Il libro: “Vitigni storici d’Irpinia”
23.08.2013, La pubblicazione
PRESENTAZIONE – On. Daniela Nugnes Assessore all’Agricoltura della Regione Campania
La Campania annovera un “portafoglio prodotto” in campo enologico variegato ed ampio, testimoniato dalle numerose Denominazioni di origine protetta, con punte di eccellenze in grado di competere con le più rinomate produzioni nazionali ed internazionali. Ogni vino, in questa regione, è l’espressione diretta di particolari elementi caratteristici e precipui, della storia e delle tradizioni specifiche del territorio. È ambasciatore di cultura, artigianato, usi e risorse del paesaggio e dell’ospitalità.
Ogni provincia campana, inoltre, si caratterizza per i suoi vigneti autoctoni e si identifica con il suo vino in una simbiosi che affonda le sue radici in epoche remote. Come l’Irpinia, culla di produzioni vinicole di grande pregio.
Parlare dell’Irpinia significa, tuttavia, possedere una intima conoscenza dell’Aglianico, principale vitigno a bacca nera della Campania, che trova la sua massima espressione proprio in questa terra, e dei vitigni a biacca bianca Greco e Fiano. Vitigni autoctoni, secolari, danno vita alle tre grandi DOP/DOCG dell’Irpinia: il Taurasi, di un bel rosso rubino, vino meritevole di lunghissimo invecchiamento. Il Greco di Tufo, con profumi unici che ricordano la pesca e la mandorla amara. Il Fiano di Avellino, vino elegante, di un giallo paglierino più o meno intenso.
Accanto, tuttavia, a tale produzione riconosciuta con la menzione di origine va data contezza di una massa critica di altrettante produzioni enologiche parimenti tipiche e qualitative: sono i vini da vitigni cosiddetti “minori”, ma che di minori hanno solo i quantitativi.
Si parla, ovviamente, di un inestimabile patrimonio ampelografico non di rado irripetibile per condizioni microclimatiche ed habitat. Ecco, il presente lavoro curato dall’Assessorato Agricoltura della Regione Campania (Stapa Cepica di Avellino), in collaborazione con il Museo delle Scienze Agrarie, vuole porre l’attenzione proprio su questi vitigni e vini: un patrimonio da difendere, rivalutare, riscoprire. E ciò, in perfetta sintonia con le politiche poste in essere, in armonia con la programmazione comunitaria prevista dal Psr 2007/2013, dall’Assessorato regionale all’Agricoltura che hanno come obiettivo strategico la tutela della biodiversità e la valorizzazione dell’ambiente.
L’auspicio è che questo volume possa essere foriero di ulteriori lavori e studi in tal senso per riscoprire ed apprezzare sempre di più l’offerta enologica di questa regione qualificata e a spiccata tipicità.
LA PUBBLICAZIONE: VITIGNI STORICI D’IRPINIA (pag. 106 in pdf – 3,57 mb)