Tornano le piogge e la neve sulle Alpi! In attesa …
14.01.2014, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
La situazione meteorologica vede sempre il vortice canadese condizionare il tempo sull’Europa. Dopo il peggioramento del tempo di quest’inizio di settimana, dobbiamo attenderci una seconda perturbazione, più intensa, interessare il nostro paese nel prossimo fine settimana.
Avremo piogge diffuse un pò su tutto il territorio italiano. Copiose nevicate li attendiamo sui rilievi alpini. Qualche nevicata anche sulle montagne della Toscana e della Liguria. Le temperature saliranno sulle regioni centro-meridionali attestandosi al di sopra delle medie stagionali.
Con l’inizio della prossima settimana il tempo non sembra guarire e altre perturbazioni sono pronte ad invadere il mediterraneo centrale. Nel contempo avremo un abbassamento delle temperature proprio al centro-sud.
Molto probabilmente nei giorni successivi, una temporanea e parziale elevazione dell’alta pressione dell’Azzorre, permetterà a correnti più fredde di origini artiche-marittime, di raggiungere la nostra penisola.
Questa manovra favorirà, finalmente, la caduta della neve anche sugli appennini a quote interessanti. Volendo scrutare il tempo oltre tale tempistica, possiamo evidenziare un ulteriore “reset barico” che potrebbe creare le condizioni per l’avvio dell’inverno sulla nostra penisola.
Stiamo parlando del prossimo fine mese che abbiamo sempre visto quale “target” più probabile per l’avvio dell’inverno 2013/2014. Ad oggi sembrano confermate le tendenze da noi anticipate sull’inverno 2013/2014, ma essendo le stesse frutto di elaborazioni scientifiche, vanno comunque sempre aggiornate e proposte ai nostri lettori.
P.s.: Nei nostri articoli/previsioni vi è la tendenza “editoriale” a segnalare con maggiore tempestività soprattutto situazioni marcatamente “invernali” per le nostre zone. L’approfondimento ed analisi meteo, soprattutto nella stagione invernale, pur se non pienamente condivisa da una parte dei nostri lettori, è invece attesa con grande interesse e attenzione da tantissimi amanti della neve e da tutti gli operatori economici del comprensorio.
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09.01.2014, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Dopo il sole tornerà il maltempo
L’odierno editoriale lo ritengo molto importante. Nonostante ci troviamo in una fase meteorologica tranquilla e stabile per l’intera penisola, le manovre emisferiche cominciano a proporci un reset barico rispetto ad un periodo di circa un mese e mezzo che ci ha fatto vivere tre fasi distinte sicuramente non invernali.
La prima fase: ci ha portato un “bloking” ad “omega” con tempo stabile e gradevole. La seconda fase : ha coinciso con il periodo festivo; ci ha portato correnti zonali che hanno permesso qualche peggioramento del tempo, soprattutto fra il Santo Natale e la giornata di Santo Stefano. Un guasto che si è ripetuto nell’ultimo fine settimana (4-5 gennaio 2014).
La terza fase: un campo di alte pressioni con tempo di nuovo stabile e soleggiato ma con presenza di nebbie soprattutto nella pianura Padana che ci accompagnerà per tutta la settimana.
Le tre fasi appena descritte non sono altro che la risposta al raffreddamento del vortice polare stratosferico(VPS). La soglia del +1,5 raggiunta il 27 novembre 2013 avrebbe comportato i famosi 45/60 giorni di tempo poco invernale per la nostra penisola e per buona parte dell’Europa.
Ricorderete bene che all’inizio del mese di dicembre 2013,da queste pagine, abbiamo sostenuto che l’ingresso della stagione invernale non sarebbe avvenuta prima della metà del mese di gennaio 2014.
Una nostra valutazione che sembrava un pò azzardata ma che ci ha premiato in modo “clamoroso”. Ebbene oggi possiamo confermare che un primo passo verso un cambiamento climatico si sta avvicinando.
Dalla prossima settimana il mediterraneo diverrà sede di varie depressioni che porteranno piogge su tutto il territorio e la neve abbondante sulle Alpi. Sugli appennini, visto che il freddo non arriverà diretto sull’Italia, ci attendiamo la neve mediamente fra i 1000 e i 1400 metri.
Perché il freddo in aumento sul nord-est europeo non arriverà diretto sulla nostra penisola?
Il motivo va visto nella non elevazione dell’alta pressione delle Azzorre e quindi nessun “blocking” che avrebbe permesso lo spostamento verso sud e quindi nel mediterraneo, proprio dell’aria fredda artica in azione sulle latitudini settentrionali europee.
Saranno le regioni centro-occidentali e settentrionali europee, con la Gran Bretagna inclusa, a ricevere il vero primo freddo invernale. All’inizio della terza decade del mese di gennaio potrebbero avviarsi le prime manovre che potrebbero portare il freddo anche sulla nostra penisola.
Alcuni indici teleconnettivi sembrano vedere proprio l’alta pressione azzorriana elevarsi sin verso il polo e congiungersi con la nascente cellula alto pressoria scandinava e di fatto veicolare masse anche molte fredde sin verso il mediterraneo centrale.
Freddo che potrebbe “entrare” attraverso la porta della bora o dalla valle del Rodano. Questo progetto avrà la possibilità di realizzarsi proprio per il prossimo cambio circolatorio che vi abbiamo descritto in apertura di editoriale.
Chiaramente stiamo parlando di evoluzione sul lungo termine e questo non va sottovalutato.
In conclusione dell’odierno editoriale vogliamo “alimentare” le attese di chi vorrebbe che l’inverno cominci a fare sul serio. Le indicazioni che ci arrivano dai modelli previsionali ci indicano scenari invernali che comunque non dovrebbero realizzarsi prima dell’ultima settimana di gennaio.
Quindi l’attesa resta sovrana, ma oggi possiamo dire che le chance per gli amanti della neve sono quantomeno in aumento. Molto importante sarà il prossimo aggiornamento. Non mancatelo!!!
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01.01.2014, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Il vero inverno è ancora un po’ … lontano
Permetteteci in apertura dell’odierno editoriale di augurare a tutti i nostri lettori un buon anno! Il 2014 è iniziato con il tempo buono su gran parte del territorio italiano, solo nell’estremo sud si sta attardando qualche residua pioviggine.
La situazione meteorologica non tende a cambiare rispetto alla settimana scorsa. Correnti atlantiche inserite nel nastro di correnti zonali “ovest-est” continueranno a dettare legge sulla nostra penisola. Solo qualche temporanea ondulazione del getto, in uscita dalle coste americane-canadesi, porterà qualche breve fase di aria relativamente fresca, sicuramente non fredda.
Una perturbazione si accinge ad interessare il nostro paese già a partire dalla giornata di giovedì 2 gennaio. Non sarà molto incisiva e pertanto i fenomeni non risulteranno significativi. Una successivo fronte perturbato, più incisivo, sfilerà sulla nostra penisola fra sabato 4 e domenica 5 gennaio.
Ci attendiamo piogge più o meno intense sul nord-Italia e soprattutto sulle zone tirreniche ed appenniniche. Le regioni adriatiche dovrebbero entrare in un zona di ombra pluviometrica e quindi i fenomeni saranno assenti o al più deboli. Le temperature si abbasseranno soprattutto sulla Sardegna e le zone tirreniche centro-settentrionali. Pertanto la neve, già caduta in abbondanza sulle Alpi nei giorni scorsi, aumenterà ulteriormente di spessore anche se quella che cadrà prossimamente sara una neve alquanto “bagnata”. Le cime appenniniche saranno imbiancate mediamente fra i 1300 e i 1500 metri. Già nella giornata dell’Epifania subentrerà un graduale miglioramento del tempo.
Pertanto la prima decade di gennaio non fa altro che confermare il “trend” di questo inverno sicuramente sottotono per i rilievi appenninici dell’intera penisola. Le località alpine, viceversa, stanno vivendo una stagione sicuramente da “incorniciare”.
Ci saranno occasioni per vedere anche le località turistiche appenniniche avviare le proprie attività invernali? Noi ribadiamo la nostra fiducia che intorno alla terza decade del mese di gennaio 2014 le manovre emisferiche premieranno anche questi settori del centro-sud.
Ancora un pò di pazienza. Fra l’altro noi non ci attendavamo grosse novità prima della scadenza sopra riportata. Quindi…