04.10.2013, Note di Alejandro Di Giovanni

La sera del 3 ottobre, in un giovedì di ordinario vivere e di incedere a gran passi verso un autunno sempre più virile, la monotonia viene troncata e il fresco reso mite dalle parole e dalle note del poeta Maurizio Picariello. Ore 21, primo dei cinque appuntamenti previsti ogni giovedì del mese di ottobre in compagnia di scrittori e delle loro storie presso il bar “La Controra”, a Montella. Appuntamento con la cultura, appuntamento spesso ignorato dai più, ma non questa volta.

La giornalista Romina Capone, organizzatrice dell’evento, presenta al pubblico e ai partnes (tra i quali spicca Palazzo Tenta 39) un ingegnere a dir poco “sui generis” dall’ aspetto, avremmo poi consolidato tale impressione col trascorrere della serata. Sotto una folta e lunga coltre di capelli ribelli si annidavano pensieri espressi sotto forma di poesia, musica e recitazione, che ben presto avrebbero catturato l’attenzione dei presenti.

Maurizio Picariello è scrittore, poeta, musicista, attore, ingegnere, ha tanti epiteti d’ uso comune buoni ad identificarlo, ma nessuno di questi rappresenta e descrive onestamente il suo essere, è eclettico fino all’indefinibile, sfugge ad ogni sforzo di catalogazione, scivola via dal senso comune, proprio come i suoi capelli. E’ un sognatore, è un romantico, è un vagabondo alla ricerca della bellezza, è una perla di una collana sorretta da un filo sottile chiamato amore.

In scena viene celebrato l’amore, l’amore in senso lato, l’amore per una donna, l’amore per un amico, l’amore per la natura, l’ amore per l’amore, è su tale concetto che si basano le sue opere e l’esistenza stessa dell’autore, dall’amore egli è abbagliato e illuminato negli occhi, da esso è guidato dalle dita sulle corde che partoriscono soavi note e dalla bocca che elargisce raffinate prose e poesie. Nel suo spettacolo, imperniato su letteratura, filosofia, teatro, musica, ironia, egli presenta, leggendo al pubblico, le sue opere. Tra queste spiccano “Diamante e ruggine”, “Prima che tutto accadesse” e “Viaggio di un poeta”, ed è proprio su quest’ultima che concentra maggiormante le sue letture. “Viaggio di un poeta”, edito da “Il Papavero”, dice già molto nel suo titolo, è appunto un viaggio di un poeta che, mosso dall’amore assoluto, come un errante sognatore si spinge attraverso 8 regioni e 238 città e paesi del centro-sud Italia per il piacere della scoperta dei luoghi, della gente comune, delle loro storie e delle loro emozioni.

Chitarra e penna ad immortalare sensazioni e suggestioni di un poeta che, nel viaggio della sua vita, mosso da un animo nobile, sembra abbandonarsi alle confortevoli braccia dell’amore e del bello, guardandosi bene e tenendosi a distanza dalle inutili beghe che attanagliano una società oramai degenerata e immorale, bacata da vermi egoisti che miseramente strisciano per il potere e la ricchezza materiale, ciechi dinanzi all’amore, ma il poeta è un sognatore, e il vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.