Dolore e sgomento a Bagnoli per la morte di Vincenzo Gargano
04.05.2014, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)
L’ultimo saluto a Vincenzo, morto sul lavoro
ll parroco, don Stefano: «Un evento inaccettabile lo ha sottratto ai suoi cari»
L’ultimo saluto a Vincenzo Gargano è paradossalmente un segnale di speranza: che non si parli più di tragedie sul lavoro. Al di là di come siano andate le cose a Nusco, dove Vincenzo ha perso la vita, la sicurezza sia sempre una priorità su ogni cantiere.
Il simbolo è rappresentato dalle nubi che si aprono alla fine della cerimonia funebre, ieri pomeriggio. Dopo una pioggia incessante, che ha reso il corteo ancora più triste, timidi raggi di sole su una Bagnoli affranta.
Ed è lo stesso don Stefano Dell’Angelo, parroco di Bagnoli Irpino, che cerca di dare fiducia a una famiglia distrutta. Parlando di futuro, del ruolo guida di un padre, di un gran lavoratore scomparso. Chiesa gremita, tutto il paese accompagna il feretro. Tantissimi i giovani: gli amici di Mario e Gerardo, figli diVmcenzo. A loro, in particolare, si rivolge il parroco. A loro e alla vedova Diana. «Perché abbiano una guida anche se Vincenzo non è più fisicamente tra noi», afferma dall’altare.
Un operaio rimasto vittima di un incidente sul lavoro alla Ecosistem di Nusco, colpito da una balla di rifiuti di quattrocento chili. L’incidente alla vigilia della festa del lavoro, che anno dopo anno sembra stia perdendo il suo significato tra precariato e disoccupazione. «È una morte inaccettabile – esordisce il parroco – che lascia nella comunità tutta delle ferite molto profonde». Poi aggiunge: «Ma non spetta a noi giudicare le responsabilità. Ci sono altre persone che dovrarmo accertare la verità».
La chiesa non è un tribunale. Quella chiesa che l’operaio 50enne conosceva benissimo. «Qui Vincenzo veniva spesso. E metteva piede un attimo prima della moglie e dei figli. Vmcenzo Gargano – ricorda ancora Don Angelo – era un capofamiglia come lo vuole la Bibbia. Un uomo che ha fatto del dovere, della responsabilità e dell’impegno quotidiano il suo credo».
Una cerimonia composta. Vincenzo lascia la comunità a soli cinquanta armi. Sempre sorridente e disponibile, per lui l’ Amministrazione comunale ha deciso il lutto cittadino. E infatti le serrande dei bar e dei negozi erano abbassate. Un mesto pianto di giovani e anziani era l’unico rumore per le strade insieme al suono delle campane. Sulle mura i manifesti sono quelli delle scuole, delle molte attività del paese. Vmcenzo Gargano: lo piangono i genitori e le sorelle, gli zii, gli amici di sempre. E anche chi non lo ha conosciuto, come le forze sindacali che si battono perché di lavoro si debba solo vivere.
«Ora Vincenzo potrà guidare la famiglia anche meglio – ha continuato il prelato -. E’ difficile superare questo momento, lo so bene – spiega rivolgendosi ai familiari – ma è il disegno di Dio. Dall’alto Vincenzo può dare comunque forza a sua moglie e ai suoi figli. Bagnoli Irpino è comunque qui – dice osservando la Chiesa Madre piena in ogni ango~ lo – per dare tutto il supporto possibile, un aiuto».
Il momento del dolore, il momento della speranza per un futuro migliore in famiglia e sui cantieri. Ma sono anche i giorni e le ore per accertare la verità. Per capire che vi siano state responsabilità di altri, negligenze, prima che quel carico travolgesse l’operaio e l’uomo. Perché pur nella consapevolezza e del rispetto dei ruoli, le pàrole del parroco risuonano e risuonerarmo a Bagnoli. «Una morte inaccettabile ».
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04.05.2014, Ottopagine
Ieri a Bagnoli il funerale di Vincenzo Gargano, l’operaio morto sul lavoro
Strazio e dignitoso dolore è stato percepito nella chiesa madre di Bagnoli Irpino, dove Don Stefano dell’Angelo ha celebrato i funerali di Vincenzo Gargano.
Durante la santa messa, le parole di incoraggiamento del parroco e il commiato commosso dell’amico Di Giovanni.
L’amministrazione comunale guidata da Filippo Nigro ha proclamato il lutto cittadino: “Tutto il paese si è stretto intorno al dolore della famiglia, addolorato per la per- dita di un caro ragazzo e un amico per tutti” ha affermato il sindaco al termine della cerimonia. “Le tragedie sul posto di lavoro sono quelle che si fa più fatica ad accettare: Vincenzo lavorava e guadagnava onestamente da vivere per la sua famiglia. Il lavoro è dignità se viene garantita la sicurezza di poter tornare a casa la sera” conclude.
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03.05.2014, Il Mattino (di Paola De Stasio)
Bagnoli oggi a lutto per l’addio a Vincenzo Gargano
Oggi alle 15 a Bagnoli saranno celebrati i funerali di Vincenzo Gargano. Ieri presso l’obitorio dell’ ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi è stata eseguita l’autopsia sul corpo dello sfortunato operaio dell’Ecosistem di Nusco, schiacciato da una balla di rifiuti di 400 chili.
La famiglia, dal momento che la dinamica della tragedia è fin troppo chiara, all’inizio aveva dei dubbi sull’ opportunità di far effettuare l’esame autoptico, ma il giudice ha voluto comunque disporlo. La salma è stata ancora una notte presso l’obitorio dell’ospedale «Criscuoli », ieri mattina la bara è partita alla volta di Bagnoli Irpino, portata nella chiesetta di San Giuseppe e alle 15 sarà trasferita alla chiesa madre per i funerali.
Sarà una giornata di lutto cittadino a Bagnoli, la comunità darà l’addio a un uomo conosciuto e benvoluto da tutti, un padre di famiglia amorevole, un lavoratore instancabile, una persona dal volto sempre sorridente. Ci sarà l’intero paese ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio.
Ci saranno i colleghi dell’azienda e i dirigenti. Ci saranno i compagni di scuola dei due figli gemelli diciottenni di Vincenzo Gargano, ragazzi che, purtroppo, hanno dovuto imparare troppo presto nella vita cosa significa perdere un padre, i loro amici e i docenti in questi giorni gli sono stati sempre vicini. E’ stata davvero grande la solidarietà della comunità nei confronti della famiglia così duramente provata dalla tragedia.
Le indagini proseguono coordinate dalla Procura di Avellino e condotte dai Carabinieri della campagnia di Montella e della stazione di Nusco. Sono già state acquisite molte testimonianze, nei prossimi giorni saranno effettuate delle perizie per verificare la sistemazione delle balle di rifiuti. Gli inquirenti e i periti, che verranno nominati dalla Procura, dovranno stabilire se le norme di sicurezza venivano adeguatamente rispettate. Pare che una telecamera abbia inquadrato l’attimo in cui si è staccata la maledetta balla, si ipotizza che possa essere stata la pioggia a farla rotolare giù all’improvvisamente. I dirigenti hanno dichiarato che i controlli sulla sicurezza in fabbrica sono stati effettuati periodicamente e che dagli ispettori Asl non erano mai state ravvisate situazioni di gravità.
Le congiure avverse del destino hanno concorso in modo determinante alla drammaticità dell’incidente. Vincenzo Gargano aveva già terminato il suo turno di lavoro, si era trattenuto per ramazzare il piazzale e quando la balla è scivolata non ha avuto neanche il tempo per scansarla, era di spalle e piegato. Il massimo della sfortuna.
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03.05.2014, Il Corriere
Operaio morto, cè un avviso di garanzia
Il sindaco Filippo Nigro proclama lo stato di lutto cittadino in paese.
Cè un indagato nell’ambito degli accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Avellino dopo la morte di Vincenzo Gargano, il cinquantenne operaio deceduto in un mortale incidente sul lavoro nel piazzale della Ecosistem di Nusco. Si tratterebbe dello stesso titolare dell’azienda. Un atto dovuto l’avviso di garanzia firmato dal pm della Procura della Repubblica di Avellino Adriano Del Bene.
Anche per consentire all’indagato di poter partecipare con un suo consulente agli accertamenti già disposti da parte del pm. A partire dall’esame autoptico. Quello che è stato eseguito dal medico legale Lamberto Pianese nel pomeriggio di ieri presso l’ospeaale di Sant’Angelo dei Lombardi, dove la salma del cinquantenne si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
E questo pomeriggio, nella Chiesa di Santa Mana Assunta di Bagnoli, ci saranno i solenni funerali del cinquantenne e l’ultimo saluto della comunità altirpina all’operaio che è stato travolto e ucciso da una balla di rifiuti di circa quattro quintali di peso. E proprio per testimoniare la vicinanza e soprattutto lo sconcerto di tutta la comunità bagnolese, il sindaco Filippo Nigro ha anche proclamato una giornata di lutto cittadino. Serrande abbassate e paese in lutto per l’addio all’operaio.
«Tenuto conto che questo grave lutto colpisce la comumtà in un momento di particolare difficoltà economica e sociale -scrive nell’ordinanza il sindaco Nigro- che coinvolge l’intera comunità nazionale e di dover esprimere la partecipazione di questa Amministrazione e dell’intera comunità bagnolese al grave lutto nonché il senso di vicinanza, di condivisione e di cordoglio ai familiari della persona scomparsa, così duramente colpiti da questa tragica vicenda, e di manifestare pubblicamente il pubblico cordoglio cittadino».
Sull’incidente mortale di Nusco è intervenuto in una nota anche il segretario provinciale del Prc Tony Della Pia: «La tragica scomparsa dell’operaio Vincenzo Gargano lavoratore presso l’Ecosistem s.r.l. di Nusco oltre ad addolorarci profondamente ci indigna. Noi abbracciamo, attraversati da un terribile senso d’impotenza e con sincero affetto la sua famiglia, gli amici, i compagni, siamo vicini all’intera comunità di Bagnoli Irpino, questa mattanza non può, non deve continuare, sopito il dolore che rimarrà per sempre indelebile occorre reagire con forza».
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02.05.2014, Ultim’ora
Dolore e sgomento a Bagnoli per la morte di Vincenzo Gargano
FUNERALI DI VINCENZO GARGANO – La Salma giungerà in Bagnoli Irpino Sabato 3 maggio alle ore 10:00 presso la Chiesa di San Giuseppe. Le esequie avranno luogo alle ore 15:00 nella Chiesa Madre.
LUTTO CITTADINO – Il sindaco di Bagnoli Irpino, dott. Filippo Nigro, ha proclamato una giornata di lutto cittadino per il giorno 3 maggio 2014 in concomitanza della cerimonia funebre del sig. Gargano Vincenzo.
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01.05.2014, Il Mattino (di Paola De Stasio)
«Vincenzo non doveva essere lì, aveva già terminato il suo turno»
L’operaio dell’Ecosistem era di spalle. L’azienda: sicurezza sempre garantita. La Procura sequestra il capannone.
Una serie di circostanze che fanno davvero pensare ad una congiura del fato. Era piegato e di spalle rispetto alla balla di rifiuti che gli è scivolata addosso, non ha avuto neanche il tempo di realizzare cosa gli stesse succedendo. Ma non è finita qui.
Vincenzo Gargano aveva da poco terminato il turno di lavoro, non doveva essere neppure lì a ramazzare il piazzale, era però rimasto in azienda a svolgere quella mansione.
E che dire poi del fatto che dopo due anni di fermo, il contratto all’Ecosistem gli era stato rinnovato da due settimane: il 15 aprile. Tutti particolari che concorrono ad alimentare lo sdegno e a rendere ancor più assurda la tragedia che si è consumata martedì pomeriggio presso la fabbrica dell’area industriale di Nusco. Tutti elementi che fanno pensare ad una terribile fatalità.
Tra le cause probabili che avrebbero potuto farsi che una balla di 400 chili si staccasse improvvisamente c’è la pioggia. Al momento si fanno solo ipotesi che dovranno essere valutate attentamente. Pare che una telecamera ha filmato l’ attimo in cui l’ ammasso di rifiuti si è scollato ed è rovinato addosso all’ operaio di Bagnoli Irpino. La Procura ha disposto un’inchiesta giudiziaria, il piazzale dove sono accatastate le balle già da martedì sera è sotto sequestro. Si susseguono interrogatori presso la caserma dei carabinieri di Nusco.
A breve saranno incaricati dei periti per verificare se il posizionamento delle balle di rifiuti era rispondente ai criteri e alle norme di sicurezza. Il corpo di Vincenzo Gargano è ancora presso l’ obitorio di Sant’Angelo, venerdì alle 11 il giudice stabilirà quando sarà effettuata I’ autopsia. Soltanto dopo l’ esame autoptico la salma sarà restituita alla famiglia. I funerali a Bagnoli Irpino si svolgeranno domenica o al più tardi lunedì.
Di fronte alla morte di un uomo di 50 anni e per di più alla vigilia della festa dei lavoratori sono scaturite, come era prevedibile, le polemiche in merito alla sicurezza. Purtroppo questo tema fa notizia solo dopo una tragedia, altrimenti sembra quasi che la parola sicurezza sia sinonimo di repressione, quando in realtà è prevenzione, è vita. Gli ispettori dell’Asl, D’Andrea e Napolillo, che ora stanno effettuando le indagini insieme ai carabinieri, si sono recati spesso ad effettuare dei controlli e delle verifiche presso I’Ecosistem. Trattandosi di lavorazione di rifiuti si può dire che non c’è nulla di statico, è un ciclo continuo: i rifiuti vengono quotidianamente selezionati, pressati, trasformati in balle, sono soggetti a vari spostamenti e riposizionamenti.
Antonio Iuliano uno dei componenti dell’azienda tiene a sottolineare: «Noi siamo sempre stati sensibili alla questione sicurezza, il nostro amministratore Rino Russo è scrupoloso, i controlli presso l’ azienda sono frequenti, possono venire anche ogni settimana. Ogni volta che abbiamo avuto delle ispezioni non sono mai stati rilevati problemi, ma il 100% della sicurezza non può garantirlo nessuno. Una volta ho ammonito un operaio perché si era portato dei guanti da casa e non utilizzava quelli anti taglio. Questa tragedia ci ha scosso, siamo distrutti. Siamo vicini alla famiglia, alla moglie, ai figli, alla madre, siamo a loro disposizione per qualsiasi cosa. Io ho assistito alla tragedia, è stata un’assurda fatalità, Vincenzo non doveva essere in quel piazzale, aveva finito di lavorare alle 16,30. Quella maledetta balla si è staccata all’improvviso. Era un uomo squisito, tutte le mattine arrivava al lavoro con il sorriso, proprio I’ altro ieri gli avevo detto “beato te, sempre sorridenti, ci porti il buonumore”. Non doveva finire così».
01.05.2014, Il Mattino (di Paolo Saggese)
«Così al Sud si cade per garantirsi un futuro»
Il professore di Gerardo, uno dei figli del lavoratore: «Tuo padre, buono e attento».
Oggi è il Primo maggio, festa del lavoro o dei lavoratori. Dovrebbe essere un giorno, dunque, di festa, di speranza, di pace, di gioia nei cuori dei lavoratori e delle famiglie, che godono di un giorno di pace in un momento di crisi. Dovrebbe essere un giorno di speranza per i tanti disoccupati, giovani e meno giovani, vittime di quel capitalismo, che non sfrutta più ma tende a escludere (per usare una riflessione di Zygmunt Bauman).
È questo, del resto, il migliore dei mondi possibili oppure, come meglio lo definì Daniel Pennac in un famoso racconto, «l’altro mondo». Ma è difficile oggi celebrare questa giornata, perché troppi sono i senza lavoro in Italia, nel Sud, in Irpinia, e troppi sono ancora coloro che muoiono di lavoro.
La notizia ultima, tragica, è del 29 aprile, l’altro giorno: Vincenzo Gargano, di Bagnoli Irpino, una persona distinta, onesta, lavoratrice, lascia la propria famiglia, saluta i figli Gerardo (studente del liceo Classico di Nusco), Mario (studente dell’Istituto Alberghiero «Vanvitelli> di Lioni), la moglie Diana Chieffo e si reca a lavoro. Non farà più ritorno a casa. Era una persona buona, come ho potuto appurare conoscendolo fugacemente negli incontri scuola-famiglia che annualmente si tengono nel liceo dove insegno, quello di Nusco frequentato dal figlio Gerardo, un padre attento ai problemi dei figli, accorto, orgoglioso del loro successo, protettivo ma con grande equilibrio.
Quella persona non è più. È morta mentre svolgeva il suo lavoro, mentre lavorava per dare un futuro ai suoi cari. Alla notizia sono seguiti i commenti, le accuse, seguono le solite discussioni di sempre. Si tratta di discorsi ricorrenti, quasi sempre gli stessi nel corso degli anni. Ma la realtà non cambia: il lavoro è un diritto negato, e molti lavoratori, troppi, sono vittime del lavoro. Oggi, al contrario, qualsiasi parola è inutile, superflua, di troppo. Noi restiamo senza parole.
Avremmo voluto, finalmente, una festa dei lavoratori e del lavoro, vorremmo un mondo, che tuteli gli operai, che tuteli i giovani, vorremmo la tutela assoluta della vita di chi sacrifica la propria esistenza per dare un minimo di futuro alla propria famiglia. Invece, qui al Sud lavoro nero, precario, mal pagato, pericoloso, rappresenta la norma, non l’eccezione. Siamo un popolo di diritti negati, spesso nel silenzio di tutti, anche delle istituzioni. Non aggiungiamo nulla, ma esprimiamo affetto e partecipazione per questa tragedia, che ha colpito la signora Diana, Gerardo e Mario con le parole di un poeta irpino, che ha dedicato questi versi agli operai irpini.
Ecco le parole di Gabriele De Masi: «Col sonno impastato negli occhi, / il collo nelle spalle, chiuso di bavero, / alzato contro il freddo della notte / ché è ancora inverno, timbro / al cartellino una presenza, viavai / nei corridoi e ai capannoni, / chi lascia, chi prende, la brace / di vita degli altoforni tra tonfi / di magli e l’urlo febbrile di caldaie / mentre sfavilla di scintille la colata. / Non abbiamo mai certezza di sveglia / noi, a cui suona la chiamata anzi tempo, / quando la famiglia dorme e s’accosta / l’uscio col palmo della mano, / con cautela, ché sappiamo quanto / è buono il sonno che continua, /e non vogliano destare alcuno. / “Fatica, pigliami, vienimi addosso!” / spiazzo a parole la crisi che morde, / aspetta dietro l’angolo coi tagli / alla fabbrica vicina, scompiglio la vita, / esorcizzo, ringhio, mostro gli artigli. / Suona la sveglia, m’affanno. / Sono già per strada, in ritardo, / col sonno impastato negli occhi».
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01.05.2014, Il Corriere
Nusco, venerdì l’autopsia sull’operaio
L’inchiesta si concentra sulla sicurezza dell’area, ancora nessun indagoato dai pm.
Non ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati della Procura, quello del pm Adriano Del Bene, il sostituto che si occupa del caso legato alla morte dell’operaio di Bagnoli Irpino Vincenzo Gargano, travolto e ucciso da una balla di rifiuti di quatto quintali nel piazzale dell’Ecosistem di Nusco. Ma non è escluso che nelle prossime ore qualcosa possa cambiare.
A partire da venerdì, quando nella mattinata, il magistrato conferirà al medico~legale Lamberto Pianese l’incarico per l’esame autoptico. Quello che sarà svolto nella stessa giornata presso l’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, dove si trova dall’altra sera la salma del cinquantenne operaio, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
A lavoro per fare chiarezza su quanto è avvenuto nell’area di deposito dell’azienda del distretto industriale di Nusco. Indagini che sono affidate ai militari della Compagnia dei Carabinieri di Montella, agli ordini del capitano Enrico Galloro e ai loro colleghi del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro. Ad indagare anche l’Asl, per quanto riguarda i profili di sua competenza. Per cui, subito dopo l’esame autoptico, quello affidato al medico legale Lamberto Pianese, non sono esclusi degli sviluppi importanti sul punto di vista investigativo.
E molto probabilmente i funerali dell’operaio morto e l’ultimo saluto dalla comunità di Bagnoli, sotto choc per una tragedia avvenuta proprio alla vigilia delle celebrazioni per la festa dei lavoratori. Sono in tanti in queste ore a stringersi attorno alla famiglia dell’operaio. La moglie e l due figli. Un’intera comunità, solidale in questo momento di dolore. E tante sono anche le reazioni da parte di associazioni e sindacati sul fronte.
“Ricordiamo il Primo Maggio esprimendo il nostro cordoglio alla famiglia del lavoratore morto sul lavoro all’Ecosistem di Nusco”. E’ quanto afferma, in una nota, Giovanni Maraia di Ariano in Movimento. Un primo maggio macchiato dal sangue dell’operaio, che come ogni giorno da Bagnoli era andato a Nusco per lavorare alla raccolta differenziata. Senza però fare mai ritorno a casa.
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01.05.2014, Ottopagine (di Paola De Stasio)
Operaio morto schiacciato da 4 quintali di rifiuti, pronti gli avvisi di garanzia
E’ possibile che la Procura nei prossimi giorni possa emettere avvisi di garanzia per la morte di Vincenzo Gargano, l’operaio 50enne di Bagnoli Irpino, morto sul posto di lavoro. L’incidente è avvenuto martedì pomeriggio alla Ecosistem azienda che lavora rifiuti di Nusco. L’uomo è morto schiacciato da una balla di rifiuti del peso di 400 chili. Ieri il medico legale ha effettuato l’autopsia sul suo corpo per accertare l’esatte cause della morte. L’ennesima tragedia sul lavoro.
Insorgono i sindacati, in particolare Antonio Famiglietti della Cgil che dice: «Dopo solo un giorno dalla giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro ed a due giorni dalla festa del lavoro, l’Irpinia è teatro di una nuova vittima sul lavoro, in circostanze che, seppur da verificare da parte degli organi competenti, sembrano ascrivere chiare responsabilità riguardo all’applicazione di norme e dispositivi di legge. Ci uniamo al dolore della famiglia del lavoratore morto, con sgomento e con un senso di impotenza, nonostante il continuo impegno delle organizzazioni sindacali sul fronte della sicurezza.
Chiediamo che la magistratura faccia chiarezza in tempi brevi, individuando le responsabilità per la mancata osservanza delle norme sulla sicurezza. Il settore dei rifiuti – aggiunge Famiglietti – non è nuovo ad incidenti gravi e mortali, sia nel pubblico che nel privato. Già nel 2008 l’impianto di Nusco fu teatro di un principio di incendio che pose interrogativi sulla sicurezza.
Anche Luigi Casanova, Nunzio Marotta e Francesco Codella della Uil trasporti, Ugl e Fit Cisl esprimo cordoglio alla famiglia Gargano. «Come organizzazioni sindacali abbiamo più volte sollecitato istituzioni ed organi di controllo a non abbassare la guardia sulla complessa tematica della sicurezza sul lavoro, specie in un settore così delicato come quello dei servizi ambientali».
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30.04.2014, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)
Dolore e sgomento a Bagnoli «Vicenda difficile da accettare».
La comunità bagnolese piange la scomparsa di un uomo buono, padre di famiglia esemplare. Grande e onesto lavoratore. Una morte sul lavoro che arriva alla vigilia del primo maggio, una triste coincidenza. Vincenzo Gargano, cinquanta anni, era anche un precario. Era uno di quegli operai che cambiano spesso attività, ma sempre con dignità e impegno. Spesso alla ricerca di un’occupazione o anche più di una.
È stato travolto da una balla di rifiuti mentre trasportava un maledetto carico. Viene ricordato da tutti come un ragazzo, forse anche perché gestiva un pub: e quindi era vicino ai giovani e ai giovanissimi. Un operaio dinamico e attivo.
Il sindaco, Filippo Nigro, ha saputo la notizia in serata. Appena uscito dall’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, dove lavora, sono arrivate le prime telefonate. Quelle telefonate che nessuno vorrebbe mai ricevere. «Sono affranto, davvero. Mi rendo conto che in questi casi le parole servono a poco, ma sono vicinissimo alla sua famiglia. Mi stringo intomo alla moglie e ai figli di Vincenzo. Lui era il classico bravo ragazzo – racconta il primo cittadino – educato, sempre rispettoso di tutti». E poi la riflessione: «Le tragedie sul lavoro sono le tragedie più tristi, quelle che non vorremmo maicommentare. Ma perché queste non avvengano in futuro, qualche frase in più può servire ».
Lavorava in un’azienda di Nusco. Prima gestiva un locale, il pub «Caramba», ora gestito da parenti. Lascia quindi una moglie e due figli, due gemelli che compiranno diciotto anni tra poco. Giulio Tammaro, presidente dell’associazione «Palazzo Tenta 39», lo conosceva bene. «È un giorno triste per Bagnoli Irpino e per i lavoratori. Lui era un precario, come lo sono molti oggi. Con Vincenzo parlavamo spesso di come fosse difficile trovare un lavoro in queste zone, anche come operaio. Ora che se n’è andato dobbiamo stare vicini alla sua famiglia».
Maria Vivolo, vicensindaco di Bagnoli, conosceva bene i Gargano. «Sono sconvolta, lui era una bravissima persona. Ora la comunità intera deve stringersi intorno alla famiglia per supportarla, perché riesca a superare un dolore atroce. La notizia è troppo triste – aggiunge Vivolo -. Ora voglio soltanto sperare che tutte le norme di sicurezza siano state rispettate. Altrimenti- riflette-alla tristezza si aggiungerebbe la rabbia. Non so cosa sia successo di preciso. Naturalmente non puntiamo il dito contro nessuno, auspico solo che chi sta verificando l’accaduto faccia luce sulla vicenda».
E il dolore corre anche suis ocial network. In particolare sulle pagine dedicate al paese, molto seguite da chi vive e lavora fuori. «Peccato, per uno straccio di lavoro da precario», scrive un utente. «Che tristissima notizia. Facciamo in modo che questa perdita non sìa vana», è il commento di un altro. E alla vigilia del primo maggio è un appello da raccogliere, comunque siano andati i fatti.
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30.04.2014, Il Mattino (di Paola De Stasio)
Tragedia a Nusco, muore travolto dai rifiuti
Incidente all’Ecosistem: Vincenzo Gargano, 50 anni, schiacciato da una balla di 400 kg.
C’era ancora un soffio di vita in quel corpo schiacciato da un peso umanamente insopportabile. I colleghi lo hanno liberato dal macigno ed hanno tentato di rianimarlo, ma il respiro era ormai già troppo debole, quasi impercettibile fino a scomparire. La vita che fugge via. Choc, disperazione, impotenza,lacrime, incredulità. Non si può morire così.
Vincenzo Gargano, 5o anni, di Bagnoli Irpino, stava terminando il suo turno presso l’Ecosistem di Nusco. Spazzava il piazzale della fabbrica, un lavoro di routine, eppure ciò che sembrava innocuo è diventato letale: una balla di rifiuti di 400 chili è scivolata giù proprio nell’attimo in cui lui stava passando e lo ha travolto in pien. Qualche metro prima o qualche metro dopo l’ avrebbe schivata, evitata, ma il destino, evidentemente, aveva già preso le sue misure.
Vincenzo Gargano lavorava da anni all’Ecosistemm con contratti che gli venivano rinnovati periodicamente, Una tragedia assurda, inspiegabile. Perché quella enorme balla. di rifiuti è rotolata giù all’improvviso? Soltanto fatalità o anche approssimazione nell’accatastare le balle? È presto per dirlo. Sicuramente la sfortuna ha giocato un ruolo decisivo. Ora ci sarà una inchiesta che dovrà accertare la dinamica del tragico incidente, le perizie di esperti dovranno stabilire se le balle all’Ecosistemvenivano sistemate e posizionate in modo sicuro oppure in maniera sbagliata.
I carabinieri della compagnia di Montella, al comando del capitano Galloro, e gli ispettori dell’Asl , giunti sul posto hanno disposto il sequestro dell’area. Sin dal tardo pomweriggio di ieri
sono stati effettuati rilievi, simulazioni, fotografie, verifiche. In serata presso la caserma dei carabinieri di Nusco sono stati interrogati gli operai presenti al momento dell’incidente, uno in particolare, l’unico che avrebbeassistito alla drammatica scena. Gli ispettori Asl hanno acquisito la documentazione per avviare gli accertamenti riguardo all’osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro.
Ma ieri da parte di tutti non c’era neppure la licidità per cercare di capire, di spiegare, la commozione di fronte alla tragedia di un uomo di 50 anni, un padre di famiglia che lascia due figli gemelli 18enni e la moglie, ha sopraffatto tutto e tutti. Un’onda emotiva che ha travolto ogni cosa, il pianto inconsolabile di operai, impiegati, dirigenti. Tra le lacrime hanno preso il telefono per effettuare la chiamata più difficile, più ingrata, quella a casa, alla moglie, ai due figli.
Il corpo di Vincenzo Gargano è stato trasportato in serata presso l’obitorio dell’ospedale di S.Angelo dei Lomabrdi,
prbabbilmente già oggi verrà effettuata l’autopsia, bisogna accelerare i tempi, restiture la salma ad una famiglia schiacciata da un dolore ancor più pesante dei 400 chili della balla dei rifiuti. Vincenzo, figlio di emigranti, aveva vissuto in Svizzera gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza e della gioventù, era ritornato a Bagnoli ventenne e aveva deciso di rimanerci e metter su famiglia.
L’Ecosistem è una di quelle aziende che si sta difendendo meglio dalla grave crisi che ha travolto, invece, tante altre fabbriche dell’area industriale Nusco- Lioni. Tratta i rifiuti ingombranti di decine e decine centri delle province di Napoli e Caserta e di vari comuni dell’Irpinia, si occupa della differenziata della plastica, l’unica azienda in zona a farlo. Lavorano nello stabilimento nuscano 40 dipendenti, tra operari, autisti ed impiegati. C’è un movimento di carico e scarico di circa una trentina di camion al giorno. Hanno un altro stabilimento a Giugliano in provincia di Napoli.
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30.04.2014, Ottopagine (di Paola Iandolo)
Muore schiacciato da una balla di rifiuti
La vittima Vincenzo Gargano, 50enne di Bagnoli Irpino.
Ancora un incidente sul lavoro. A Nusco, alla Ecosistem, azienda per il recupero dei rifiuti non pericolosi, un operaio, Vincenzo Gargano di 50 anni, è morto schiacciato da una balla di rifiuti. L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio, mentre l’operaio stava effettuando manovre per lo spostamento di cumuli di rifiuti. Improvvisamente, l’enorme quantità di imballaggio, circa 400 chilogrammi, ha investito l’operaio.
A prestare i primi soccorsi sono stati i suoi colleghi, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati gli operatoti del pronto intervento di Nusco. Inutili i tentativi di rianimazione dell’uomo. L’operaio è morto sul colpo. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Nusco, coordinati da quelli della compagnia di Montella. I militari hanno avviato le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto, dopodiché hanno informato la Procura. Ancora in corso, quindi, gli accertamenti per l’esatta ricostruzione dell’episodio.
La notizia si è subito diffusa. Choc in paese, a Bagnoli, dove l’uomo abitava con la sua famiglia. E sul caso, naturalmente sono intervenuti i sindacati da sempre al fianco degli operai. In particolare Michele Caso, esponente della Uil, che ha espresso il suo cordoglio alla famiglia dell’operaio morto sul lavoro. «E’ sempre dietro l’angolo il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro – ha dichiarato Caso – Non bisogna mai abbassare la guardia. C’è bisogno di maggiore responsabilità delle imprese. Può esistere la fatalità, il caso, però è bene che ci sia anche un forte senso di civiltà da parte di tutti. Purtroppo la soglia di tutela e le garanzie per gli operai si sono drasticamente ridotte. Non parliamo solo di tutela di retribuzione, di diritti, ma il dato più triste è che a queste si aggiungono la mancanza di garanzie in termini di sicurezza. Il primo maggio – ha aggiunto il sindacalista Caso – non possiamo non ricordare queste condizioni di vita lavorativa che investono un po’ tutto il panorama irpino. Naturalmente, nelle prossime ore faremo anche delle nostre verifiche per quanto riguarda la dinamica dell’incidente. Saremo vicini alla famiglia e come sempre agli operai che ogni giorno lavorano per portare avanti le famiglie».
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30.04.2014, Il Corriere
Operaio schiacciato dai rifiuti
La vittima è Vincenzo Gargano, 50 anni, originario di Bagnoli Irpino travolto da una «balla» di 400 kg.
E’ una vigilia della festa dei lavoratori insanguinata in Irpinia. Dove si registra anche la prima vittima di un incidente sul lavoro. Una vigilia scandita dalla tragedia avvenuta nel pomeriggio di ieri nella zona industriale tra Nusco e Montella, all’interno della Ecosistem Srl, l’azienda che si occupa di rifiuti non pericolosi e di raccolta differenziata. I cosiddetti Raee.
Un operaio, il cinquantenne Vincenzo Gargano, sposato con due figli poco più che maggiorenni, è stato schiacciato da una balla di rifiuti, mentre con un mezzo attraversava l’area dove erano depositati. Un involucro di quattro quintali, da una distanza di qualche metro, ha investito il cinquantenne operaio. Per lui nulla da fare. Sarebbe praticamente morto sul colpo. Inutile ogni soccorso, prima quello dei colleghi, richiamati dal tonfo sordo della caduta di una delle balle di rifiuti e accorsi per tentare un disperato salvataggio. Sul posto, pochi minuti dopo è giunta anche un’ambulanza del 118 e i militari della Compagnia dei Carabinieri di Montella, agli ordini del capitano Enrico Galloro e quelli del Nucleo presso l’Ispettorato del Lavoro di Avellino. La salma, su disposizione del pm di turno presso la Procura della Repubblica di Avellino è stata trasferita, dopo il primo accertamento da parte del medico legale, presso la sala mortuaria dell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi. E’ a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e nelle prossime ore sarà sottoposta ad esame autoptico.
Intanto, i militari dell’Arma avrebbero anche posto sotto sequestro l’area dove è avvenuto l’incidente mortale. Un provvedimento utile per poter consentire agli inquirenti di ricostruire le cause della caduta di una delle balle di rifiuti depositate all’interno dell’azienda di Nusco. Non è escluso che nelle prossime il pm possa iscrivere qualcuno nel registro degli indagati. Sotto osservazione infatti c’è la tenuta e la messa in sicurezza del materiale depositato. Ma sarà fondamentale prima la ricostruzione di qulo che è avvenuto da parte dei militari del Nucleo dei Carabinieri presso l’Ispettorato del Lavoro di Avellino e dei colleghi di Montella.
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29.04.2014, Corrieredelmezzogiorno.it
Operaio schiacciato da una balla di rifiuti differenziati da 400 chili: morto sul colpo
Un operaio di 50 anni è morto questo pomeriggio schiacciato da una balla di rifiuti differenziati non pericolosi. Vincenzo Gargano, di Bagnoli Irpino, era al lavoro nello stabilimento Ecosistem di Nusco. L’uomo stava passando in una zona dove sono accatastate balle di materiali selezionati. All’improvviso una balla di 400 chilogrammi si e’ smossa ed è caduta travolgendo Gargano.
L’uomo è morto quasi all’istante. I colleghi hanno tentato di soccorrerlo e hanno chiesto anche aiuto ai sanitari del 118, ma tutto si e’ rivelato inutile. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Avellino per i rilievi del caso. Bisognerà stabilire come e perché la balla di rifiuti sia caduta e se nello stabilimento per la selezione di rifiuti non pericolosi vengano rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro.
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29.04.2014, Il Mattino
Schiacciato dai rifiuti, muore un operaio della «Ecosistem»
Ancora una morte sul lavoro in Irpinia. A perdere la vita, questo pomeriggio, è stato un operaio della Ecosistem, un’azienda del nucleo industriale di Nusco che si occupa del recupero di rifiuti della raccolta differenziata.
L’incidente si è verificato all’interno della fabbrica. Vincenzo Gargano, 50 anni, di Bagnoli Irpino, stava passando in un’area in cui erano accatastati i rifiuti, quando, improvvisamente, una balla di quattro quintali è precipitata e lo ha schiacciato. L’uomo è morto sul colpo. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo. Sul posto i carabinieri di Nusco, che hanno avviato le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.
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29.04.2014, www.ansa.it
Operaio schiacciato da balla di rifiuti
Incidente mortale a Nusco. Sull’accaduto indagano i carabinieri
(ANSA) – AVELLINO, 29 APR – Un operaio di 50 anni è morto sul colpo schiacciato da una balla di rifiuti all’interno di una azienda del nucleo industriale di Nusco (Avellino).
La tragedia si è verificata poco dopo le 17, presso la Ecosistem, una società che opera nel settore della raccolta e differenziazione di rifiuti non pericolosi. Le indagini per ricostruire la dinamica della tragedia ed eventuali responsabilità sono affidate ai carabinieri di Nusco.
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29.04.2014, Ottopagine (di Simonetta Ieppariello)
A Nusco un operaio di origine bagnolese muore schiacciato dai rifiuti
Muore schiacciato da una balla di rifiuti di 400 chili. Perde la vite un operaio della Ecosistem Impianti. L’operaio, V. G. le sue iniziali, aveva 50 anni ed era originario di Bagnoli Irpino.
E’ morto schiacciato da una balla di rifiuti di 400 chilogrammi. E’ successo poche ore fa, intorno alle 16,30, nel sito della Ecosistem di Nusco. A perdere la vita un 50enne di Bagnoli Irpino, V. G. le sue iniziali. Ancora una morte sul lavoro in Irpinia, dunque. L’incidente nel nucleo industriale di Nusco.
L’uomo, 50 anni, stava effettuando un trasporto di rifiuti, quando è stato travolto da un imballaggio ed è morto sul colpo. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo. Sul posto i carabinieri di Nusco, che hanno avviato le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Sul posto i Carabinieri della compagnia di Montella, stazione di Nusco, impegnati nel ricostruire la dinamica dell’incidente.
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29.04.2014, Irpiniaoggi.it
Dramma nel pomeriggio a Nusco, nel sito della Ecosistem. Un 50enne di Bagnoli Irpino, V. G. le sue iniziali, è morto schiacciato da una balla di rifiuti di 400 chili. Sul posto i Carabinieri di Montella per ricostruire la dinamica dell’incidente. A quanto pare l’uomo stava effettuando un trasporto di rifiuti, quando è stato travolto da un imballaggio ed è morto sul colpo.
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29.04.2014, Irpinianews, Irpiniareport, IlCiriaco.it
Nusco, dramma sul lavoro: muore travolto dai rifiuti
E’ morto travolto dai rifiuti. La tragedia si è verificata nel pomeriggio intorno alle ore 17 presso il sito della Ecosistem a Nusco. A perdere la vita è stato Vincenzo Gargano, operaio 50enne originario di Bagnoli Irpino. Secondo quanto appurato dai carabinieri di Nusco giunti sul posto, l’uomo stava passando in una zona dove sono accatastate balle di materiali selezionati. All’improvviso una balla di 400 chilogrammi si è smossa ed è caduta travolgendo Gargano.
Il 50enne è morto quasi all’istante. I colleghi hanno provato a rianimarlo ma tutti i soccorsi sono stati inutili. Sul posto i carabinieri di Nusco che dovranno appurare le reali dinamiche dell’accaduto.
Stato (mafia) assassino