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Ora si può! … Rendere potabile l’acqua del Vavutonu!

16.07.2013, Articolo di Pasquale Sturchio (da “Fuori dalla Rete” – Giugno 2013, Anno VII, n.3)

I risultati dello scrutinio elezioni amministrative del 26-27 maggio 2013 hanno decretato la “sconfitta” dell’ex-sindaco avv. Aniello Chieffo e la “vittoria” dell’attuale primo cittadino dott. Filippo Nigro. La lista n. 2  “Per un nuovo inizio” è risultata vincente grazie ai 1181 cittadini che l’hanno votata contro i 1051 voti ottenuti dalla lista n. 1 “Insieme per il futuro”.

(1181-1051= 130) solamente 130 voti su 2332 votanti hanno determinato il “cambio” al Gabinetto del Sindaco dell’ex Monastero di via Roma e negli scranni del consiglio comunale dell’ex Tempio del Sacro Cuore di Gesù (chiesetta di Santa Caterina all’interno dello stesso ex-monastero).

Secondo la legge elettorale attualmente in vigore (Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 votanti) vince chi realizza il 50% + 1 dei voti validi espressi dagli elettori quindi 130 voti in più potrebbero sembrare tanti… in realtà alla luce della “corazzata” costituita dalla lista n. 2 (qualcuno per denigrarla l’ha definita armata brancaleone!) e, soprattutto alla luce delle aspettative suscitate nei primi due anni dell’ex-amministrazione i voti di scarto avrebbero dovuto essere almeno 250-300!!!

In realtà il Paese è spaccato esattamente in due…. Tenendo presente gli elettori che hanno preferito “restare a casa” (per non “scartare fruscio e prendere primera!”) e soprattutto, non dimenticando i “99” (novantanove) elettori che hanno votato scheda bianca o scheda nulla!!!

Per quanto concerne le “preferenze” ci piace sottolineare la “performance” 254 voti  dell’attuale vice-sindaco Maria Vivolo (personalmente pronosticavo il doppio!!) e la “buona” affermazione dei candidati giovani non-eletti (Alejandro Di Giovanni, Giulio Tammaro, Angiolina Di Capua, Domenica Prezioso) che, come afferma il Vangelo “… gli ultimi saranno i primi” (aggiungo: alle prossime elezioni amministrative!).

Fatta questa premessa (non molto razionale né esaustiva) vengo al nocciolo di questo mio intervento.

Al neo-promosso sindaco dott. Filippo Nigro vorrei assegnare (deformazione professionale!) un compitino per le “vacanze estive!”

“Rendere potabile l’acqua della fontana Vavutonu!”

Uno dei siti più caratteristici del centro storico di Bagnoli è senza dubbio “la fontana del Vavutonu” posta alla base della torre dell’orologio, un angolo di via Garibaldi e via Carpine.

La parola “Vavutonu” deriva dal dialetto bagnolese “vavutu” che significa “recipiente per abbeverare” da cui “vavutonu” grande abbeveratoio.

Trattasi di tre “canniddi” sormontati dalle insegne di tre famiglie “nobili”: Orsini, Caracciolo, Cavaniglia e di un grosso “canniddo” sormontato da un carpine ultrasecolare!!! Che affonda le sue radici nelle fondamenta dell’antica fortezza costruita per difendere al sorgente…

Questo carpine incastonato nel muro della torre dell’orologio è il “soggetto” di pittori e fotografi… ma quelle targhette “acqua non potabile” sono un vero e proprio pugno  nello stomaco per il turista, il visitatore, il forestiero … intelligente!

N.B. Il “compitino” deve essere consegnato entro l’inizio del prossimo (anno scolastico) mandato amministrativo!!! Grazie Sindaco e auguri… a Bagnoli!

                                                                                                       

3 Commenti »

  • Peppe Caputo scrive:

    Mi sento in dovere di intervenire a commento dell’articolo del Prof. Pasquale Sturchio, in quanto quelle targhe con la dicitura “ACQUA NON POTABILE” sono state affisse su mia disposizione.

    Credo che l’Amministrazione (“non c’è problema” “ora si può”) non potrà facilmente esaudire il “compitino” datogli dal Professore, semplicemente perché la legge nazionale impone la clorizzazione delle acque potabili.

    Per poter soddisfare la richiesta del professore Sturchio devono prima portare l’acqua della sorgente nel serbatoio in località difesa, immettere il cloro e riportarla a “lu vavutonu” nei tre “canniddi”.

    Tutto questo procedimento è oggi, per usare un eufemismo, di difficile realizzazione, visto che la sorgente nasce nella zona di vigna dei monaci, zona da anni edificata e dotata di una rete fognaria che potrebbe inquinare (con una rottura accidentale) l’acqua.

    Purtroppo caro professore ai tempi degli Orsini, Caracciolo e Cavaniglia “SI POTEVA!! “ORA NON SI PUÒ”!!

    Quelle targhe saranno anche un pugno nello stomaco, ma hanno protetto la salute dei bagnolesi, del turista, del forestiero … intelligente.

    Saluti Peppe Caputo.

  • Lucarchitec scrive:

    Con tutto il bene, questo comune ha problemi enormi, che la fontana in città abbia l’acqua non potabile, non credo sia una priorità.
    Ci sono tutte le altre bellissime fontane sparse sul territorio comunale che l’acqua addirittura non ce l’hanno proprio.

  • nigro.simone scrive:

    decisamente una priorità per risollevare le sorti del nostro comune!

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