Prosegue il furto di legname sulle montagne del Laceno
21.05.2014, Irpinianews, Il Corriereirpinia.it, Il Ciriaco.it e Ottopagine.it
Parco dei Monti Picentini, sequestrati 10 quintali di legna.
Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, nell’ambito dei servizi coordinati per il controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino.
Questa volta, proficua è stata l’attività di contrasto al fenomeno dei furti di legname consumati nelle zone protette del Parco dei Monti Picentini e che hanno provocato, in alcuni casi, un vero e proprio scempio dei boschi dell’Alta Irpinia. Pertanto, nella giornata di ieri la Compagnia di Montella ha intensificato i normali servizi, pianificandoli in base a fasce orarie e luoghi “sensibili”, preventivamente individuati.
Nel corso di tali servizi di vigilanza, i carabinieri della Stazione di Bagnoli Irpino, in una zona boschiva all’interno del Parco dei Monti Picentini, in area montana ed impervia al di fuori dai centri abitati, hanno sorpreso una persona che stava per portare via della legna illegalmente tagliata.
Sull’altro versante, i carabinieri della Stazione di Caposele, sempre in area demaniale del Parco dei Monti Picentini, sorprendevano altre due persone, che si stavano impossessando di vari quintali di legna, probabilmente proveniente da tagli praticati nei giorni precedenti.
Gli alberi tagliati venivano posti sotto sequestro mentre i tre boscaioli venivano denunciati in stato di libertà per “furto aggravato” e “danneggiamento boschivo”.
La colpa è del sindaco, che organizza i posti di blocco e ha cambiato la legge! (Cit. e Copyright Lista n.2 “Per un nuovo inizio”, maggio 2013). Che sfizio abitare in questo paese!
Come il noto comico Corrado Guzzanti, che in un divertentissimo sketch all’indomani della vittoria di Berlusconi, tra peti, rutti e maliziose palpate diceva “ormai possiamo fare quel che ca..o ci pare nella casa delle libertà”, così qualcuno o molti all’indomani della vittoria della lista n.2 ha creduto(forse si è voluto far credere) di poter fare quel che ca..o gli pareva nei boschi del Laceno.
Meno male che ci sono le forze dell’ordine a vigilare.