Chi vede e chi non vede …
di Domenico Bernardo
(Articolo tratto da “Fuori dalla rete”, agosto 2010 – Pubblicato sul sito di “Palazzo Tenta 39″ di Bagnoli Irpino il 18.08.2010)
Desidero fare una segnalazione che mi pare degna di nota e, soprattutto, di un intervento tempestivo. Da anni giro per il Laceno notando situazioni di degrado potenzialmente pericolose per l’incolumità fisica dei cittadini bagnolesi e dei turisti. Ho sempre avuto la speranza che chi di competenza vi ponesse rimedio. Purtroppo non è stato cosi. Allora ho deciso di andare oltre il semplice guardare. Ho fatto alcune foto che illustrano una di queste situazioni a rischio.
Che ne dite cari lettori? Necessita qualche commento …?
Faccio notare che il luogo che si vede nelle foto si trova a pochissimi metri dall’albergo “La Lucciola”. A circa 6 mt dal ciglio della strada.
Quella che si vede è una situazione che è rimasta immutata da oltre vent’anni. Non riesco a concepire come si possa far passare tanti anni senza muovere un solo dito!! Nessuno ha notato questo scenario così pericoloso? Aspettiamo che ci scappi il morto prima di intervenire??!!
Per far capire ancora una volta la triste situazione in cui versa il Laceno riporto quello che mi è capitato il giorno che ho scattato queste foto. Ebbene in quel luogo c’era un gruppo di turisti che mi ha chiesto indicazioni stradali per Calabritto. Dopo aver dato loro le indicazioni ho chiesto cosa ne pensavano della situazione del Laceno. Poco sorpreso mi sono sentito dire le seguenti parole: “Veniamo qui da tanti anni. Non è cambiato nulla. Verrà a finire che un giorno non ci verremo più”.
Espressioni di questo tipo sono state pronunciate già da molti altri turisti.
Vorrei concludere dicendo che questa volta non è stato solo l’amore per il nostro paese a spingermi ad agire. È stata anche la mia coscienza di cittadino. Il senso del dovere. Inoltre vorrei chiarire che è utile non solo parlare delle bellezze paesaggistiche del Laceno ma anche delle cose brutte. Delle cose che non funzionano. Del degrado che tutti noi vediamo. Non perché si vuole essere pessimisti e catastrofisti ma perché solo cosi si può migliorare. Questo è il mio personale convincimento che spero sia condiviso da altri bagnolesi. A tal proposito invito altri cittadini ad esprimere le loro considerazioni su questo argomento.
Spero che qualcuno raccolga questa segnalazione e in tempi brevi ne segua un intervento.
Colgo, ancora una volta, l’occasione per rinnovare i miei più sinceri saluti al circolo culturale “Palazzotenta39”.
Lettera aperta al Circolo “PalazzoTenta39” , di Domenico Bernardo
Caro Presidente e cari soci del circolo presenti in piazza il giorno 14/08/2010, durante la distribuzione del giornalino “FUORI DALLA RETE”, vi scrivo in merito all’osservazione fatta all’articolo “CHI VEDE E CHI NON VEDE …” firmato dal sottoscritto. Per chiarezza dell’argomento e per cortesia verso i cari lettori faccio presente che l’articolo in oggetto è fruibile anche sul sito del circolo palazzotenta39. Mi riferisco all’affermazione fatta dall’assessore ai lavori pubblici del comune di Bagnoli Irpino. Lo rammento per farlo conoscere anche ai lettori. Dopo aver aperto il giornalino mi ha detto: “Ti viene in mente adesso, dopo vent’anni?!”. L’osservazione, e anche, il tono utilizzato mi ha mortificato e per questo motivo ho deciso di scrivere questa lettera. Mi sono sentito attaccato senza giusto motivo. Mi è parso doveroso rendere la cosa pubblica e dare alcune spiegazioni.
In prima battuta rispondo all’assesore e gli faccio notare che il sottoscritto ha già parlato, in passato, diverse volte di queste cose in forma orale, in piazza, pubblicamente. Ora, grazie al circolo culturale ho avuto la possibilità di scrivere e di fotografare la situazione di quello che in passato ho potuto solo dire oralmente.
Inoltre vorrei evidenziare che per me scrivere questo articolo è sembrato fare cosa utile all’amministrazione e a tutta la cittadinanza. In altre realtà avrei potuto anche ricevere un apprezzamento. Lungi da me aspirare a queste cose. Nemmeno, però, mi sarei aspettato una reazione di questo tipo e proprio da parte di un’esponente della pubbica amministrazione.
Evidentemente la mia segnalazione è stata recepita come una critica, come un pretesto tirato fuori per attaccare l’amministrazione comunale. Allora trovo utile ribadire che il mio articolo ha solo ed esclusivamente uno scopo nobile e cioè quello di tutelare l’incolumità fisica delle persone. Inoltre faccio notare che ho già sottolineato, nell’articolo, che la situazione di pericolo persite da più di vent’anni. Questa affermazione è la prova che non intendo attribuire all’attuale amministrazione nessuna colpa.
Per concludere desidero soltanto che l’accaduto venga fatto oggetto di dibattito pubblico nella prima assemblea del circolo. Lo scopo dovrebbe essere quello di chiarire il rapporto tra cittadini e amministrazione al fine di migliorarlo.
Cordiali saluti.