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Sul futuro del Laceno è scontro aperto tra il sindaco Nigro, l’ex Chieffo e Stabile

31.01.2014, Il Corriere (di Italia Imbimbo)

Qualche giorno fa il Sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro ha organizzato una assemblea pubblica per parlare del futuro del Laceno. Stando alle dichiarazioni del primo cittadino la minoranza ha ritenuto di non dover partecipare all’incontro e in tutta risposta ha indetto una nuova assemblea. L’assemblea organizzata dalla minoranza guidata dall’Avvocato Aniello Chieffo si e tenuta ieri sera.

Filippo Nigro ha scelto di non partecipare in quanto un’assemblea era già stata organizzata e dunque non c’era alcun bisogno di convocarne una nuova. Il primo cittadino anziché andare all’assemblea ha preferito continuare a lavorare alla scheda progettuale da inviare in Regione entro oggi e intervistato nella giornata di ieri ha dichiarato: “La scheda è quasi pronta. Stasera o domani sarà inviata. Dopodiché attenderemo la risposta della Regione. Spero vivamente in una risposta positiva.”

Nigro oltre a lamentare l’assenza della minoranza parla dell’intervento -nell’assemblea di martedi- del Presidente del Consorzio Laceno Gerardo Stabile: “Si è sempre lamentato di non essere coinvolto nelle iniziative sul Laceno, anche se ogni volta che viene interpellato si dichiara indisponibile. Ho provveduto a spiegare le soluzioni trovate per risolvere il problema dei finanziamenti e in un primo momento si è detto d’ accordo. Poi però, ha chiesto che il progetto venisse stilato da un tecnico del consorzio, ma ha dimenticato due cose importantissime: il progetto è stato già realizzato e dunque va solo aggiornato, in più se sarà possibile apportare dei miglioramenti saranno leggerissimi in quanto abbiamo tempi molto ristretti. Invito -conclude- il Presidente a cambiare modo di operare in quanto  così facendo non rende un buon servizio al Consorzio.”

Intanto Aniello Chieffo risponde a Nigro dicendo che nessuno ha mai invitato i consiglieri di minoranza all’assemblea. Molto tempo prima dell’assemblea la minoranza aveva presentato delle interrogazioni, il Sindaco avrebbe dovuto rispondere convocando un Consiglio Comunale. “Il Sindaco -afferma l’avvocato- non ha mai convocato un consiglio e se ha indetto l’assemblea l’ha fatto solo perché un partito ha chiesto chiarezza. Non abbiamo partecipato all’assemblea in quanto quest’ultima è stata organizzata all’improvviso e nessuno ci ha dato comunicazione.

Ne abbiamo avuto notizia quando abbiamo visto le locandine. Questa cosa è ingiusta e inaccettabile. Quando si organizza una assemblea -continua- va avvisata anche la minoranza. Quando ero sindaco invitavo sempre la minoranza e gli davo anche modo di parlare. Tutto questo non avviene più.

Il sindaco avrebbe dovuto avvisarci in modo da permetterci di informarci sul tema dell’assemblea. Sono rammaricato per quanto sta succedendo. Insieme alla minoranza avrei potuto da re una mano per risolvere questo problema, anche perché non bisogna dimenticare che se troviamo una soluzione lo facciamo per il paese non per noi.

C’è bisogno di più collaborazione.

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31.01.2014, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)

Laceno, è scontro sulla nuova seggiovia

Il rischio di vedere sfumare dodici milioni di fondi europei, o un terzo della somma, è molto concreto. E al sistema turistico del Laceno serve soprattutto una nuova seggiovia. Quella che per le insidie della burocrazia non è più prevista dal piano di rilancio turistico. Quella che può far fare il salto di qualità (e di quantità) al più importante polo turistico provinciale. In sintesi sono le accuse all’amministrazione da parte di minoranza e partiti di opposizione. E in un certo senso è la strada indicata al governo cittadino nella contro-assemblea di ieri.

Ultime ore utili perché la Regione e l’Europa possano dare il via libera agli stanziamenti. Operatori turistici e opposizioni sul piede di guerra per le variazioni al progetto iniziale. Da una possibile nuova seggiovia al rifacimento di immobili nell’area dell’altopiano: questo il cambio deciso dal sindaco Filippo Nigro. Oggi il primo cittadino consegnerà una scheda in Regione Campania, come richiesto dall’ente. Ed è lui stesso che replica telefonicamente, ad assemblea in corso: «Non esiste, presenteremo la scheda così come descritta a grandi linee martedì scorso».

Quella descritta martedì scorso prevede alcune varianti che non sono accettate dagli operatori (albergatori e ristoratori innanzitutto), ma che secondo il primo cittadino sarebbero invece necessarie per non perdere milioni di euro. Invece della terza seggiovia il restyling di diversi immobili sull’altopiano (costruzione di una beauty farm per esempio).

Lo scontro, a Bagnoli Irpino, non accenna ad attenuarsi. La storia è lunga. Nel2008 si presenta l’idea sulla base di un vecchio progetto del 2002. Viene accantonato dal patto di stabilità e da altri ostacoli. Viene liberato recentemente, ma solo a determinate condizioni. Lo scambio di accuse tra maggioranza e opposizione è il più classico. Ieri però il capogruppo di minoranza ed ex sindaco, Aniello Chieffo, ha detto la sua dopo l’assemblea di Nigro.

«Visto che non c’è stata occasione di discutere dei problemi di Bagnoli in consiglio comunale, nonostante le nostre richieste, sono costretto a parlare in questa sede». Il suo è un ragionamento che parte da lontano. Era stato Chieffo a presentare il progetto nel 2008. «Che fu scritto dopo soli tre mesi dal nostro insediamento. Non capisco perché l’attuale amministrazione abbia perso più di sette mesi con il rischio di far saltare tutto il piano». Scelte sbagliate secondo Chieffo. Il nostro progetto era povero e lacunoso? Forse è così, ma c’era tempo di migliorarlo. E certamente le soluzioni individuate dal sindaco sono assolutamente fuori luogo. Si è parlato di autorizzazioni mancanti, impatto ambientale e via dicendo. Bene, penso che con la strada dell’appalto integrato si poteva trasferire il tutto agli imprenditori che avrebbero poi costruito gli impianti».

E a parlare di perdita di tempo dell’amministrazione è stato anche Giuseppe Caputo di Sel. Ancora una volta Caputo ha ricordato: «A Bagnoli non servono invenzioni. Quì serve la terza seggiovia. Solo così si porteranno più turisti sulle piste, negli alberghi e nei ristoranti. Questo è il vero indotto, la vera svolta». Altrimenti, è in pratica il suo ragionamento, se pure si riuscissero ad ottenere le risorse sarebbero soldi sprecati. Che non migliorerebbero la condizione del paese e del circondario.

Ma non è finita. Secondo Aniello Chieffo e Dario Di Mauro, altro consigliere di minoranza, le varianti al progetto (quindi beautyfarm al posto della seggiovia) non saranno accettate. «L’Europa non lo consentirà. I dodici milioni devono essere utilizzati sul progetto esistente, c’è ancora spazio per cambiare. Altrimenti milioni di euro verranno destinati alla terra dei fuochi».

E poi c’è la storia della convenzione con i gestori dell’impianto. Molti chiedono un nuovo accordo. Ma tra giudizi pendenti e trattative in corso la situazione è ancora bloccata.

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31.01.2014, Ottopagine (di Elisa Forte)

Progetto Laceno, si accelera

Mentre l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Nello Chieffo ha argomentato ieri le motivazioni per cui il Comune avrebbe presentato ”tutte le carte in regola” per ottenere il finanziamento per riqualificare il Laceno, gli operatori del Consorzio Turistico hanno chiesto garanzie sulla presentazione della scheda tecnica a Napoli così come richiesto dalla Regione.

Il clima di incertezze e grande confusione generato in questi giorni in paese ha gettato non poche ombre sul reale ottenimento dei fondi assegnati dal Cipe e congelati dall’esecutivo Caldaro. Chieffo in particolare, ha evidenziato un mancato coinvolgimento dei consiglieri di minoranza in merito alle sopraggiunte richieste tecniche da parte della Regione, sottolineando ancora una volta, la possibilità di procedere con Appalto Integrato per azzerare le difficoltà di ordine tecnico rilevate dagli uffici deputati alla disamina del progetto.

“Bisogna convocare un tavolo tecnico di ordine turistico” tuona il Presidente del Consorzio Laceno Gerardo Stabile, in rappresentanza di ben 70 aziende e 15 associazioni coinvolte sul territorio di Bagnoli. “Abbiamo espressamente richiesto alla maggioranza e all’opposizione di costruire un tavolo attorno a cui poter ragionare: non è il momento di distruggere. Anche noi abbiamo bisogno di poter dire la nostra e avere lo spazio che ci spetta”.

A suo dire il Consorzio finora si è tenuto fuori da dispute di tipo istituzionale, in segno di rispetto per gli addetti ai lavori e per non intralciare nelle operazioni. “Sappiamo bene che la situazione è molto delicata e non abbiamo intenzione dì rompere delicati equilibri, ma è pur vero che è arrivato il momento dì un maggiore coinvolgimento: se parte il Laceno ci sarà un incremento esponenziale per tutto il comprensorio dell’Alta lrpinia”.

Stando ai bene informati intanto, la squadra di governo guidata dal sindaco Filippo Nigro avrebbe prodotto gli atti necessari come richiesto dalla Regione e il plico sarà consegnato questa mattina a Napoli. In attesa dell’esito decretato dalla graduatoria, la cittadinanza attende la convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema.

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30.01.2014, Ottopagine (di Paolo Bocchino)

Laceno, salvare il progetto. Si teme lo “scippo” di Bruxelles

Oggi l’assemblea indetta dalla minoranza consiliare guidata da Chieffo. «Il governo Caldoro risponderà a Bruxelles di eventuali fermi  del progetto …».

Sarebbero due le motivazioni per cui il “progetto Laceno” potrebbe disperdersi nei faldoni regionali destinati a carta da riciclare: il mancato invio della scheda progettuale entro il 31 di gennaio agli uffici regionali per presentare le integrazioni richieste; oppure un paventato default dell’esecutivo Caldoro sull’assegnazione dei fondi residui dell’agenda europea 2007/2013.

Mentre la maggioranza amministrativa guidata da Filippo Nigro è a lavoro in queste ore per predisporre nei tempi previsti la  scheda progettuale, comprensiva di modifiche e integrazioni al progetto originano del2008, l’ex sindaco e consigliere di minoranza Nello Chieffo porta oggi in assemblea le interrogazioni già inoltrate alla maggioranza da discutere in sede di consiglio.

“Intanto c’è da dire che la Regione ha prima sospeso il progetto nel 2010; e ora, dopo tre anni, ne decreta l’accelerazione: qualora gli interventi previsti dovessero essere bocciati, ci sarà un’impugnativa degli atti direttamente a Bruxelles, per sollevare le inadeguatezza dell’esecutivo Caldoro” tuona Chieffo alla vigilia dell’incontro con la cittadinanza.

“Prima di discutere delle scelte adottate dalla Regione, bisogna fare chiarezza sullo stato dell’arte a livello comunale. Il progetto redatto durante il mio mandato prevedeva oltre al rifacimento dei vecchi impianti di seggiovie, anche la realizzazione di un nuovo impianto di seggiovia sul lato nord del Rajamagra (pista Nordica) intitolata al compianto Franco Giannoni. La scelta successivamente adottata dalla mia squadra dell’ “appalto integrato” (concessione, esecuzione, gestione) prevede, tra l’altro, l’affidamento in capo all’aggiudicatario dell’onere della progettazione e del conseguente ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie (VIA, VAS) per cui nulla osta a che si porti a compimento il programma già assunto nel progetto e nel bando già depositato in Regione” conclude.

Della questione è stato informata anche la sede provinciale del Pd, finora silente.

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Gli scenari

In fumo un progetto da 13mln

Se così fosse non solo il Comune di Bagnoli Irpino, ma tutta la provincia e la regione sarebbero coinvolte dalla cancellazione dell’unico polo turistico invernale campano, deputato a sottrarre presenze a Castel di Sangro e all’Abruzzo.

Accelerare i tempi su intesa

Obiettivo della maggioranza Nigro, quello di proporre un metodo confacente ai tempi richiesti dalla Regione per l’Accelerazione della Spesa: 18 mesi in tutto per gare d’appalto, avvio dei lavori e rendicontazione.

                                                                                                       

1 Commento »

  • Lucarchitec scrive:

    Appena ce ne è occasione, possiamo sapere anche noi comuni mortali in cosa consiste il progetto inviato alla Regione, le varianti e vari interventi?….comunque basta fare cane e gatto, andate d’accordo per il bene della collettività.

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