Bagnoli Irpino, rischio papocchi politici
07.04.2013, Ottopagine (di Alessandro Calabrese)
Aspettando Chieffo e Ventura, in paese si mescolano le carte.
Nell’ultima riunione del coordinamento provinciale la questione, seppure a margine rispetto al caso Avellino, è stata trattata e chiarita, almeno in linea di principio, in modo piuttosto strutturato e articolato. In pratica, il Pdl ha detto che sui comuni irpini al voto la prima scelta resta certamente quella dell’alleanza di area politica, e quindi, per intenderci, con l’Udc. Ma in subordine, se non ci sono le condizioni per un’intesa considerata naturale in Irpinia e in Campania, ci si aggregherà in base alla condivisione dei punti programmatici.
In quest’ottica, perciò, andranno analizzate le singole situazioni, vagliandole caso per caso.Un input questo che non riguarda solo il Popolo delle LIbertà ma tutti i soggetti politici che siederanno ai tavoli di trattativa locali.
Delineato il quadro, ecco che ci si potrebbe trovare di fronte a connubi tra pezzi di centrodestra e centrosinistra che perseguano l’obiettivo di formare liste miste. Di facciata civiche ma nella realtà composte da personaggi ed esponenti dei partiti locali, anche molti distanti tra loro.
Dunque, nella sostanza, si verrebbero a configurare papocchi politici senza un’anima precisa. Un mix micidiale per costituire coalizioni improbabili, il che spiegherebbe l’aumento esponenziale dei Comuni commissariati.
Per questi motivi, in base alle direttive del Pdl irpino ricalcate anche dalle altre segreterie di partito, in alcuni centri dove si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali, potrebbero formarsi schieramenti composti da Pd, Pdl, Udc, Sel e così via. Tutti insieme in ossequio ai cosiddetti accordi di scopo, che nulla hanno a che vedere con programmi e ideologie.
Tra i paesi dove questo scenario potrebbe materializzarsi c’è anche Bagnoli Irpino. Qui i principali partiti in ordine agli iscritti, Democratici e Unione di Centro, stentano a trovare un’intesa con le forze alleate e, quindi, insieme alle composizioni degli schieramenti e alla presentazione ufficiale delle lsite, ci si potrebbe trovare davanti anche a candidati a sindaco del tutto inattesi. La cui opzione, cioè, deriverebbe dal sistema innescato dai nuovi patti elettorali.
Questo il motivo principale che spesso porta i circoli dei partiti locali a seguire logiche diverse dalle strategie dettate dalle segreterie provinciali. Magari con l’inserimento di quote afferenti a movimenti civici e associazioni socio-culturali.
In attesa di una maggiore chiarezza, agli elettori non resta che aspettare. Del resto i protagonisti annunciati di questa sfida elettorale, il sindaco Aniello Chieffo e il capogruppo di opposizione Carmelo Ventura, in questi giorni dovranno per forza di cose venire allo scoperto.