli. Dove li portiamo? Al Parco della Madonnina, al Parco di Padre Pio. Non c’è rispetto per una statua, immaginiamo per dei bambini. Sfido chiunque ad avvicinarsi al Parco, scapperebbe dal tanfo.

Il Comune è responsabile secondo il generale regime di responsabilità ex. Art.2043 del Codice Civile. Il Comune è tenuto alla vigilanza del territorio, alla custodia ed al mantenimento del cani randagi. Sappiamo che c’è un accordo da parte del Comune con l’ ASL per la cura dei cani. Ma secondo me questo accordo (forse) è saltato (ditemelo Voi). Sappiamo che un cane costa al canile 2.50€ al giorno, e che il Comune può sopportare una spesa di circa 10-15 cani all’anno.

Il mantenimento e la custodia dei cani non lo fa il Comune ma Padre Pio. Il Parco a lui dedicato è diventato il luogo dove animali randagi vanno a fare i loro bisogni. Il punto qual è? Il tanfo. I nostri figli non possono andare in quel Parco per intossicarsi. Non possono andare per qualche ora a giocare. Il giardino dove vanno a depositare la corona 34 volte l’anno sta nelle medesime situazioni.

Fortuna che non è caldo, attrimenti il tanfo era doppio. Il primo da sopra e il secondo da sotto. Non voglio prolungarmi col discorso, però i nostri flgli, almeno da Padre Pio, possono giocare tranquilli senza respirare quel tanfo?

Chiedo a chi di competenza di gestire in più sulla vigilanza dei cani e gatti, sulla loro circolazione e non mettere a rischio la salute pubblica.

N.B: CON RISERVA DI INVIARE IL TUTTO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI.

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La lettera