Campionato di 3a categoria: ASD Cione Grazia – Castelvetere 1 – 2
13.05.2013, Note sportive (di Giulio M Tammaro, dalla pagina facebook asdcionegrazia)
Prima pesante sconfitta in campionato per il Cione Grazia, che nello scontro al vertice col Castelvetere subisce il primo stop stagionale con annessa lezione di calcio, uscendo sconfitto dal terreno di casa per 2 a 1.
Il credito nei confronti della buona sorte è ancora alto, ma qualcosa prima o poi si doveva cominciare a restituire…troppe volte aggrappati al disegno benigno del fato, troppe volte cullati in tal modo da perdere il contatto con la realtà, questa volta il destino è beffardo e nemmeno la buona volontà è capace di annientarlo. Niente di grave ai fini della classifica, primi si era primi si rimane, ancora proprietari della titolarità dell’esito di questo campionato, con il Morra che crolla ancora e rimane con una partita in più a -3, il Sant’Andrea che tra ricorsi e controricorsi è ancora lì a solo 1 punto, e proprio il Castelvetere che pur con una partita in più aggancia il Cione Grazia in vetta alla classifica con egual valore negli scontri diretti ma attualmente con una miglior differenza reti. Se qualche strascico questa partita si porta con sé non è certo nei numeri e nella sostanza, quanto nella testa e nel gioco. Gioco che per la verità latita, a differenza degli avversari che nei momenti di maggior intensità esprimono un eccellente dote di palleggio e verticalizzazioni che si trasformano in pugni nello stomaco per il Cione Grazia, sempre pericoloso sì, ma senza una vera logica, frutto più della frustrazione del risultato, della caparbietà dei suoi singoli, della voglia di non gettare al vento il lavoro di un intero anno. Però qualcosa manca, e bisogna porvi rimedio prima delle battaglie di Calabritto e col Sant’Andrea, ormai con 4 squadre che viaggiano a braccetto nemmeno un pareggio è più da contemplare, o si vince e si fa la storia o si archivia tutto come un dolce sogno soltanto sfiorato con le dita.
Che la giornata abbia contorni oscuri si evince già dai primi minuti, col Castelvetere padrone del gioco attraverso un possesso palla esasperato quanto fruttuoso e lieto da osservare, il Cione Grazia rannicchiato a far leva sul suo reparto migliore, quella difesa che invece all’8’ si fa piegare inesorabilmente quando da una veloce triangolazione Rizzo aggira i centrali e in diagonale chiama all’intervento Nigro Giandomenico, palla che finisce sui piedi di Petruzzi che tutto solo altro non deve se non appoggiare in rete, 1 a 0 e primi cattivi presagi. Il Cione Grazia è imbambolato, ma trova la forza di reagire al 13’ dove sul lungo lancio di Santoriello Danilo una felice intuizione di Dell’Angelo mette nelle condizioni Vivolo di sparare al volo, palla che scheggia la traversa. Ancora pericolosi i padroni di casa con un colpo di testa del capitano Santoriello Danilo, alto, con il Castelvetere che ancora padrone del gioco comincia ad arretrare, la rabbia del Cione Grazia è nel tiro di Gatta deviato di mani da un difensore: è lo stesso Gatta Yvan che si incarica della battuta, bassa alla sinistra di Bello che respinge, ancora sulla testa di Gatta che mette incredibilmente fuori a porta sguarnita. Qui l’andamento della gara è già scritto, i fantasmi della prima sconfitta aleggiano sempre più pressanti. Pressante è anche il Castelvetere, che se non è troppo concreto è comunque padrone del campo, davvero bravi a verticalizzare o a far girare palla a seconda dei casi, il Cione Grazia è ancora vivo e lo dimostra nelle varie azioni di rimessa come al 24’: filtrante di Nigro Carmine per Dell’Angelo, cross perfetto per Vivolo che in area trova il tempo per lo stop e il tiro, ancora Bello in versione super a salvare, ben assistito dai suoi compagni che fermano il successivo incedere della palla a porta vuota. In successione ancora Vivolo, questa volta temporeggia per Branca, rientro e tiro debole, successivo batti-ribatti in area sul tiro di Dell’Angelo, raccoglie Di Mauro ma la sua botta di sinistro è centrale. Al 32’ l’aria pesante comincia ad alzarsi: angolo di Branca, nessuno colpisce ma la palla rimane in area, si crea una sorta di flipper dove Nigro Giuseppe è il più lesto a raccogliere e battere a rete, tocca Bello ma il tiro è quello buono, 1 a 1 e grande gioia dopo i primi, nefasti minuti. Ora il Castelvetere arretra, comincia a pagare lo sforzo della prima mezz’ora, comincia la confusione con la palla lanciata senza troppi complimenti da una parte e dall’altra, prima della chiusura di tempo ci prova ancora Dell’Angelo dopo un tiro ribattuto di Branca, il suo tiro al volo è forte ma centrale e Bello se la cava mandando fuori.
Seconda frazione che ricomincia con il Castelvetere di nuovo ad armeggiare col possesso palla, il Cione Grazia arretra quasi fosse una consuetudine ma sull’unica situazione di sbilanciamento Vena Michele vola letteralmente indisturbato sulla sinistra, appoggio per Meriano che incredibilmente da solo calcia alto. Poca concretezza da entrambe le parti, comincia a scarseggiare la ragione, al Cione Grazia potrebbe anche andar bene il pareggio, al Castelvetere no ma in questo frangente la gara è equilibrata. L’equilibrio è rotto al 26’ e nasce da un angolo ribattuto, si avventa Rizzo con un destro maligno e così angolato da essere imprendibile per Nigro Giandomenico. Esplode la festa del Castelvetere e dei suoi sostenitori, esplodono gli animi esasperati sugli spalti e qualche tafferuglio, il direttore di gara sospende la partita fino al rientro nei ranghi, ancora tanti minuti ma davvero poca concretezza, il Cione Grazia si affida alla disperazione, impreca la buona sorte, viaggia di nervosismo e mai di ragione, la palla è scaraventata continuamente da una parte e dall’altra, il Castelvetere agisce in contropiede ma ormai non ha più efficacia, dei nuovi entrati il solo Celli prova a scuotere gli animi, troppo poco, soprattutto contro una signora squadra, il tempo scorre inesorabile e dallo splendido sole d’inizio gara si passa alle nuvole scure, pesanti, minacciose del triplice fischio, la gioia del Castelvetere per il primato conquistato, la disperazione del Cione Grazia che mai aveva masticato amaro in questa stagione, ma a volte non tutti i mali vengono per nuocere, e se questo è valido anche per il gruppo di Mr.Grieco bisognerà fare tesoro degli errori commessi e non replicarli nelle ultime rimanenti 4 gare, il confine tra trionfo e tonfo in questo momento è labile, niente è compromesso e il morale deve rimanere alto, guardarsi indietro e vedere cosa si è costruito insieme alla ad un grosso mea culpa è l’esercizio migliore per infondersi fiducia, è tutto nelle mani di questi ragazzi, a patto di crescere dopo questa debacle e mostrarsi più forti di prima.
A.S.D. Cione Grazia: Nigro Giandomenico, Nicastro Antonio, Nigro Giuseppe (41’s.t. Cieri Bartolomeo), Di Mauro Ernesto (15’s.t. Celli Roberto), Gatta Yvan (34’s.t. Meloro Aniello), Santoriello Danilo, Dall’Angelo Dario (13’s.t. Nicastro Fabrizio), Santoriello Andrea, Branca Gerardo, Nigro Carmine, Vivolo Vincenzo (30’s.t. Labbiento Rocco). A disp: Di Capua Salvatore, Di Capua Giuseppe. All. Grieco Vincenzo
Castelvetere: Bello, Fede, Vena A., Vena M. (10’s.t. Follo R.), Matteis, D’Asaro, Follo S., Rizzo (40’s.t. Coscia), Petruzzi (90’s.t. Vena L.), Meriano (30’s.t. Trodella), Vena M. (25’s.t. Leggiero). A disp: Picariello, Bocchino. All: Limone Raffaele
Ammoniti: Branca, Santoriello Andrea Espulsi: –
Reti : 8’p.t. Petruzzi, 32’p.t. Nigro Giuseppe, 26’s.t. Rizzo
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