14.07.2013, di Giovanni Nigro (Il Corriere)

Parte il lavoro del sindaco Nigro che dalle urne elettorali passa al primo vero consiglio comunale. Dopo essersi insediato il dott. Nigro ha espresso una forte gratitudine per i suoi collaboratori che hanno ricevuto gli incarichi con grande entusiasmo. Il consiglio comunale rende visibile ai cittadini bagnolesi il nuovo organo di giunta presente. Gli argomenti non sono poco importanti.

Dalle approvazioni di alcuni verbali precedenti si passa subite ai temi principali: la questione dell” “Unione dei Comuni”. Il primo cittadino chiede di votare per la revoca, subito eseguibile, della richiesta da parte di Bagnoli Irpino a questa unione che comporta una sorta di “sodalizio” con altri comuni, in modo di non sprecare i soldi pubblici in tempo di crisi. La revoca viene approvata con solo i consiglieri di minoranza contrari.

Bagnoli però aveva detto sì a questa unione con la passata amministrazione, rispettando i tempi e le procedure della “spending review”, per dirla all’inglese. Una revisione della spesa pubblica accettata dai paesi europei in toto. L’avv. Chieffo da sindaco aveva fatto di tutto per portare fino in fondo l’ “Unione dei Comuni”, che rilasciava con il comune di Montemarano ed altri paesi ancora non aderenti una buona condotta politica e sociale. Una condotta unitaria per il bene dell’Irpinia.

Al momento della interrogazione in consiglio l’ex primo cittadino chiede il perché della revoca. «Così facendo stiamo tornando nell’oblio -dice Chieffo- ed è un invito a buttare un anno di lavoro che i nostri impiegati comunali hanno eseguito per fare questa Unione». La risposta alla interrogazione la dà il primo cittadino Nigro dicendo: «Noi abbiamo il diritto di rivedere alcune azioni fatte dalla precedente ammmistrazione e quindi vogliamo essere sicuri di quello che facciamo», una sostanziale scelta di abbandono delle vecchie azioni sia buone che siano. «Ci sono arrivate altre proposte da parte della Comunità Montana Terminio Cervialto -continua Nigro- che ci assicura una centrale per decidere gli eventuali appalti».

L’Unione dei comuni per adesso quindi non trova più un terreno fertile come nella vecchia amministrazione e si cercherà almeno fino a fine anno di trovare una eventuale situazione che potrà risollevare lo spreco pubblico bagnolese.