La primavera ci porterà un pò … d’inverno???
21.02.2014, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
La situazione meteorologica per i prossimi giorni si presenterà estremamente variabile senza grossi scossoni per il territorio italiano. La fase non invernale sembra continuare sia sull’Italia che in buona parte dell’Europa. Da diversi editoriali abbiamo indicato che una prima variazione alla circolazione in atto potrebbe avvenire nell’ultima parte del mese di febbraio.
Dall’analisi che i vari centri di previsioni emettono in questi giorni, effettivamente sembra proprio che le manovre atmosferiche vogliano “resettare” una situazione veramente insolita per la stagione.
Infatti non possiamo che evidenziare una fase di caldo addirittura primaverile che abbiamo vissuto nei giorni scorsi e che ha visto la città di Pescara raggiungere la temperatura di 26° che ha rappresentato la punta più calda di tutta l’Europa.
Come non ricordare la neve dalle tinte “giallo/rosa” caduta nelle zone alpine e dovuta alle correnti sciroccali di provenienza africana? Ma cosa attenderci per i prossimi giorni?
Il fine settimana vedrà diminuire la temperatura ma non dovremmo assistere a precipitazioni significative. Le zone adriatiche e il sud-Italia saranno interessate da un fronte nuvoloso che porterà qualche debole o al più moderato fenomeno che si presenterà nevoso già intorno ai 700 metri sull’appennino abruzzese e molisano, intorno ai 1000 metri o leggermente sotto, su quello meridionale.
La settimana prossima, ad una prima parte sostanzialmente stabile o al più variabile, farà seguito un primo peggioramento del tempo nella seconda parte della stessa.
Ma sarà proprio nel fine settimana a cavallo fra la fine del mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo che il tempo assumerà connotati timidamente invernali. Il tutto dovuto alla prima sortita di questa stagione dell’alta pressione delle Azzorre che elevandosi fin verso l’Islanda permetterà la discesa di aria polare-marittima verso il mediterraneo.
Proprio i mari italiani diverranno sede di varie saccature depressionarie che troveranno un’ostacolo per spostarsi verso levante per la presenza di una cellula di alta pressione sull’Europa orientale.
Questo favorirà la persistenza dei fenomeni per diversi giorni sull’Italia. Ma ecco che dietro l’angolo si evidenzia “la beffa”. Tale manovra è sempre stata foriera di arrivo di aria fredda sulla nostra penisola e quindi portatrice di neve anche a quote basse un pò su tutto il paese.
In questo caso l’aria in arrivo non si presenta affatto rigida, proprio perché non arriverà dall’artico o dal nord-est europeo, quindi sicuramente avremo piogge insistenti e diffuse e la neve cadrà solo a quote di montagna.
Solo successivamente un contributo di aria fredda artica potrebbe contribuire ad un ulteriore raffreddamento tale da portare la neve anche a quote di alta collina su l’appennino centro-settentrionale e a quote leggermente più alte su quello meridionale. Ma su questa eventualità dovremo attendere conferme già a partire dai prossimi giorni.
Intanto saluteremo il ritorno della neve in montagna e questo dovrebbe risparmiarci almeno i danni alle tante piante fiorite precocemente nelle settimane scorse.
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18.02.2014, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Ancora una fase del tempo da “fuori stagione”!!!
Siamo praticamente avviati verso la seconda parte del mese di febbraio e le condizioni atmosferiche sulla nostra penisola non sembrano mutare sostanzialmente dal trend avuto in tutto l’inverno.
La fase di stabilità di questi giorni continuerà soprattutto per le regioni meridionali. Nella giornata di martedì 18 febbraio il nord sarà interessato da una perturbazione atlantica che porterà piogge sparse che nella giornata di mercoledì si estenderanno anche alla Toscana.
Successivamente una fase di variabilità subentrerà un pò su tutto il territorio italiano. Venerdì 21 febbraio un nuovo peggioramento del tempo interesserà il centro-nord italiano. L’estremo sud continuerà ad essere interessato da una relativa alta pressione che garantirà tempo sostanzialmente buono.
La tendenza per il fine settimana è ancora da valutare e quindi riteniamo utile ritornarci nel prossimo aggiornamento.
Praticamente anche nell’editoriale odierno non s’intravedono spifferi invernali di una certa consistenza interessare la nostra penisola. Ipotesi di freddo, da noi auspicate per la fine del mese di febbraio,sebbene ancora in piedi, potrebbero subire un allungamento nel tempo che ci porta verso la prima settimana di marzo.
Quest’anno si sta verificando un’anomalia particolare che porta un vortice canadese ad essere particolarmente attivo e che non permette all’alta azzorriana di elevarsi verso latitudini settentrionali al fine di fare arrivare dell’aria fredda dalle zone polari fin verso il mediterraneo.
Praticamente i tre mesi invernali non hanno visto nessuna fase di freddo significativo, eccetto l’ultima settimana di gennaio quando solo parzialmente alcune zone italiane sono state interessate da una fase nevosa ma non particolarmente fredda.
Non ci resta a questo punto che attendere la fase terminale della stagione con la consapevolezza che i colpi di coda invernali sono sempre dietro l’angolo.
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07.02.2014, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Un inverno sempre più da … tardo-autunno!!!
La situazione meteorologica vede ancora molto attive le correnti atlantiche che da diverse settimane stanno condizionando il tempo sulla nostra penisola.
Questo schema sembra non subire cambiamenti almeno fino alla metà del mese di febbraio. Non vi nascondiamo che fare le previsioni in questi giorni non è particolarmente difficile. Strano ma vero.
Quello che invece crea sconforto è che la situazione si presenta talmente “piatta” che diventa difficile leggere le tempistiche con le quale si localizzeranno i fenomeni e descriverne gli effetti con una certa affidabilità. Pensate che entro lunedì 10 febbraio altre tre perturbazioni agiranno sulla nostra penisola. Una vera rarità.
Quest’anomalo inverno sarà ricordato soprattutto per la sua mitezza e per le reiterate e copiose nevicate che hanno e continueranno ad interessare le zone alpine e le relative località sciistiche. Pensate che paesi come Madesimo o Cortina d’Ampezzo, tanto per fare un esempio, sono sepolte da oltre 2 metri di neve caduti in quest’ultima settimana. E purtroppo la neve continuerà a cadere ancora nei prossimi giorni.
Inoltre le tante situazioni alluvionali avutesi in molte regioni del nostro paese, non possono che essere campanelli d’allarme anche per i prossimi anni.Insomma un inverno che possiamo classificarlo come “estremo” proprio per le varie manifestazioni climatiche che si sono realizzate.
Le piogge, intervallate da brevi schiarite, saranno le protagoniste del tempo ancora per diversi giorni. Le temperature in aumento nei prossimi giorni, rientreranno nella norma a partire dagli inizi della prossima settimana. Un pò di neve tornerà anche in appennino ma a quote superiori ai 1200/1400 metri.
Intorno alla metà del mese potremmo assistere, finalmente, ad una tregua del maltempo. Molto probabilmente una relativa cellula di alta pressione potrebbe affermarsi sulla nostra penisola. Se ciò dovesse verificarsi, le temperature subiranno un’ulteriore rialzo anche significativo.
E l’inverno? Da qui ad una decina di giorni crediamo che il “trend” sarà quello appena esposto. L’ultima decade del mese di febbraio potrebbe essere il “target” più probabile per vedere i primi affondi freddi per la nostra penisola.
La distanza temporale è tale che ci fa essere cauti, ma comunque possibilisti affinché tale prospettiva possa realizzarsi. Ne capiremo qualcosa di più nei prossimi aggiornamenti.