Laceno – Comunicato dell’Amministrazione Comunale
Bagnoli Irpino, 23 agosto 2010
L’Amministrazione Comunale con la presente comunicazione informa la cittadinanza, e quanti da qualche tempo stanno discutendo di Hotel al Lago, situazione del Lago Laceno, Cappella del SS. Salvatore e via dicendo, che nel 2008 è stato presentato alla Regione un Piano di Fattibilità relativo ad interventi da fare sull’Altopiano Laceno e che da luglio scorso si stanno verificando le condizioni per realizzare alcuni di questi progetti che sono fondamentali per il potenziamento del turismo del Laceno.
Precisiamo che per due di essi (Hotel al Lago e Lago) ci sono al momento solo delle ipotesi progettuali ma prossimamente (settembre-ottobre) avremo modo di avere delle ipotesi definitive da discutere con la cittadinanza.
- Hotel al Lago: La progettazione crediamo dovrebbe chiudere definitivamente un’epoca, quella dell’abbandono dell’area. L’hotel va rifatto recuperando parte del nuovo (solarium degli anni 60 e struttura del ricovero) e tutta la parte vecchia (cappella); l’intervento sarà fatto ricorrendo a diverse disponibilità finanziarie (fondi privati, regionali, del Comune).
Abbiamo inviato le riflessioni e le osservazioni della cittadinanza agli architetti che stanno seguendo la cosa, ma ci sembra veramente strano quanto dice Lucarchitect (?) che vorrebbe togliere tutto in nome di una cancellazione del passato che l’hotel e la cappella non meritano (anche perché quest’ultima sembra quasi intatta); altrettante perplessità solleva la tesi che si ritorni alla sola cappella visto che l’hotel è, oramai, parte integrante del luogo da più di 50 anni (entrambe le soluzioni non sarebbero accettate dalla Sovrintendenza ma nemmeno dalla cittadinanza);
- Lago: gli esperti dicono che si trova in una posizione poco felice ovvero nell’area più fragile dell’altopiano; l’intervento dovrebbe risagomare l’area del lago ampliandola verso sud-est (verso il Casone) dove lo spessore del terreno della piana è maggiore e allo stesso tempo isolare con il terreno recuperato l’area a contatto con le montagne alle sue spalle (Teatro, Fosse della Neve, Ponte Scaffa); tutta l’area al di sotto della strada, dal Hotel a Ponte Scaffa, verrebbe chiusa e parzialmente rinaturalizzata con piante (ontani di ripa, salici, cannuccia, pioppi, ecc.) adatte all’ambiente montano e all’isolamento per l’insediamento di specie avicole (germano, airone, ecc.). L’intervento avrebbe la funzione di ampliare il lago, stabilizzarlo, risanarlo e renderlo fruibile per attività di sosta, ristoro e di birdwatching. Le barche potrebbero diventare un simpatico corollario al tutto;
- Aree pic-nic: abbiamo già avuto modo di parlarne; con il PIRAP (PSR Campania) sono stati presentati 2 progetti che devono solo essere formalmente approvati, uno di questi riguarda l’area pic-nic del lago, che sarà strutturata in modo decente e confacente al posto. Dall’area pic-nic partirà un percorso per la “Grotta di San Guglielmo” la cui sistemazione è demandata a un progetto della Curia.
Tutto questo per informare che sulle problematiche sollevate si sta lavorando da tempo e che le osservazioni dei cittadini hanno la dovuta importanza.
Per l’Hotel al Lago e per il Lago stesso quando ci sarà la certezza di poter accedere ai finanziamenti regionali ci sarà anche la presentazione formale del progetto, ma, come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni, tra questa e l’approvazione definitiva se ne passa minimo un anno (vedi la Cappella rupestre di San Pantaleone, presentata nel settembre 2009, il cui decreto di finanziamento è arrivato la settimana scorsa).
Chiediamo, per questo, a quanti hanno memoria della situazione del Lago ante II° guerra mondiale di aiutarci a recuperare materiale (foto e/o scritti), inviandoli al sito del Comune, per consentire di ricostruire la presenza della vegetazione e dell’avifauna perché riteniamo che la piana abbia subito successivamente notevoli stravolgimenti, a seguito delle coltivazioni di canapa e di patate realizzate durante la guerra e nell’immediato dopoguerra.
A quanti ritengono che Bagnoli non sia pronto per il turismo ambientale ribadiamo quanto già detto in precedenza: il turismo ambientale, per Bagnoli, non è più una scelta ma un passaggio obbligato, una necessità e questo per più motivi:
- Siamo, assieme ad Acerno e Montella, tra i maggiori “azionisti” del Parco Regionale dei Monti Picentini, con tutte le opportunità e obblighi che ciò comporta;
- Siamo per la quasi totalità del territorio comunale (circa il 90%) in area SIC e ZPS ovvero di protezione integrale europea e anche se venisse meno il Parco Regionale dovremmo far cadere l’Europa Unita per poterci liberare dei vincoli di protezione definiti per queste aree;
- Siamo, nonostante l’immondizia delle giornate ecologiche, un’area a fortissima valenza ambientale che conserva endemismi rari (salamandra pezzata, santuario della coccinella settepuntata, ecc.) che deve solo investire e potenziare questo suo aspetto di naturalità facendo scelte precise sia di tipo territoriale, sia di tipo turistico;
- Siamo l’unico riferimento turistico serio della montagna interna della Campania, quasi baricentrico rispetto a Napoli-Bari-Potenza, con un bacino di utenza che interessa qualche milione di persone;
- Siamo un’area dove non si può più improvvisare né sull’ambiente né sul turismo e dovremmo muoverci unitamente nei confronti della Regione Campania per sbloccare il finanziamento dei 12 milioni che ci consentirebbero di fare il salto di qualità.
Ecco perché serve che la cittadinanza partecipi, perché ne va del nostro futuro.
Di converso siamo un Comune che:
- Deve chiedere al Parco, che in tutti questi anni non ha provveduto, di realizzare il Piano del Parco e di farlo quanto prima (la misura 1.8 del FESR dedicata ai parchi, con una disponibilità di diverse centinaia di milioni di euro, non è accessibile perché tutti i Parchi Regionali ne sono privi);
- Deve fare in modo che gli Usi Civici intanto siano interpretati per come li hanno voluti i nostri antenati, ovvero un giusto equilibrio tra tanti interessi, per diventare, come richiesto nel bell’articolo di Fuori della Rete – Agosto 2010, qualcosa di moderno ovvero adatto alle esigenze del nostro tempo; ben venga, pertanto, una pubblica riflessione sugli usi civici senza, però, lasciare soli e con il cerino in mano quelli che stanno ponendo un problema di legalità territoriale (vedi annervatura del castagneto comunale);
- Deve chiudere le strade sterrate, tranne a chi lo fa per lavoro (allevatori, boscaioli, ecc.), per evitare che ci vadano i quad o che ci si arrivi con le auto (tranne nei periodi consentiti dal legnatico);
- Deve credere nel turismo ambientale facendo piccoli passi e scelte in questa direzione (la giornata ecologica, l’educazione ambientale nelle scuole, il censimento degli uccelli, il rispetto dei rospi del lago o dei piccoli mammiferi, le casette per incrementare la presenza degli uccelli e dei pipistrelli, i cartelloni in legno, gli attraversamenti per gli animali, l’area protetta intorno al lago, il recupero dei rifiuti e degli oli, l’abolizione delle buste di plastica e chi vuole sbizzarrirsi faccia le sue proposte);
- Deve avere hotel e ristoranti che siano capaci di offrire un buon servizio applicando dei disciplinari di comportamento e di tutela nei riguardi del visitatore e dell’ambientale.
Ci sarebbero tante altre cose ma risolvere parte di queste sarebbe già molto importante.
P.S.: ci farebbe molto piacere che gli autori dei commenti si presentassero con nome e cognome e non nascosti dietro sigle, sarebbe molto più facile dialogare e rispondere.
Da fastidio vedere che alle giuste osservazioni (e richieste) del sig. Bernardo, il sig. Asso (che evidentemente non ha il coraggio di presentarsi) possa aggiungere una nota molto stonata quale “….evidentemente alcune cose non si possono scrivere o dire perchè danno fastidio, oggi”.
L’Amministrazione Comunale non ha nulla da nascondere ed è disponibile a discutere di qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, nei modi e nelle forme più congeniale agli interlocutori (pubblici dibattiti, interpellazioni scritte, articoli).
Grazie!
L’Amministrazione Comunale
Mi fa piacere che i miei commenti vengono letti. Mi sa che mi sono spiegato male. Io parlavo di non ricostruire un falso storico, che l’hotel potrebbe creare: conservare quello che già c’è ma abbattere le parti che strutturalmente potrebbero essere a rischio (come infatti avete detto anche voi) o che occulterebbero la cappella antica, a cui io do un grandissimo valore. Comunque mi fa piacere davvero questo scambio di idee. Complimenti per il sito e per il costante aggiornamento.
Dopo aver scritto l’articolo “Questione di proporzione …”, “Una storia cancellata” e “Riportiamo le barche al Lago Laceno e la Cappella sul poggio” ho provato una profonda commozione leggendo l’articolo dell’amministrazione comunale pubblicato sul sito del circolo.
Accolgo con soddisfazione e speranza il segnale dato perchè così ha dimostrato di essere sensibile alle osservazioni che gli sono arrivate dai cittadini tramite il circolo.
Mi fa anche piacere vedere questo spirito collaborativo perchè lo ritengo essenziale per lo sviluppo di Bagnoli. Possa essere l’inizio di una lunga serie.
Colgo l’occasione per ringraziare Lucarchitec per il sotegno morale datomi in occasione della pubblicazione delle mie osservazioni. Però gli devo far notare che nell’attuale Albergo al Lago rimane, anche se coperta, almeno il 60% della parte storica della famosa cappella sul poggio e addirittura si possono riscoprire anche i vecchi affreschi di Michele Lenzi e Martelli. Questo tesoro potrebbe essere tirato fuori e ridato al pubblico.
Concludo ringraziando di cuore il dott. Mimmo Nigro, il motore del circolo, per la instancabile disponibilità (24 ore su 24) e la genuina passione dimostrata sino ad ora e un grazie anche all’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata.
Cordiali saluti Domenico Bernardo