Luoghi che vanno curati e preservati …
Mail – 03 maggio 2010
di Enirco avv. Faeta
Mi associo totalmente a chi ha già manifestato, con molto garbo e sensibilità, il proprio pensiero di approvazione in relazione all’ottimo articolo del 9/4/2010 “S.O.S. Laceno (un’emergenza continua) di Domenico Nigro ’82.
Anch’io, come tanti amici napoletani, conosco i luoghi da quasi quarant’anni ed ho sempre riconosciuto una loro particolare suggestività e la bellezza delle cose semplici, che lasciava incantati. Luoghi che vanno curati e preservati in modo da trasmetterli intatti alle generazioni future e non oltraggiati da insediamenti ed attività che nulla hanno in comune con la natura.
L’articolo di Domenico Nigro sa ben coniugare le potenzialità dei luoghi a quelle dello loro salvaguardia, come, mutuando un termine agrario, sa ben fare l’agricoltura biodinamica: trarre risorse produttive senza alcun pregiudizio, anzi migliorando la qualità stessa del terreno.
Vi sono molte opportunità per i giovani che hanno iniziative e, perché no, spirito imprenditoriale, ma che, soprattutto, amino il loro territorio ed il Laceno è anche il loro territorio e può essere valorizzato e preservato non solo per premiare i bagnolesi e chi lo frequenta in maniera sistematica e rispettosa da decenni, ma anche per attrarre nuove prospettive di turismo eco-sostenibile, che non sia limitato, nella maggior parte dei casi, alle imprevedibili nevicate oppure alle “giornate fuori porta”. Attirare le scuole, per esempio, darebbe un’opportunità per far conoscere la natura, la cultura, la storia e, perché no, l’ottima gastronomia del comprensorio, utilizzando la ricettività degli alberghi esistenti.
Mi congratulo con Domenico Nigro e con la Redazione e spero che l’Amministrazione e l’imprenditoria locale, di concerto con le Associazioni presenti sul territorio, sappiano cogliere le opportunità che il Laceno può, se tutelato ed amato, ancora offrire.
Mail di Enrico avv. Faeta, Luoghi che vanno curati e preservati …, 03.05.2010