Laceno, ora un tavolo di confronto sulla funivia
10.01.2014, Ottopagine (di Elisa Forte)
All’indomani dell’annuncio della Provincia di Avellino l’iniziativa congiunta.
Il funzionamento della funivia del Laceno sarà oggetto di un tavolo di concertazione con l’assessorato regionale al turismo. Voluto dall’amministrazione comunale guidata da Filippo Nigro, il tavolo avrà l’onere di guidare fuori dalla crisi dei trasporti la stazione dell’altopiano bagnolese, per consentire di portare avanti la piattaforma turistica programmata dal Comune.
L’annuncio della Provincia di Avellino infatti, di garantire la disponibilità a provvedere alla copertura economica del funzionamento della funivia riguarda in realtà soltanto il 2014. Il nodo del taglio del trasporto pubblico non essenziale si presenterà puntuale per il2015, quando la Provincia potrebbe non esistere più, e i Comuni avranno una disponibilità di cassa inferiore rispetto a quella di oggi.
“Sono contento del risvolto positivo che ha avuto la questione per l’anno corrente, ma si tratta soltantò di una misura tampone, e il porblema si ripresenterà puntuale per l’anno prossimo” argomenta il sindaco Nigro. “Per questo sono stati avviati contatti con l’ufficio dell’assessorato regionale, per fare in modo che il Laceno conservi il ruolo di stazione sciistica deputata al turismo invernale”.
L’amministrazione è infatti a lavoro sul fronte della progettazione: · “E’ stato ammesso a finanziamento l’ammodernamento delle seggiovie per il Laceno, un progetto dell’importo di 12milioni di euro. Ora stiamo lavorando sodo per completare tutte le pratiche e per andare avanti” continua Nigro. L’ammissibilità a finanziamento di un progetto tanto ambizioso, a detta del sindaco non potrà scontrarsi con la chiusura delle funivie. Non solo. La vocazione di carattere prettamente turistica dell’altopiano, deputata a sottrarre un numero sempre crescente di turisti dalle mete turistiche invernali abruzzesi, non potrebbe sostenere in questo momento un taglio del trasporto pubblico non essenziale.
Lo stesso esecutivo Caldoro infatti, negli anni precedenti, aveva annunciato una politica di investimenti sul Laceno, a seguito anche dell’approvazione di non pochi progetti inerenti la riqualificazione della stazione sciistica, con il recupero delle grotte del Caliendo, e in ultimo dell’abergo abbandonato.