I profeti di sventura sono dannosi …
13.11.2013, L’opinione (di Gianni Corso)
Non ho una visione così “drammatica” come quella esposta nell’articolo “I giovani di Bagnoli discutono (anche) di politica“. La politica nasce anche come cultura e certamente richiede uno scambio di opinioni tra fazioni opposte, anche passionali e controverse.
Non credo che viviamo in uno stato degradato, viviamo in uno stato gestito da esseri umani che avranno pur sempre dei grossi limiti, quali appunto la natura umana. I problemi certo non mancano, ma non mi sembra che in passato si viveva meglio. Contribuire ad un grande cambiamento richiede esporsi in prima persona, partendo dal proprio piccolo parere e dalla propria azione.
Non ha senso quindi aspettare sempre che gli altri facciano “qualcosa di straordinario” tanto da stupire le nostre coscienze ed aprire nuovi orizzonti inaspettati sino alla risoluzione definitiva dei nostri problemi quotidiani; questo non avverrà mai.
I “profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo” sono dannosi in un momento storico come quello in cui viviamo ed in cui si richiede un’attiva partecipazione nel campo del mondo della politica.
Le rivoluzioni hanno sempre danneggiato i popoli. La storia insegna. Chi lavora nel silenzio e con tenacia (e sono tanti!) cambia sempre in meglio le questioni sociali.
Non entro in merito nella politica locale, non ne sono direttamente coinvolto. Ritengo invece più elegante e sincero garantire il nostro supporto a tutte le correnti politiche locali per avviare una forte collaborazione per la gestione di un paese dell’Irpinia, Bagnoli.
Da facebook il commento di Nicola Di Lauri:
“No dai… non è tutto rose e fiori… non si può fare un quadro così idilliaco di uno stato in cui è tutto fermo! Sinceramente a me pare che l’Italia abbia addirittura ingranato la retromarcia… stiamo tornando agli schieramenti politici del 94! cultura e politica in Italia ormai sono delle parole che suonano come i 2 termini di un ossimoro (i parlamentari e i ministri ne sono la testimonianza)! Questa è la chiara visione di un conservatore… io invece ritengo impossibile migliorare questo paese senza provare a cambiarlo… E credo che tale cambiamento non debba essere blando ma, proprio come si scongiura nell’articolo, rivoluzionario sia in termini di personalità che di mentalità!”
Non male come articolo di risposta, un po’ troppo ottimistico e fiducioso, ma è sempre bello (e raro) trovare un ragazzo giovane che lo sia.
Mi aggrego a lui quando si parla di catastrofismo, perchè ormai il popolo italiano (senza andare nello specifico) è diventato ormai “chiagnazzaro” e lamentoso…ma non mi pare abbia mai preso la situazione di faccia e fatto qualcosa.
Da facebook il commento di Gianni Corso:
“Complimenti, scrivi bene. Difficile analizzare tutto quello che hai scritto, soprattutto riguardo la questione politica del ’94. Vorrei solo soffermarmi sulla citazione “chiara visione di un conservatore” a me direttamente riferita. Mi dispiace che usi questi termini in toni dispregiativi. Quindi rispondo per chiarire. Dipende cosa intendi per conservatore. Non lo nascondo che sono conservatore in quando vedo nelle cose nuove il rinnovo del passato, e tuttavia senza l’esperienza del passato, il progresso non può sussistere. Se ti riferisci ad un conservatore che sa di muffa e di nostalgico e che vuole bloccare il progresso, beh ti dico che hai preso una grossa cantonata e hai espresso un giudizio azzardato, non opportuno. Da questo punto di vista, non potrei essere conservatore, sono obbligato ad essere costantemente aggiornato nella mia professione e se non lo fossi, farei un danno enorme ai pazienti e alla loro qualità di vita. Nessuno nega che i cambiamenti sono necessari, rimango convinto che ci sono milioni di persone nel mondo che lavorano nel silenzio tutti i giorni per una realtà migliore. Queste persone sono la maggioranza, non si vedono, sono immerse nelle cose di tutti i giorni. E ti posso assicurare che quando entri in un ospedale, in un laboratorio, in un’officina, anche a Montecitorio, in qualsiasi posto di lavoro trovi gente che lavora e cambia le cose in meglio ogni giorno senza scendere nelle piazze con gli slogan e la birra in mano. Queste persone sono il vero cambiamento, ma nessuno ne parla, perché non si vedono, non si sentono, ma sono persone attive, che agiscono.”
Da facebook il commento di Nicola Di Lauri:
“Ringrazio e ricambio i complimenti! Riguardo al 94 c’è poco da capire: forza italia sta risorgendo, bossi ha presentato di nuova la candidatura a segretario della lega (e ahimè contro Salvini vincerà), Starace sta ricostruendo alleanza nazionale, il pd è lo stesso partito di 20 anni fa con sporadiche varianti (su tutte Renzi e Civati), Letta, Alfano e Casini vorrebbero addirittura trascendere il 94 per ritornare alla beneamata ” balena bianca”… Basterebbe riesumare Occhetto per completare il gioioso quadretto!
Per quanto concerne il conservatorismo: non disprezzo le posizioni alrui, sono semplicemente un progressista e pertanto non posso fare altro che osteggiare, civilmente, tali posizioni… il passato, quello glorioso di cui parli, poi non si può perpetuare nel presente… i sistemi cambiano e l’economia è una realtà in continua trasformazione, ciò impone che la politica sia in grado di adattarsi agli stravolgimenti in modo tale da non essere travolta, ciò impone una visione più fluida del mondo e quindi una visione progressista delle cose!”
Da facebook il commento di Gianni Corso:
“Mi spiace che non hai compreso. Chiarisco ancora una volta che non sono contro il progresso, forse non ci siamo capiti. Non ho affermato che il passato sia qualcosa di “glorioso”. Ho detto semplicemente che il passato fa parte della nostra esperienza attuale e nel nostro presente. Ti chiedo solo di non far passare tue citazioni per mie. Grazie”.