Passato il santo è finita la festa
02.07.2013, Articolo di Giovanni Nigro (da “Fuori dalla Rete” – Giugno 2013, Anno VII, n.3)
C’è chi dice …
… che passato il santo è finita la festa. Il santo è passato, siccome le amministrative bagnolesi hanno scelto il nuovo sindaco. In questa campagna elettorale, dalla presentazione delle liste alla proclamazione ufficiale, il via vai di gente in piazza ha destato qualche sospetto. Non si poteva camminare durante i comizi e non si poteva nemmeno parlare.
Protagonisti assoluti della campagna elettorale però sono stati i giovani, quelli che fino al giorno prima avevano riversato in piazza le loro lamentele, i loro dissapori sulla politica che era tutta un magna magna. Quella politica che faceva ai giovani un brutto effetto, né caldo né freddo. Si era arrivati a dire che “tanto a me non mi danno niente”, come se fosse un lavoro in un paese come Bagnoli. Lo strano pensiero umano e giovanile a volte stupisce e cambia radicalmente. I discorsi iniziavano a diventare seri e futuristici, non c’era più il giovane che si alimentava di chiacchiere calcistiche o altro. Si era arrivati alla grande e ricercata “sensibilizzazione” che in altre parti ha portato dei frutti ed ha forse cambiato il modo di fare politica.
Purtroppo la storia non ha un lieto fine. Il giovane è ritornato a sedersi lì dove era qualche mese fa ed ha ritrovato le vecchie abitudini, che si sa non muoiono facilmente. La politica viene concepita, soprattutto dai giovani, in un paesino con poco più di 3000 anime, come una moda del momento che se non ne parli ti potrebbero anche dire “che sei uscito a fare”. Però negli altri anni e negli altri mesi se ne parli sei un mentecatto uno che pensa solo a cose che non portano frutti; senza pensare che forse qualcuno crede nei cambiamenti e nelle proprie idee, di destra o di sinistra che siano. Si perché le amministrative non portano un solo partito avanti, ma tante sfumature di grigio, verrebbe da dire.
Non ci sono i pellerossa contro gli americani, non ci sono nemmeno i bianchi contro i neri e nemmeno gli angeli contro i diavoli. Sono persone che hanno deciso di appoggiare una lista che per: parentele o altro hanno votato. L’opinione quindi si sposta e cambia a seconda di determinati fattori, onesti oppure no . C’è stato però anche chi ha abbandonato le vecchie abitudini per buttarsi in altri miscugli che di certo non avrebbe mai pensato negli anni passati.
Ma gli ideali dove sono? Chi si fa carico dei propri ideali dovrebbe sottoscriverli non buttarli nel cesso alle prime difficoltà. A Bagnoli Irpino, quindi, il momento o la moda politica passa ogni 5 anni, porta con se vincitori e vinti, cerca di imparare la lezione, ma rimane sostanzialmente una lezione di quelle noiose di matematica o di filosofia. Una lezione che a pensarci bene è pure inutile perché si protrarrà nei secoli dei secoli.
Ritornando ai giovani, sarebbe bello non smettere di combattere come in campagna elettorale, senza però scendere a compromessi e litigi che sono il modo della vecchia politica. La vecchia politica che se non vuole annoiare, facendo una lezione, deve far brillare gli occhi e non far venire il volta stomaco. Purtroppo c’è una posta in gioco alta, non si può rinunciare alle chiacchiere di piazza altrimenti la noia potrebbe fare emigrare metà paese. Sarebbe molto meglio rimanere giovani che imparano o alunni chiacchieroni?