Bagnoli, la legalità nel ricordo del “compaesano” Manganelli
15.12.2013, Articolo di Giovanni Nigro (da www.mocapress.com)
Il circolo socio-culturale “Palazzo Tenta 39” ha organizzato un convegno per elogiare il suo compaesano Antonio Manganelli: alta carica della polizia italiana sempre al servizio del popolo italiano. Con una presentazione del libro di Manganelli la giornata ha fatto il suo corso all’insegna del rispetto e della propaganda letteraria.
Infatti, “Il sangue non sbaglia”: un giallo che racchiude le esperienze del commissario di polizia della gente e per la gente. A moderare la giornata il giornalista del mattino, Giulio d’Andrea. «Un libro moderno, anche per i giovani -afferma il giornalista- che racchiude in se la verde Irpinia di cui faceva parte Antonio manganelli».
La parola passa al vice questore Rocco Rafaniello che aveva collaborato con il Manganelli nella sua carriera. «Nonostante la sua alta carica istituzionale, Antonio non ha mai dimenticato la sua terra d’origine -esordisce il vice questore- e il suo motto era sostanzialmente essere “vicini alla gente”». Accurate osservazioni del libro che poi si riversano nel quotidiano del poliziotto di strada. Anche perché Manganelli era quello che aveva istituito il “poliziotto di quartiere” per combattere gli atti criminali della gente con la gente stessa.
Il circolo ha deciso di collaborare per questa importante iniziativa con l’”Istituto Comprensivo Michele Lenzi” e il suo preside, Luciano Arciuolo. «Come scuola abbiamo abbracciato l’idea per far conoscere il nostro “compaesano” –afferma Arciuolo- e anche perché la scuola deve essere la palestra della legalità e del rispetto delle regole». La scuola è il posto in cui cresce la classe dirigente del futuro. Appunto, i giovani e la legalità da cui scaturire una voglia di portare avanti la voglia di Antonio Manganelli: capo della polizia, ma anche uomo che dalla Campania interna ha realizzato il proprio sogno di arrivare ad aiutare la giustizia e l’Italia.
Arriva il momento delle giovani promesse: la professoressa Maria Varricchio dell’Istituto Comprensivo “Michele Lenzi” ha fatto partecipare i suoi alunni di terza media ad un progetto, “la legalità”. Il progetto ha scaturito grande successo e gli alunni con disegni e temi hanno realizzato veri e propri capolavori. Hanno s piegato cosa vuol dire per loro legalità, incentrando nel discorso le figure di Antonio Manganelli (la legge) e quella di Giancarlo Siani (la denuncia). I ragazzi hanno sviluppato l’argomento e sono stati anche premiati dal circolo “Palazzo tenta 39”. Temi forti e quasi oscuri a dei ragazzi di terza media che, lavorando con le professoresse di lettere, sono riusciti ad estrapolare il sunto della Legalità.
La giornata dedicata al compaesano Manganelli continua con gli interventi dei due ideatori e fautori di questa giornata: Giulio Tammaro, direttore del giornalino del circolo “Fuori dalla rete” e un parente di Antonio Manganelli, Federico Lenzi. I due hanno parlato della loro voglia di fare questa giornata e di rimanere nel ricordo di “Zio Antonio”, come dice Federico. Dal libro: giallo e quasi realistico, il ricordo di Manganelli potrebbe non essere abbandonato. Irpino doc che ha passato tutta la vita ad affermare la legalità come un Falcone o un Borsellino.