Tormento
26.02.2014, La poesia di Angelica Pallante (da “Fuori dalla Rete” – Febbraio 2014, Anno VIII, n.1)
Tormento
Rannicchiata contro quel sasso grosso,
stringo il capo fra le mani fredde.
Gli occhi sono chiusi, non vogliono vedere.
Il dolore e tanto, mi soffoca il dovere.
Lo stravolgimento del mondo mi tormenta.
Dio ci ha donato la vita con grande affetto,
siamo su questa terra con capacità uguali,
perché cancellare quei valori umani?
Uomo, stai distruggendo volutamente il mondo.
Sei egoista, ami solo te stesso.
I fratelli della terra volutamente ignori,
se soffrono, se muoiono di fame, il problema è loro.
Il denaro si porta a dimenticare i doveri:
padre, marito, membro della società, che importa.
Il maledetto denaro conta più di ogni cosa.
Perciò figli, nipoti, il vostro avvenire non conta.