Davide Passannanti – Il passato, la storia, i pionieri del Laceno
08.01.2015, Il personaggio (dalla pagina facebook “Lacenobellonaturale“)
Davide Passannanti è nato a Serre, un piccolo paese del salernitano disteso sulla collina alle pendici dei Monti Alburni.
Nell’immediato dopo guerra, come molti giovani, Davide cerca lavoro e giunge a Bagnoli Irpino ospite dello zio Vito Beatrice che lo avvia al mestiere di muratore. Professione che Davide apprende agilmente, riversando ogni energia, ponendo a buon frutto l’esperienza di apprendistato e il proprio talento, con tutte le premesse che faranno di lui un ottimo e facoltoso imprenditore.
Inizia da subito quella che è stata la straordinaria avventura tra i monti del Laceno. Lo ricordiamo in foto, quando negli anni tra 1948/1950 provvede ai lavori alla Taverna Capozzi.
Incontra e in seguito sposa, nel 1951, Onorina Nigro. Donna istruita, fervente religiosa, dalla personalità espressiva, sagace, che lo seguirà anche nell’attività lavorativa. Lei, che dai sacrifici traeva vitalità, che la fatica non sfibrava i suoi gesti, il suo respiro. Lei, la voce che non mentiva mai, gli trasmette coraggio e ottimismo. Si dice: “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”.
Negli anni ’60, Davide e Onorina – già una sola mente, un solo cuore e un solo braccio – creano l’omonima impresa di costruzioni che scriverà la storia edilizia del Laceno del tempo e degli anni a venire. La ditta, costituita da circa trenta operai fra muratori, falegnami, carpentieri, è un’importante opportunità lavorativa per il paese di quegli anni che risente della crisi economica locale e nazionale. Uomini e donne lavorano uniti nei cantieri edili, dalle prime ore del mattino al calare del sole. Molti di loro sono ancora tra noi e ricordano Davide con immensa e sincera gratitudine.
Le commesse per l’attività edilizia non tardano ad arrivare. Ricordiamo, per brevità, il Centro Loyola, albergo la Lucciola, albergo Cervialto, diversi villini e strade del villaggio, intervenendo con lavori di ristrutturazione, di ampliamenti e di fabbricazione vera e propria impensabile per quegli anni. Non da ultimo, la ristrutturazione a proprie spese, della tettoia della Chiesetta di Santa Nesta.
Familiarizzò, in occasione delle costruzioni dei rispettivi villini, con il dott. Michele Biraghi, con l’Ing. Coppola, con il Colonnello Garofalo, con il dott. Maglietta, con la famiglia Massarese.
Entusiasta della montagna, accompagnava spesso gli amici del villaggio per un’escursione al monte Cervialto (come ricordiamo con le foto). Così come lo vediamo partecipare alla Festa della Montagna nel 1966.
Appassionato di motori si distendeva, nel tempo libero, con lunghe corse con la motocicletta lungo le vie del paese o lungo la strada per Laceno. Con la lussuosa Fiat 1100 accompagnava gli amici a Laceno, per far meglio conoscere e amare la località, per l’ambiente incontaminato, per le bellezze naturali.
Coloro i quali hanno avuto la gioia di conoscerlo, come i miei genitori che l’hanno amato, possono oggi ricordare che Davide è l’uomo che dell’ottimismo è stato convinto apostolo, che del sorriso è stato animatore coinvolgente, che del lavoro è stato cavaliere di virtù, che della generosità è stato testimone autentico, che dell’amore per Laceno è stato figlio e padre.
Ringrazio la prof.ssa Vitamaria Passannanti per la gentile concessione del materiale fotografico.
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Le foto