Progetto Laceno, è scontro! A rischio i 12/14 milioni
29.01.2014, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)
Due giorni per presentare il progetto agli uffici regionali. Stabile: «Esclusi da Comune».
«I dodici milioni di euro per il rifacimento degli impianti sciistici sono a rischio». Questioni burocratiche, pare. Così il sindaco Filippo Nigro nel corso dell’assemblea pubblica convocata. Di conseguenza il rilancio del turismo sull’altopiano del Laceno, formula sovrautilizzata negli ultimi anni, sarà ancora una volta rinviato. I problemi sono tanti.
Il primo riguarda la valutazione di impatto ambientale sulla nuova pista: la realizzazione dell’impianto di seggiovia sul lato nord del Rajamagra (pista Nordica) è subordinata a varie autorizzazioni. Secondo l’amministrazione comunale il progetto redatto nel 2008 era «povero». «Lacune che non possono essere colmate adesso», si evidenzia. Questo tracciato salterà, ormai è un dato acclarato. La valutatone dell’impatto ambientale richiederebbe troppo tempo.«Più di un anno tra pareri e carteggi vari», fa. notare Nigro. Una tempistica incompatibile con l’accelerazione di spesa imposta a chi ha presentato i progetti.
«L’amministrazione – spiega inoltre il primo cittadino – dovrà lavorare ogni giorno per vedersi approvate delle varianti, perché le varianti non sono ben viste dall’Unione Europea». Ma i giorni sono pochi.
Fra due giorni il Comune dovrà presentare in ogni caso una scheda in Regione Campania. Bagnoli rischia di perdere tutto. Oppure il 30 per cento del finanziamento (in pratica le risorse per la terza pista), a meno che i nuovi progetti sostituitivi non vengano ritenuti ammissibili (ristrutturazione di alcuni immobili sull’altopiano).
La valutatone d’impatto ambientale è solo una delle grane emerse. La seconda, che minerebbe l’intero progetto, riguarda la disponibilità delle aree su cui si dovrà lavorare per riammodernare gli altri impianti di risalita. Non tutte queste aree appartengono al Comune. Allora le trattative tra ente pubblico e proprietari-concessionari proseguono senza sosta. Il classico rebus burocratico-ammimstrativo.C’è di più. Ieri Sel con Giuseppe Caputo, ha chiesto anche una nuova convenzione tra ente pubblico e privati.
«Bagnoli non ha visto alcun beneficio diretto in trenta anni», ha detto insieme ad alcuni cittadini. «Adesso, per quanto riguarda le decisioni future, pretendiamo che la cittadinanza possa conoscere i termini degli accordo ed esprimere la propria opinione». Sul punto Nigro non si è espresso.«Anche qui sono al lavoro i nostri legali, informeremo i cittadini nei prossimi giorni», replica.
Nei prossimi giorni, giovedì alle 18 sempre nella sala comunale, anche la minoranza terrà la propria assemblea. Facile prevedere che il capogruppo ed ex sindaco Aniello Chieffo rispedirà al mittente l’accusa di aver prodotto e portato avanti progetti lacunosi. «Nonostante l’importanza decisiva degli argomenti, ad oggi non c’era stata occasione di poter interloquire con gli amministratori per discutere dell’argomento anche unitamente alle rappresentanze politiche, imprenditoriali e sociali-culturali del paese», avevano scritto Chieffo e Di Mauro. Animi surriscaldati insomma. È una vicenda che ancora una volta (di chiunque siano le responsabilità) appare emblematica della scarsa capacità di accedere a risorse già previste. E la questione non è affatto locale, Bagnoli Irpino resta la principale attrattiva turistica in provincia di Avellino.
Altre note. Nigro ha smentito ancora una volta lo stop agli impianti per due anni, causa lavori. Poi su CasaPound Avellino, che aveva criticato l’amministrazione, attacca: «Non capisco cosa vogliano. Chi sono?».
Intanto arriva anche l’attacco del presidente di Federalberghi Avellino e del Consorzio Laceno, Gerardo Stabile: «Abbiamo aspettato a lungo un invito dal Comune per discutere sul rinnovo degli impianti – dice – ma ad oggi non c’è Stato alcun segnale dell’amministrazione, nonostante si sia aperto un tavolo per esaminare le modalità di spesa. Fino ad ora non abbiamo mai fatto polemiche, ma ormai ci siamo resi conto che attualmente sussistono scelte scellerate sul futuro impianti. Come presidente di un consorzio di 60 imprese ritengo che l’ amministrazione abbia perso la bussola. Sembra che non si andrà a centrare l’obiettivo, che sarebbe quello del potenziamento della stazione sciistica. Agli operatori serve una seggiovia e un impianto di innevamento. Il contributo previsto, invece, dovrebbe portare benefici per pochi, mentre servirebbe un progetto ampio al servizio del territorio».
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29.01.2014, Ottopagine (di Elisa Forte)
Progetto Laceno, è scontro
L’amministrazione Nigro chiarisce le modifiche e le integrazioni al piano di rilancio: si passa da 12 a 14 milioni. Trattative aperte con il gestore degli impianti di risalita.
Il circolo di Sinistra e Libertà rappresentato da Giuseppe Caputo infiamma il dibattito cittadino sul futuro della stazione sciistica del Lacero. L’assemblea pubblica indetta ieri su richiesta del circolo di SEL ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini e decine di operatori, pronti a recepire i chiarimenti richiesti alla maggioranza di governo guidata dal sindaco Filippo Nigro sul futuro di Bagnoli.
Le notizie delle ultime settimane annunciate dalla CGIL circa la possibile interruzione degli impianti di risalita, con pesanti ricadute sul turismo cittadino, ha sollevato un polverone di dissapori e malcontenti non facilmente placabili in paese.
Nonostante l’impegno economico garantito dall’amministrazione provinciale, e da quello politico e amministrativo assicurato dall’esecutivo Nigro, ieri l’assemblea ha preteso chiarimenti sull’iter progettuale seguito per l’Accelerazione di Spesa e le modifiche apportate al progetto originale, già candidato a finanziamento dalla precedente amministrazione Chieffo.
“Non sapevamo nulla delle varianti apportate al progetto, né l’iter seguito e quali potevano essere le sorti auspicabili per il Laceno”, argomentano gli operatori del Con sorcio Turistico cittadino. “Avevamo bisogno di capire se c’erano prospettive di rilancio e se c’erano i margini per investire oppure no”.
Dal canto suo, l’amministrazione comunale e i tecnici intervenuti hanno reso manifesto il progetto, che prevede un plafond di spesa di 14 milioni (2 in più rispetto a quello precedente) per adeguamenti a normative e cantierabilità.
Rispetto alla convenzione con Giannoni, l’azienda impegnata nella gestione degli impianti di risalita, Nigro ha confermato l’esistenza di una trattativa in corso, affiancata dai legali del Comune.
Ma sto progetto è in corso dal 2008…oggi siamo al 2014, mai possibile che si deve arrivare agli ultimi due giorni per salvare il tutto, solo perchè come al solito si deve fare lo scarica barile su di chi è la colpa? Sopratutto, visto che i tracciati sul versante nord non verranno fatti, le quadriposto abrogate e la seggiovia sulla nordica accantonata….perchè servono 2 milioni di euro in piu? che ci dovete fare? se veramente servono ad altri interventi sulla piana, che siano interventi che davvero servono e che siano approvati con la volontà di TUTTI quelli che lavorano/frequentano Laceno.
Che figura di m***a come sempre, il danno d’immagine del paese è inevitabile.
Tra l’altro sto benedetto progetto, se esiste, perchè non è mai uscito alla visione di tutti?