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Bagnoli Irpino: si va verso Risoluzione ONU

01.09.2013, Articolo di Federico Lenzi

Attenzione lettore, quanto segue è una satira: testo in prosa per sdrammatizzare sull’attualità, quindi è scritto per divertire non per offendere. Onde placare eventuali critiche c’è anche dell’autocritica su se stesso da parte dell’autore!

Per non colpire nessuno le beghe bagnolesi sono state inserite nel contesto del riassetto degli interessi geopolitici mondiali a cui stiamo assistendo. Dopo tanti articoli sulla vicenda con questa satira si vuol solo sdrammatizzare sperando in un lieto fine della stessa.

I mezzi dell’Onu hanno appena lasciato la Siria per dirigersi in Libano dove verranno imbarcati sulla sesta nave della marina a stelle e strisce, appena giunta nel Mediterraneo Orientale, per sbarcare in Italia. Ebbene si, la colonna bianca capeggiata Ban Ki Moon famosa per i suoi interventi inconcludenti farà tappa nel bel paese. Qui da circa un mese in un paesino sull’Appennino Picentino soffiano venti di guerra tra la locale associazione culturale e il municipio. Il tutto è scaturito dall’assegnazione di fondi comunitari ed è sfociato in una serie di rappresaglie da ambo le parti. Secondo alcuni esperti strateghi militari la situazione potrebbe ben presto degenerare in una guerra tra le due fazioni come nella Firenze di Alighieri e il grande arsenale di asce e fucili posseduto da questa popolazione di montagna preoccupa non poco la comunità internazionale. Essendo stata provocata da fondi europei la questione è giunta all’assemblea delle “Nazioni Unite”.

In questo angolo remoto del mondo sin dalle passate elezioni si respira un vero e proprio clima di guerra fredda, nell’assemblea internazionale la rappresentanza russa ha proposto di risolvere le controversie costruendo un bel muro, come fecero a Berlino, per dividere i 1181 elettori della lista numero due dai 1051 elettori della lista numero uno. Tuttavia, essendo in corso una crisi economica globale l’ipotesi è stata scartata per l’alto costo dell’opera. Fin dal ferragosto i droni americani sono stati dirottati dalle montagne del Pakistan a quelle bagnolesi per monitorare la situazione tra il Palazzo della Tenta in via Garibaldi e la sede del Comune in via Roma.

Barack Obama non esclude l’opzione di armare i droni in caso di barricate tra i bar della piazza equamente lottizzati. Come nel conflitto siriano gli Usa, convinti che l’Onu finirà solamente per fare banchetti a base di funghi e tartufi traendo una conclusione alquanto incerta che si presti a qualsivoglia interpretazione, sondano gli alleati della Nato per sferrare un raid aereo già nel prossimo week-end. Se gli americani spingono per un intervento armato in terra bagnolese per testare i nuovi F-35, lo Stato italiano si è tirato indietro: gli sono costati una fortuna e non intende farseli abbattere subito. Il premier britannico Cameron dopo essersi mostrato favorevole ad attaccare ha convocato la “Camera dei Comuni” per chiedere la fiducia. La sessione è durata ben cinque ore: i lords inglesi non sono riusciti a capire dove fosse Bagnoli Irpino per inviarci la “Raf” ed allontanare il principe Harry dai pub. Analizzando la lingua della popolazione tribale dei bagnolesi uno studio della “National Geographic” ipotizza possa essere ubicato o sui monti Urali o sui monti del Caucaso. La Francia sognando sempre di poter ricostruire l’impero napoleonico ha già armato i suoi aerei, però al momento si stanno chiedendo chi, dove, quando e perché attaccheranno. L’Iran ormai stufo degli articoli su Michele Lenzi dichiara di averne le ”توپ کامل” minacciando in caso di nuovo scritto sul pittore-politico di uccidere tutti gli ebrei e successivamente, dopo le disavventure del presidente Ahmadinejad a Rio de Janeiro, tutti i travestiti e gli omosessuali. Dall’altra parte Israele risponde di controllare nei garage dell’esercito iraniano e accertarsi che abbiano almeno i carri armati o solo delle ape 50 color sabbia. Singolare la proposta della Corea del Nord che vorrebbe liquidare la faccenda sganciando la sua famosa bomba atomica sul paese altirpino, ma i servizi segreti rassicurano spiegando che il principe Kim in visita in Italia è stato vittima di un classico “pacco” alla napoletana e gli è stato rifilato un arsenale di “tric trac e botte a muro” come armi atomiche. La Cina ovviamente non ha preso parte, ma ha proposto armi taroccate ad ambo le parti.

Anche senza i fondi comunitari l’associazione continua a scrivere grazie alla carta e all’inchiostro inviati segretamente dalla Turchia e dagli Emirati Arabi. I “Fratelli Musulmani” sono già giunti in incognito in paese vendendo calzini e indumenti sulle carrozzine e si preparano ad eleggere Morsi sultano di Bagnoli con una manifestazione di piazza. Finanche Papa Francesco per evitare spargimento di sangue è pronto a giungere in paese con la sua panda-mobile (una fiat panda 4×4 bianca anni novanta) per portare ambo le parti in pizzeria e riappacificarle. Le controversie bagnolesi stanno creando instabilità anche sui mercati internazionali: ad ogni articolo su “Ottopagine” aumenta lo spread tra Btp e Bund tedeschi.

Intanto nella cittadina infuria la polemica se l’essere paragonato a un pipistrello sia un bene o un male; Batman potrebbe chiedere i danni d’immagine al Joker locale per l’articolo “I pugni in tasca”, ma Castro fa sapere da Cuba che l’”Alejandro Che Scriveva” è sotto la sua protezione. Il premier Letta sulla questione ha appena dichiarato in conferenza stampa:”La soluzione è elementare: facciano come abbiamo fatto con l’Imu, aboliscano l’associazione e la rifondino con un altro nome.” Consolato dalle olgettine il neo-condannato Silvio Berlusconi tuona da Arcore:”In venti anni non abbiamo insegnato nulla? Fate l’amore, non fate la guerra. L’avvocato Mills risolverà tutto con un paio di tangenti, qualche società off-shore e filerà tutto liscio grazie alla prescrizione… casomai le cose vadano male…. Potreste sempre…. Far cadere il governo Letta…”.

Per il momento il capo dell’Onu Ban Ki Moon temendo un possibile remake della “Notte dei cristalli” da parte delle due fazioni potrebbe decidersi a schierare i caschi blu nella piazza del paese onde placare la situazione. Nei prossimi giorni entrerà in vigore l’embargo per quanto riguarda i prodotti tipici locali.

Da Bagnoli Irpino per ora è tutto, attendiamo ulteriori sviluppi!

                                                                                                       

1 Commento »

  • Alej scrive:

    In questo paese siamo poco inclini alla critica subita, alla libera espressione di pensiero e scrittura, alla satira e all’ironia, riparati come sempre da una condotta ruffiana del volere piacere a tutti, costruiti e perbenisti per recitazione. Questo è un indicatore di arretratezza e chiusura mentale, ciò che può fare un certo tipo di scrittura, è solo elevare il livello della discussione e tracciare le linee guida di una ancora possibile evoluzione in questo paese, fungere da stimolo per raggiungerla almeno, essa non farà feriti o vittime, se non tra esseri commiserevoli per natura.
    Provocatoriamente Wilde la definisce una tortura più umana e moderna:
    “Nel passato gli uomini subivano la tortura della ruota, adesso subiscono quella della stampa. Questo si chiama progresso”.

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