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Mucche nei residence dell’altopiano. Albergatori e turisti: «Sono un rischio»

15.08.2013, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)

I capi di bestiame pascolano liberi ma disturbano le passeggiate. I residenti: servono maggiori controlli.

Più di un turista parla di una «piccola India circondata dai monti». Ma non c’è Bollywood sull’altopiano del Laceno. E nemmeno gli elefanti. Ci sono le vacche che vagano indisturbate fino alle abitazioni e all’ingresso delle attività, racconta chi vive e lavora nei pressi del monte Cervialto.

Salvatore Nigro, ristoratore, si sfoga: «Turismo e pastorizia devono convivere ma il troppo è troppo. Così si rischia di compromettere l’equilibrio che c’è sempre stato. Sarà anche folcloristico incontrare una mucca davanti all’ingresso dell’albergo – osserva – ma finire nella cacca degli animali lo è un po’ meno».

Sarcastico Aniello Preziuso, che gestisce il supermercato di un residence: «Più di una volta mi sono trovato le vacche nei pressi del negozio. Dovrò servire pure loro?». Sabato scorso, racconta invece la proprietaria di una villetta nei pressi dell’Hotel «La Lucciola », si è rischiato addirittura il peggio. «Mentre ero seduta davanti al cancello d’ingresso della mia abitazione sono stata letteralmente caricata da un toro. Fortunatamente sono riuscita a schivarlo – dice la donna – ma non ho potuto impedirgli l’ingresso nel giardino. Dopo poco sono arrivate delle mucche che si sono comportate allo stesso modo».

Il problema non sarebbe solo l’incolumità degli abitanti e dei turisti che passeggiano in bicicletta o a piedi. Molti, come lo stesso Salvatore Nigro, si lamentano anche dell’igiene generale. «Gli animali non devono stare a contatto con i cassonetti», denuncia. Turismo e pastorizia, una convivenza possibile? Entrambi i settori rappresentano l’oro di Bagnoli Irpino. «Basterebbe un po’ più di attenzione da parte di chi ha in custodia gli animali e da chi deve far rispettare le regole, il sindaco in testa, facendo pascolare gli animali in una recinzione sicura lontano dai centri abitati e dalle strade percorse, specialmente in questi giorni da bambini in bicicletta, mamme con le carrozzine ed anziani a piedi – propone un residente alle prese con una mucca che staziona davanti al portone di casa -. Ho sempre pensato che i miei figli avessero bisogno di latte fresco, ma non esageriamo».

Turismo sul Laceno: o si cambia o si perde la partita. Gli albergatori, come documentato in una recente inchiesta su «II Mattino», chiedono sostegno e strutture aggiuntive. In pratica non si campa di sola aria. Il turista è esigente: vuole passeggiare nel verde ma vivere anche di sera. La montagna, certo. Ma con una bella piscina la vacanza sarebbe migliore. E allora i fondi già stanziati per gli impianti sciistici, dodici milioni di euro, potrebbero non bastare. Si spera nelle Grotte del Caliendo, un’attrattiva di primo piano una volta completati i lavori. Tutto il contesto, secondo chi vive di turismo, andrebbe rivoluzionato.

Ma probabilmente, riflessione obbligata in tempi  di crisi, non si può sempre aspettare l’intervento pubblico. Tori e mucche a parte.

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15.08.2013, Il Corriere

Bagnoli, vacche e tori in libertà. Monta la protesta dei cittadini

Vacche e tori in liberta’ su lago Laceno a Bagnoli. Animali al pascolo che pero’ spesso arrivano nel centro abitato spaventando non poco le persone. “Sabato scorso – racconta la proprietaria di una villetta – mentre ero seduta davanti al cancello d’ingresso della mia abitazione, sono stata letteralmente caricata da un toro. Fortunatamente sono riuscita a schivarlo, ma non ho potuto impedirgli l’ingresso nel giardino. E dopo poco sono arrivate anche delle mucche”.

“Turismo e pastorizia devono convivere  dice un ristoratore della zona, Salvatore Nigro – ma il troppo e’ troppo. Così si rischia di compromettere l’equilibrio dell’intera comunita’. Sara’ anche folcloristico incontrare una mucca davanti all’ingresso dell’albergo o di un bar, ma finire nei loro escrementi lo e’ decisamente meno”.

Qualcun altro, come il gestore di un supermercato, Aniello Preziuso, preferisce scherzare: “quando li vedo arrivare mi domando: dovro’ servire anche loro?”. Ma il problema e’ serio soprattutto perche’ non sempre gli animali sono mansueti e a rischio c’e l’incolumita’ di abìtanti e turisti, adulti e bambini; che passeggiano in bicicletta o a piedi. E se per gli induisti le vacche sono sacre, a Bagnoli Irpino, spiegano commercianti e residenti, di sacro c’e’ il turismo. Durante tutto l’anno la zona attira migliaia di persone, d’estate per il fresco e per le escursioni in montagna e d’inverno per la stazione sciistica».

                                                                                                       

1 Commento »

  • Lucarchitec scrive:

    Addirittura Il Mattino….l amministrazione comunale dovrebbe vergognarsi e porre rimedio. Da maggio non si e vista ne sentita.

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