Esodo di Pasqua: a Laceno trenta per cento in meno di turisti
31.03.2013, Il Mattino
Crisi economica e maltempo le cause della flessione nell’affluenza turistica.
La crisi non è più uno spettro che si aggira, ormai si è materializzata in tutta la sua spietatezza anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Nonostante le piste siano aperte, non si scia: da 1800 a 1400 metri ci sono ancora circa due metri di neve. Ma il tutto esaurito d’un tempo è solo un ricordo.
Già lo scorso anno si era avvertito un calo dell’affluenza sull’ Altopiano del Laceno, ma quest’anno la flessione è ancor più netta. Il coro degli operatori del settore è quasi unanime. «Per la prima volta nel periodo di Pasqua non registriamo il tutto e saurito – lamenta Nello Chieffo, proprietario della «Taverna Capozzi» -. Abbiamo una flessione del 20 per cento, un dato molto preoccupante anche in considerazione del fatto che quest’anno a Pasqua gli impianti sciistici sono aperti. Purtroppo neanche questo costituisce più una forte attrattiva; se i giovani non lavorano, come vogliono prendersi un paio di giorno di relax e divertimento?».
Poi, ci si mettono pure le condizioni climatiche: il tempo incerto scoraggia chi magari già tentenna nel prenotare. Ancora più pessimisti i titolari dell’Hotel Cervialto: «Un 50 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Nel 2012 la vigila di Pasqua avevamo già 50 persone, oggi solo 9. La verità è amara, è inutile che gli amministratori cerchino di dare una versione più ottimistica. Non si può vivere sul turismo concentrato soltanto nei fine settimana, noi le strutture le teniamo aperte tutti i giorni, ci sono dei costi fissi che stanno diventando insostenibili».
All’Hotel la Lucciola dicono: «Andiamo peggio dello scorso anno, quando già si avvertiva la crisi. Prima la gente prenotava per 4 giorni, dal venerdì al lunedì. adesso di solito fa solo un pernottamento, edin casi rari due».
Gli impianti di risalita aperti hanno salvato almeno in parte la Pasqua dell’Hotel Grisone: «Siamo l’albergo più vicino alle piste e dato che si scia questo ci ha avvantaggiati. Per il periodo pasquale non ci possiamo lamentare -dichiarano-; le cose, invece sono andate male in tutti gli altri fine settimana di questo inverno, con un calo di presenza intorno al40 per cento».
Anche due ristoranti noti come «Il Fauno» e «Lo Spiedo» sonon in sofferenza. Ammettono il calo a Pasqua, c’è il pieno ne solo a Pasquetta: «Ieri, giorno della vigilia, sono stato aperto solo perché si festeggiava un compleanno, altrimenti avrei potuto restare tranquillamente chiuso – dice con amarezza il proprietario de “lo Spiedo” -; il giorno di Pasqua per la prima volta non c’è il pienone».
In controtendenza l’albergo ristorante Country House-Nonna Pina, ma la stessa proprietaria Pascale ne spiega il motivo: «Noi siano al completo perché la nostra è una piccola struttura a conduzione familiare, ho solo 45 posti e 6 camere da letto. Nella stragrande, maggioranza dei casi si tratta di una clientela di habitué, affezionati che ogni anno vengono a trovarci. Ma se avessimo dovuto pagare il fitto e il cuoco non ci sarebbe stata più nessuna convenienza a tenere aperta l’attività, visti i tempi di crisi in cui viviamo».
Basta farsi in giro su Tripadvisor per capire il perche gli alberghi di Laceno sono sempre vuoti.