20.02.2014, L’intervista (da “Fuori dalla Rete” – Febbraio 2014, Anno VIII, n.1)

La scelta di non ricandidarsi alla guida dell’associazione, ma la consapevolezza che ormai in parte Palazzotenta39 è anche una sua “creatura”; l’amarezza per non aver potuto realizzare qualcosa che rimanesse “nel tempo”, ma allo stesso tempo il piacere per  aver organizzato tante manifestazioni culturali e di aver operato sempre nella massima trasparenza. Questo e tanto altro in quest’ultima  intervista in veste di presidente.

Il prossimo due marzo si rinnoveranno le cariche per il direttivo dell’associazione. Lei pensa di continuare a dare un contributo e quindi essere rieletto?

Il mandato di presidente dell’associazione scade con le prossime elezioni e fino all’ultimo giorno darò il mio umile ma costante contributo. Per il resto posso confermare che il nostro circolo deve cercare di migliorarsi ancora. Per questo è auspicabile che nel prossimo direttivo rientrino persone che possano mettere un po’ del loro tempo libero a disposizione dell’associazione.

Quindi un passo indietro?

Sicuramente sì.

Come giudichi i quattro anni della sua presidenza?

Non posso essere io a giudicarmi. Penso di aver dato una continuità al circolo. Non era facile ereditare i primi due anni della presidenza del dr. Mimmo Nigro. Si poteva fare di più, questo è vero, ma grazie anche all’aiuto degli amici del direttivo si è riusciti comunque a creare delle valide iniziative rientranti nella nostra programmazione. Inoltre, in tutti questi quattro anni è cresciuta di molto la visibilità dell’associazione non solo nella realtà locale ma anche fuori le mura del nostro paese, e questo grazie ad una gestione del sito web veramente sontuosa.

Volendo evidenziare una cosa negativa della sua gestione quale indicherebbe?

Si poteva realizzare qualcosa che “nel tempo” si potesse ricordare concretamente. Non si è riuscito probabilmente anche per il periodo che abbiamo attraversato. C’erano alcuni progetti culturali messi in piedi che purtroppo non sono decollati. C’era bisogno di un notevole sostegno economico che proprio in questi anni era difficile chiedere ai cittadini.

Una cosa particolarmente positiva?

Ce ne sarebbero tante. Ma la conferenza su Michele Lenzi e sui 150 anni dell’unità d’Italia mi sembra sia stata veramente un evento di grosso livello culturale.

Pensa che il nuovo direttivo e il nuovo presidente del circolo faranno bene ?

Sicuramente sì. E faranno meglio della gestione uscente. L’associazione ormai è un pilastro della realtà bagnolese. Siamo nel settimo anno e il futuro sarà sempre più roseo. C’è stata gente, non molta, che si è allontanata, chi impossibilitata a continuare a dare il proprio contributo, ma anche tante persone che si sono iscritte per la prima volta al nostro circolo. Questo a dimostrazione che la nostra credibilità è andata sempre più crescendo.

Immagini di dover spiegare a qualcuno cos’è Palazzo Tenta 39, cosa direbbe?

Direi che l’associazione “palazzotenta39” è stata un’intuizione importante per il paese. Con il passare degli anni è diventata addirittura il vero riferimento sia per i cittadini del luogo che soprattutto per i tanti bagnolesi sparsi in tutto il mondo. E’ inimmaginabile quante persone, che vivono anche all’estero, visitano il nostro sito. Avere costantemente e tutti i giorni oltre 400/450 visite, testimonia l’importanza che ha assunto la nostra associazione.

Considerazioni a margine di questi quattro anni di presidenza…

La considerazione più evidente è legata proprio alle considerazioni appena esposte. Davanti a tali testimonianze estremamente obiettive, c’è “qualcuno” che appena insediatosi al palazzo municipale si è posto come primo obiettivo da realizzare quello di far “chiudere” la nostra associazione. Per di più ha messo in atto tentativi veramente “squallidi” al fine di raggiungere tale obiettivo. La gente obiettiva ha dato una risposta esemplare a siffatto intendimento rafforzando la nostra associazione che continua a “veleggiare” nel suo percorso tracciato quasi sette anni fa, e senza farsi condizionare da nessuno, continuerà a “navigare” verso mete che gratificheranno tutti coloro che hanno sempre creduto nella nostra iniziativa. Certo, e me lo dovete consentire, davanti a siffatte “bassezze”, e con questo tipo di premesse, molti cittadini cominciano a dubitare che il paese possa avere un futuro migliore rispetto al già difficile e problematico passato.

Le posso fare i ringraziamenti personali e dei soci del circolo per i suoi quattro anni di gestione?

Li accetto molto volentieri, anche perché il mio operato è sempre stato alla luce del sole, trasparente e sempre coerente alla finalità del circolo stesso. E soprattutto non mi sono mai servito della struttura dell’associazione per iniziative personali riguardanti altre problematiche del paese. E su questo sfido chiunque a dimostrare il contrario!!!

Giulio Tammaro