19.07.2013, L’approfondimento meteo (di Michele Gatta)

Questo articolo ha lo scopo di prospettare ai nostri lettori uno studio su alcune figure bariche che possono determinare il tempo per la terza decade del mese di luglio. Un lavoro portato avanti con la collaborazione dell’amico Davide Pastore (studioso di clima e meteorologia) di Saluggia in provincia di Vercelli, con il quale contiamo di portare avanti nel tempo, un lavoro che possa dare alla nostra rubrica meteo un arricchimento di carattere soprattutto scientifico.

L’approfondimento odierno si riferisce alla terza decade del mese di luglio.

Nei prossimi giorni dovremmo assistere ad una prima discesa del flusso zonale dal nord atlantico, questo movimento provocherà un deflusso dell’anticiclone Azzorriano che favorirà un’oscillazione a declinare dell’anticiclone africano che interesserà progressivamente l’intera penisola, ma con effetti più evidenti sulle due Isole maggiori e la parte più occidentale del centro-sud Italia. Questa manovra dovrebbe portare per qualche giorno un pò di caldo. Successivamente la rotazione dell’anticiclone Azzorriano permetterà allo stesso di spingersi verso nord portando il suo perno rotatorio a collocarsi tra la Gran Bretagna e la Scandinavia, con la prima discesa di correnti fresche da est in flusso anti zonale, con lo schiacciamento verso sud dell’oscillazione dell’anticiclone africano. Nel frattempo il flusso zonale nord atlantico inizia a consolidare il suo flusso a scendere a latitudini piu’ basse. Questa manovra barica è una delle novità in quanto è una manovra piu’ di struttura autunnale e invernale che della stagione in corso. Attenzione potrebbero essere questi i protagonisti della prossima stagione. Successivamente si inizieranno ad avere i primi abbassamenti del flusso zonale, ma appena cala la sua intensità ecco partire la spinta dell’anticiclone Azzorriano con una inclinazione che varia tra i 37° e i 49° verso Nord Est – Nord. Al seguito ci attendiamo la formazione dell’anticiclone scandinavo che da alcuni nostri calcoli diverrà uno dei principali protagonisti della prossima stagione autunnale – invernale, specie nella parte autunnale che va da metà ottobre fin verso Natale (successivamente subentrerà un altro protagonista ma ne parleremo in un’altra analisi)!

In conclusione la fase proseguirà con alternanze del flusso zonale ma con una variante di spinte iniziali in meridiana dell’anticiclone Azzorriano verso la Groenlandia e Islanda, con successivo aggancio comunicativo con l’anticiclone scandinavo che continua a stazionare in loco. Sul suo bordo orientale e meridionale scorrono e scendono correnti fresche orientali che in primo momento hanno un ingresso nel Mediterraneo da est.

Concludiamo l’analisi dicendo che iniziano ad esserci i primi segnali importanti che potrebbero, dai nostri calcoli, diventare i protagonisti sia della prossima stagione autunnale che di quella invernale.

Lo studio che vi abbiamo proposto, sebbene non rappresenta una previsione meteo, rileva i movimenti delle figure bariche su scala europea e dalle stesse ci permette d’ intuire cosa ci riserva il tempo nel medio-lungo termine.

Noi continueremo a emettere le previsioni meteo con il nostro “collaudato” sistema informativo, ma studiare e illustrare periodicamente i processi dell’emisfero boreale non può che agevolare una nostra sempre difficile previsione.