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Il futuro del Laceno sul filo del “finanziamento” …

01.07.2014, Articolo di Angelo Mattia Rocco (dal sito www.laceno.net)

Cari utenti, siamo giunti ad un “punto” in cui ci sembra doveroso dover puntualizzare le vicende inerenti al nostro caro altopiano Laceno e il famoso finanziamento per l’ammodernamento dell’impianto sciistico.

Nelle ultime settimane e non solo, abbiamo assistito a “prese di posizione” che tanto si allontanano dalla realtà (volontariamente?) e ad un inquadrarsi della situazione su valutazioni non realistiche, quasi a voler scaricare colpe del mancato avvio dei “lavori” a chi attualmente gestisce gli impianti, cercando di voler trovare un capro espiatorio a tutti i costi.

Certo che poter solamente pensare che il Sig. Pagnini (direttore dell’impianto turistico estivo ed invernale) e la Società Concessonaria possano inquadrarsi come dei “responsabili” in caso di mancato raggiungimento del finanziamento ha quasi del paradossale.

In questi anni di frequentazioni del Laceno e in questi anni di lavoro a contatto con turisti, appassionati e operatori, mi è sembrato di vedere un’istituzione abbastanza lontana dalle reali esigenze della località e tuttavia, ho assistito ad un lavoro costante di chi con tantissime difficoltà (meteorologiche, tecniche, politiche, ecc ecc) ha sempre mantenuto un’attenzione costante sull’altopiano Laceno e ha garantito la funzionalità dell’intero comparto turistico.

Mantenere un impianto a Laceno, in Campania, sull’Appennino, forse per chi è distante dalle “logiche” è qualcosa di scontato, ma in realtà è davvero una “scommessa” e darei atto di questo sforzo a chi ha gestito questa “macchina imponente” e chi ha collaborato costantemente con anima e corpo prodigandosi alla riuscita di questa continuità ; continuità che ha permesso al Laceno di “vivere” e a tutti gli operatori di beneficiare di un indotto generato soprattutto dall’impianto sciistico.

Considerati gli sforzi, le difficoltà e l’impegno, quindi (mi ripeto) parrebbe più logico ringraziare chi ha messo in campo mezzi, fondi privati e tempo per questa località.

Detto questo poi, spinto anche dalle numerose richieste giunte sul sito da parte dei frequentatori del Laceno, ho deciso di svincolarmi dalle “voci di popolo” e di informarmi personalmente sulla vicenda (tenendo conto anche dei miei studi giuridici)…

La situazione si delinea chiara e con una logica schiacciante:

– Esiste un atto di convenzione tra Comune e Società Concessionaria,dove è menzionata la durata della stessa a 58 anni nell’articolo 8 con preciso riferimento al“secondo ventinovennio”; qualora ancora per una volta venisse menzionata la famosa “vicenda” del ricorso e della sentenza del TAR che considererebbe “scaduti” i concessionari, prendo atto che in quella sentenza si parla di “inammissibilità” di presentazione di un ricorso e non certo di una decisione nel merito e INAMMISSIBILITA’ in diritto : ” è la declaratoria di rigetto di una domanda che non possa essere accolta perchè ,violazione di ordine formale integranti ipotesi di nullità o l’inosservanza di termini sanzionati a pena di decadenza la rendano improduttiva di effetti e quindi non ricevibile

Tra l’altro, dopo l’inizio del secondo ventinovennio spiegatemi le numerose autorizzazioni comunali come fanno a non integrare (qualora ce ne fosse stata necessità) un “tacito rinnovo

– Oltre ad una convenzione esiste un atto di cessione dei suoli con durata 58 anni e quindi scadenza nel 2031 . Atto che qualora si volesse anche mettere in discussione il “nulla” sopra riportato, farebbe “impietrire” e fermare chiunque in ulteriori tesi

– La Società Concessionaria negli anni addietro ha investito sulla località con ampliamento delle piste, ammodernamenti e tanti altri lavori che sicuramente hanno avuto un costo e restano a servizio della comunità anche alla scadenza della convenzione.

– Il lavoro svolto dall’inizio della Convenzione ad oggi ha un valore

– Il Comune di Bagnoli Irpino per accedere al finanziamento e quindi per vedersi decretato lo stesso ha bisogno di avere l’area in oggetto “libera”

– Il Concessionario più volte ha dimostrato di voler collaborare per trovare una soluzione, vedendosi (direi addirittura costretto) ad adoperarsi personalmente (quando la “paura” di poter perdere i fondi era più forte) per ottenere un nuovo finanziamento sull’accelerazione della spesa e prendersi oneri e responsabilità sull’eventuale realizzazione dei lavori;  tra l’altro dopo la scadenza della convenzione a chi sarebbero tornati i beni finanziati al Concessionario? Non sempre al Comune stesso?

Detto questo, appare logico pensare che allo stato attuale, manca il passaggio dell’accordo e l’accordo non può prescindere da un fattore fondamentale e da una considerazione:

1) Un riconoscimento materiale del lavoro svolto e del valore dei beni allo stato attuale in primis.

2) Parliamo di un soggetto privato e di un imprenditore che in quanto tale, con il proprio lavoro ne da anche ad altrettanti cittadini bagnolesi e di conseguenza va messo i condizione di tutelarsi e di continuare a lavorare. Quindi qual miglior modo per il Comune di trovare un accordo con il quale garantire al Concessionario di continuare a svolgere il proprio lavoro?

Ai posteri l’ardua sentenza…

Sperando che la situazione si sblocchi quanto prima e che si prescinda finalmente da questioni “campanilistiche” che non gioverebbero al paese e alle località limitrofe.

                                                                                                       

2 Commenti »

  • pietro pagnini scrive:

    Evviva ….!

    Cambiati i toni e distesi gli animi (apparentemente), intervengono anche i savi e con parole sagge …

    È un sollievo, prendere atto, che a fare chiarezza sull’argomento si inseriscano voci distinte dagli interessi di parte e sopratutto legate alla realtà dei fatti.

    Evidentemente, le persone interessate alla sorte degli impianti sciistici, sono esauste di assistere a questa incomprensibile involuzione, nonostante la soluzione per il futuro turistico del Laceno sia a portata di mano. Soluzione che, oltre ad essere determinante per la stazione sciistica, è rimasta l’unica.

    Solo evitando azioni strumentali, dettate da prevalenti aspirazioni emotive, possiamo raggiungere le attese e praticabili soluzioni …

    Determinante, sarà la continuità e il sopravvento da parte dei savi e dei saggi, e che questi prevalgano in termini di competenze e aggiungerei di convenienze per tutti quanti…

    Nel tempo, si è potuto verificare con piacere, che i sani risultati scaturiscono anche da una attenta semina, per questo possiamo ritenerci fortunati di essere rimasti pochi ma …., nell’aver pensato “chi ci ama ci segua” …!

    Complimenti a Angelo Mattia Rocco, forestiero ma.. preciso, completo ed essenziale nell’analisi!

  • marzopascal scrive:

    Ognuno tira L’acqua al proprio “mose”. altro che tav, expo.

    MARZO PASCAL
    ATTIVISTA 5 STELLE.

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