“La strada”, poesia di Angelica Pallante
08.03.2013, I versi (da “Fuori dalla Rete” – Febbraio 2013, Anno VII, n.1)
“La strada”
(di Angelica Pallante)
Una striscia di terra dal colore bruno,
fa da tappeto alle macchine in corsa;
ha livido il corpo è piena di botte,
non conosce riposo neppure la notte.
Si moltiplicano le macchine ma non si contano.
Le bandiere sventolano ma non rinfrescano.
Le insegne scorrono ma non si leggono.
Le persone si guardano ma non si vedono.
Uomo senza volto, persona senza nome,
che mi passi accanto o stai dietro di me,
sei solo un numero, un tre per tre,
perché il vuoto rimane fra me e te.
La solitudine è la vera compagna,
è figlia della strada, viaggia con me.
Se canto, se urlo, se maledico te,
mi strizza l’occhio e sorride fra sé.