Bagnoli – Interrogazioni della minoranza “Insieme per il Futuro”
25.01.2014, Gruppo Consiliare “Insieme per il Futuro”
Egr. Sig. Sindaco, preg.mi sigg. consiglieri comunali del Comune di Bagnoli Irpino, i sottoscritti avv. Aniello Chieffo e dr. Dario Di Mauro, gruppo consiliare di minoranza “Insieme per il Futuro”, pongono al Sindaco ed alla maggioranza tutta le seguenti interrogazioni:
1. Progetto di “Interventi per la realizzazione di impianti specifici-automatici località Settevalli e Rajamagra”.
Con l’interrogazione del 07.10.2013 si faceva presente che durante il mese di aprile (24.04.2013) la società “Giannoni sas”, già concessionaria nonché gestore degli Impianti di risalita a fune in località Laceno, ha presentato al competente Ufficio Urbanistica di questo Comune diverse istanze con cui ha richiesto l’abbattimento di diverse strutture realizzate nell’ambito delle aree concesse in uso alla medesima società con convenzione del 05.05.1973 e succ. integrazioni ed atti ulteriori.
Detta interrogazione è rimasta priva di riscontro. Tant’è che il sindaco ha richiamato, sic et simpliciter, una nota di risposta della precedente amministrazione senza entrare nel merito della vicenda che presenta profili preoccupanti soprattutto se riferiti alla chiusura di uno degli impianti che, alla scadenza della convenzione, deve tornare in proprietà all’Ente comunale in perfetto stato d’uso. Malgrado le notizie circa ripetuti sopralluoghi, incontri tra diversi soggetti anche in rappresentanza di imprenditori privati e paventati provvedimenti ad oggi non è dato rilevare alcun provvedimento e/o determinazione in sede istituzionale da parte del comune di Bagnoli Irpino.
La Regione Campania dopo aver sospeso, con delibera del luglio 2010, per circa due anni la realizzazione delle opere ritenendo erroneamente che la predetta G.R. n. 1343/08 rientrasse tra quelle delibere della cd “era Bassolino” ritenute illegittime perché in violazione del “Patto di Stabilità”, (provvedimento di poi revocato per l’opposizione dell’amministrazione dell’epoca) ha dovuto, da ultimo, dare seguito all’intesa istituzionale con cui era stata approvata, con delibera DGR n. 1343 del 06.08.2008, la “proposta di cooperazione in ordine alla realizzazione di interventi finalizzati allo sviluppo economico delle popolazioni della Campania” presentata dal Comune di Bagnoli Irpino con il P.I.S.T. del 30.05.2008 onde evitare il disimpegno delle risorse (Fondi FAS) scadenti il 31.12.2013 provvedendo all’impegno dei fondi già stanziati alla data citata.
Il periodo di programmazione 2007-2013 del Fondo Aree Sottoutilizzate ha appunto come scadenza ultima il 31.12.2013.
Nonostante l’importanza decisiva di tale intervento per il territorio ad oggi non si è avuta occasione di poter interloquire con gli amministratori né è stata fissata apposita assemblea pubblica per discutere dell’argomento anche unitamente a tutte le rappresentanze politiche, imprenditoriali e sociali/culturali del paese.
Si chiede, pertanto, che si dia seguito alle istanze già sollevate e che provengono da vari settori della comunità bagnolese.
2. Realizzazione nuovo impianto di seggiovia.
Il progetto preliminare realizzato a cura dell’U.T.C. e firmato dal tecnico della Provincia in sostituzione della figura professionale assente dall’organigramma del comune all’epoca del progetto e approvato con G.M. n. 87 del 12.08.2008 ed inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2008-2010 del Comune e poi ricompreso nel VI atto integrativo dell’A.P.Q. “Sviluppo Locale – Infrastrutture per il turismo” sottoscritto in data 29.07.2009 nell’ambito dell’intesa istituzionale di programma tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Campania relativo a tale intervento già individuato con G.R. 1343/2008, prevede oltre al rifacimento dei vecchi impianti di seggiovie oggi esistenti, ed altre opere sussidiarie, anche la realizzazione di un nuovo impianto di seggiovia sul lato nord del Rajamagra (pista Nordica) intitolata al compianto Ing. Franco Giannoni.
La scelta successivamente adottata dall’amministrazione comunale dell’”appalto integrato” (concessione, esecuzione, gestione) prevede, tra l’altro, l’affidamento in capo all’aggiudicatario dell’onere della progettazione e del conseguente ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie (ad es. VIA, VAS, etc..) per cui nulla osta a che si porti a compimento il programma già assunto nel progetto e nel bando già depositato in Regione.
Su tali fondamentali aspetti si chiede che ne venga informato il Consiglio, anche mediante Consiglio Comunale aperto o Assemblea pubblica con la partecipazione di tutte le associazioni politiche, imprenditoriali e sociali/culturali esistenti sul territorio.
3. Lavori di copertura delle gradinate del campo di calcio sito in località Difesa.
La Giunta Comunale con delibera n. 143 del 22.11.2013 ha approvato la perizia di variante e suppletiva lavori di realizzazione copertura gradinate campo di calcio alla località Difesa.
Da tale deliberato è parso di capire che vi è stata la necessità di disporre una perizia di variante necessaria ed indispensabile per la buona esecuzione dei lavori. Ebbene, dopo aver richiesto all’Ufficio Tecnico copia della perizia di variante, con grande sorpresa, ci si è ritrovati di fronte ad una copia identica della delibera di giunta pubblicata sull’Albo Pretorio (n. 143/2013). Di solito per perizia si intende “l’insieme degli atti aventi rilevanza tecnico-amministrativa atti a rappresentare compiutamente le nuove opere da realizzare” e per variante “l’insieme dei lavori o dalle somministrazioni non previste dal progetto esecutivo contrattuale che si rendono necessarie per realizzare l’opera conformemente alle norme ed ai regolamenti cui soggiace in relazione all’uso che ne compete”. Inoltre il contenuto della perizia di variante, e/o suppletiva dovrebbe contenere:
A) relazione tecnica descrittiva;
B) progetto esecutivo dell’opera;
C) computo metrico estimativo con l’importo esecutivo netto;
D) capitolato speciale d’appalto per le opere aggiuntive, qualora necessario;
E) quadro comparativo di confronto economico tra la situazione originaria e quella prevista dalla perizia;
F) atto di sottomissione;
G) verbali di concordamento nuovi prezzi;
H) relazione di accompagnamento al verbale;
I) analisi dei nuovi prezzi unitari.
Nel caso di specie non si capisce come le quattro righe riportate tra l’altro nella delibera di Giunta possano sostituire tutti questi documenti e tutte le informazioni che danno luogo alla possibilità di esperire una variante.
Tra l’altro è pacifico che: qualora la necessità di ricorrere a varianti sia determinata dalla mancata osservanza delle prescrizioni assegnate alla progettazione e dall’insufficienza delle indagini preliminari, trattandosi di circostanze note o prevedibili, non appare legittimo l’inquadramento delle relative varianti nelle tipologie delle “cause impreviste e imprevedibili”, dell’“imprevisto geologico” e dell’“intervento migliorativo”, di cui all’art. 132 D.Lgs. 163/2006 e s.m. ed int.
Dopo aver analizzato questo aspetto tecnico ci si vuole soffermare anche su quello economico.
Nel Quadro Economico di tale progetto sono state previste delle spese tecniche per euro 1.780,00. Tale importo non è stato suddiviso per competenze, ma è stato affiancato dalla descrizione generica: RUP – Progettazione – sicurezza e D.L. e Reg. Esec. Compreso Cassa e INPS. La specifica di tale ammontare è stata desunta dal Quadro Economico del progetto rimodulato (datato 08.11.2011), e le spese tecniche sono state suddivise nel seguente modo:
Progettazione e direzione lavori: 2% di € 39.000 = € 780,00
Competenze tecniche collaudatore € 1.000,00
Dopo tanto premesso si chiede:
- Vi erano gli elementi tali da legittimare la perizia di variante? Se sì da dove sono stati desunti visto che la perizia di variante si compone solamente di una Relazione (tra l’altro indistinguibile dalla delibera di Giunta), un Computo Metrico, Analisi dei Prezzi, un Quadro Comparativo. E’ possibile che perizie geologiche, se effettuate, non siano state riportate nella Relazione? Se sì per quale motivo?
- Il calcolo del compenso della progettazione e direzione lavori è conforme a quanto previsto dal D.Lgs. 163/2006 e dal regolamento 7/2010 della Regione Campania? E’ stato rispettato quanto previsto dalle norme per la ripartizione dell’incentivo economico, di cui all’articolo 92, comma 5, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163?
4. Lavori pubblici Via Tuoro.
Si chiede, alla luce delle osservazioni di cui al precedente punto n. 3 e di quanto già evidenziato nella precedente adunanza, che si devono intendere qui ripetute, di voler informare il Consiglio Comunale in ordine ai lavori di che trattasi attesi che ad oggi i predetti chiarimenti non sono stati forniti al Consiglio.
5. Contributi erogati in favore delle associazioni.
Premesso che durante il Consiglio Comunale tenutosi il 09.11.2013 è stato consegnato il parere della Corte di Conti – Sezione di controllo per la Lombardia 89/2013/PAR, inerente l’Art. 1 del D.L. n. 95/2012 (acquisti di beni e servizi in regime di CONSIP) e Art. 4 del D.L. n. 95/2012 (contributi erogati ad enti associativi),
si chiede se i contributi, sin ora stanziati, siano stati erogati in rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente e quanto sottolineato dai giudici della Corte dei Conti.
6. Centrale di committenza.
In data 29.11.2013 il consiglio comunale ha approvato (minoranza contraria + un astenuto) la convenzione con la Comunità Montana Terminio Cervialto riguardo la centrale di committenza.
In data 31.07.2013 il sindaco Filippo Nigro ha rilasciato un intervista in merito all’Unione dei Comuni nella quale dichiara: “Tengo a precisare che la passata amministrazione aveva raggiunto un’intesa soltanto con il Comune di Montemarano senza pertanto creare una Unione di Comuni. Un sodalizio per la gestione associata di alcuni servizi, in particolare quello che riguarda l’ufficio tecnico e urbanistico per la centrale unica di committenza. Quando ci siamo insediati, da una parte abbiamo avuto sollecitazioni dal Comune di Montemarano per concretizzare in fretta l’intesa, dall’altra c’è stata una sua proroga fino al 31 dicembre…….Quindi se abbiamo revocato le due delibere con Montemarano è semplicemente perché abbiamo voluto valutare queste due opportunità, per vagliare per un’offerta migliore.”
In relazione a tanto occorre far rilevare come il comune di Bagnoli Irpino sia stato protagonista e fautore circa l’Unione dei Comuni della valle del Calore (Montella, Cassano, Montemarano, Nusco, Castelfranci, Bagnoli Irpino) e la centrale di committenza già realizzata con uno di tali comuni rappresentava l’”apri pista” per l’istituzione del servizio di Stazione Unica Appaltante tra detti comuni, funzionale a realizzare un maggior controllo sulle procedure di affidamento degli appalti mediante l’adozione di scelte amministrative univoche. La scelta dell’attuale Amministrazione comporta l’ennesima infausta delega all’ente Comunità Montana oggi in via di smobilitazione in modo da sottrarre al controllo del comune il controllo della procedura di appalto e della spesa dei molteplici finanziamenti ottenuti dalla precedente amministrazione di Bagnoli Irpino senza l’ausilio di tale ente.
Pertanto, si chiede:
- Quale ulteriore comune ha aderito alla convenzione con la Comunità Montana Terminio-Cervialto?
- Quali sono gli elementi migliorativi rispetto alla convenzione revocata? La convenzione approvata appare come la semplice stampa di un mero formulario!
- Quali sono stati gli elementi che hanno spinto all’adesione con la Comunità Montana Terminio-Cervialto e non con altri comuni/enti? Perché non si è seguita la strada della collaborazione con gli altri enti comunali della Valle del Calore?
7. Situazione Economico-Finanziaria.
Già con le interrogazioni del 07.10.2013, poste in forma scritta, si era rilevato che l’amministrazione, con manifesti e pubblici comizi, ha evidenziato una presunta grave condizione debitoria (è stato più volte utilizzato il termine tecnico “deficit”) del Comune, ereditata dalla precedente compagine amministrativa, che non trova riscontro negli atti contabili-amministrativi depositati dalla medesima maggioranza consiliare.
Tali assunti sono in contrasto con la relazione di “inizio mandato” del Sindaco dr Filippo Nigro, che smentisce in modo persino palese quanto dichiarato a più riprese dal primo cittadino che in più occasioni si è riportato ad informazioni ricevute dagli Uffici e/o da altri esperti che non trovano però conferma nella documentazione posta a base dei conti comunali da parte degli stessi responsabili. Infatti in tale relazione i conti appaiono in attivo (il quadro della gestione finanziaria, allegato alla relazione di “inizio mandato”, evidenzia un avanzo di gestione pari ad euro 238.425,17).
Altresì nell’approvazione della variazione del bilancio di previsione 2013 per assestamento generale (art. 175 8^ comma D. Lgs. 267/2000), avvenuta con delibera di Consiglio Comunale del 29.11.2013, nelle premesse vi è chiaramente scritto:
“Visto il rendiconto della gestione dell’esercizio 2012 approvato con atto consiliare n. 18 in data 16.05.2013, con il quale e’ stato accertato un avanzo di amministrazione complessivo di EURO 238.425,17 così suddiviso: EURO 18.137,00 per fondi vincolati, euro 100.000,00 per finanziamento delle spese in conto capitale, ed euro 120.288,17 per fondi non vincolati”. Quindi vi è limpidamente acclarato che oltre ad esserci un cospicuo avanzo di gestione vi erano anche fondi non vincolati da utilizzare.
Si ribadisce che nonostante il Sindaco abbia palesemente rilevato lo status di deficit del Comune ha impiegato, dopo tale informativa, ingenti risorse per pagare debiti pregressi (tra i tanti quelli legati all’emergenza neve, pari ad euro 60.000,00 circa).
Nonostante nella delibera di C.C. n. 51/2013 il responsabile finanziario abbia chiarito che: “… La situazione finanziaria del Comune di Bagnoli Irpino non può considerarsi in dissesto né in disavanzo ….” con pari seduta consiliare la maggioranza ha deciso di aumentare le aliquote IMU.
Si chiede, pertanto:
- Ancora una volta, di chiarire, in modo esaustivo, se le affermazioni del Sindaco dr Filippo Nigro circa lo stato disastroso dei conti comunali abbia dei fondamenti validi.
- Di voler rendere edotta la minoranza dell’attuale stato economico-finanziario del Comune.
- Di conoscere, anche indicativamente, come l’amministrazione intenda utilizzare i maggiori introiti derivanti dall’aumento delle aliquote IMU e se ha intenzione di effettuare una riduzione/taglio della spesa.
Si invita l’Amministrazione a dare esaurienti risposte circa le altre istanze già avanzate e rimaste disattese così come la promessa di convocazione del Consiglio Comunale prima della fine dell’anno 2013.
Bagnoli Irpino, lì 24.01.2014
Firmato: Avv. Aniello Chieffo e Dr. Dario DI Mauro
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Interrogazioni-Minoranza-Consiliare-Insieme-per-il-Futuro-24.01.2014