Branca: «Il Circolo speleologico non prende posizione sui fatti locali»
09.04.2014, La replica di Luca Branca alla nota di Thomas Di Mauro
Non mi sono mai qualificato come dottore e se lo faccio è solo quando il lavoro che svolgo lo richiede, non mi sembra, pertanto, il caso che il titolo che ho acquisito, laureandomi, possa essere utilizzato come una quasi presa in giro. Né tanto meno capisco il senso delle parole “…. l’accompagnare gli amici di ….“
Personalmente non ho mai chiesto a nessuno di accompagnare qualcuno nelle grotte, pertanto non capisco a cosa Thomas Di Mauro, che non conosco, si riferisce.
Se ritiene che sia successo deve essere molto preciso facendo nomi e cognomi altrimenti reputo i suoi accenni, né più né meno, a quello che riportavo nell’articolo che lo ha spinto a scrivermi: mai prese di posizioni chiare, solo segnali oscuri. Aspetto, pertanto, una sua precisazione.
Detto questo la segnalazione del Circolo a proposito di San Pantaleone credo sia stata accolta come si doveva e la ditta che ha effettuato i lavori, che peraltro aveva denunciato perdite di materiale a causa di ignoti, ha prelevato il materiale trovato in fondo al vallone cosi come aveva segnalato il Circolo e sotto la loro supervisione.
Nessuno ha mai lasciato solo il Circolo con ingegneri e architetti, credo anzi che se la siano cavata molto bene con loro costringendoli a fare quello che dovevano fare e non mi sembra che ci sia stata nessuna denuncia.
L’architetto Cocozziello solo a sentir parlare di Circolo si fa ancora il segno della croce perché ritiene che siano stati molto incisivi con lei portandola, peraltro, fino in fondo a un vallone per fargli vedere cosa era successo. E credo che abbiano fatto bene.
Il fastidio che ho sentito in quell’occasione (estate 2012) è stato di dover apprendere della cosa da un servizio su Palazzo Tenta quando avremmo potuto parlarne visto che, né io né altri dell’Amministrazione Chieffo, ci siamo mai negati a incontrare chiunque. Ho saputo dopo che, precedentemente, avevano fatto una segnalazione all’Ufficio Tecnico evitando anche in quel caso un contatto con l’Amministrazione.
Mi sono chiesto perché ma non ho trovato risposta.
Cosa è successo oggi, dopo un anno dalle elezioni, credo che il Circolo dovrebbe chiederlo ad altri.
Se i rifiuti sono ancora lì ritengo che vadano segnalati per riportarli in quell’elenco che l’Ufficio Tecnico, in applicazione della legge regionale, ha predisposto.
Quello che non apprezzo in questa vicenda è che né io né altri dell’Amministrazione Chieffo abbiamo mai contestato quello che il Circolo ha fatto per le Grotte o per il paese. E credo che (almeno da parte mia) la discussione sui rifiuti di San Pantaleone non ha intaccato minimamente i rapporti con loro.
Quello che faccio rilevare è la mancanza di prese di posizioni sui fatti locali (che non è esprimere opinioni politiche), oltre che aderire alla giornata di salvaguardia delle acque, su situazioni che riguardano anche la grotta.
Com’è che quando si è parlato di San Pantaleone c’è stata una presa di posizione del Circolo e quando si parla di qualità delle acque questo non vale?
Se si è fatta la palizzata intorno al lago è stato anche per la qualità delle acque (oltre che per salvaguardare gli allevatori). Grazie alla palizzata per 2 anni non c’è stata schiuma sul lago.
Siete convinti, come me, che la protezione del lago (staccionata) e la realizzazione di una riserva naturale portino beneficio anche alle grotte? Bene, ditelo, prendete posizione.
Non so se quella di Di Mauro Thomas sia la posizione di tutto il Circolo speleologico, voglio interpretarla solo come necessità di un chiarimento.
Spero, però, che la stessa attenzione riservata ai rifiuti di San Pantaleone sia dedicata anche ad altre situazioni.
Senza fare politica, naturalmente.
Visto che ci sono vorrei, inoltre, precisare che la mia risposta all’articolo di Lenzi non voleva, assolutamente, essere una “intimidazione” visto che condivido alcune sue preoccupazioni. Credo che faccia bene a scrivere e che continui così. Mi preme precisare, però, che nei miei cinque anni di esperienza amministrativa ho cercato di canalizzare risorse e idee per la risoluzione di problematiche poliennali che riguardavano il paese, prendendo, ritengo, sempre posizioni molto chiare e aperte al confronto. Cosa che continuerò a fare.