Il perchè di una nevicata … affascinante
13.02.2013, Analisi meteo (di Michele Gatta)
La giornata di martedì 12 febbraio 2013, resterà impressa per molti bagnolesi a cui piace la neve.
Infatti dalle 12.30, fino all’alba di mercoledì 13, una nevicata quasi sempre costante, ha imbiancato il nostro paese. La neve caduta sicuramente ha superato i 30 cm.
Non facciamoci ingannare dal rilievo reale effettuato proprio nella mattina di oggi, 13 febbraio. Infatti l’umidità, alta, non ha aiutato alla precipitazione di concretizzarsi in tutta la sua reale potenzialità delle 18 ore, durata della precipitazione nevosa.
Ma la nevicata così lunga era stata prevista?
Assolutamente no. Nell’editoriale da noi emesso nella giornata di lunedì 11 febbraio, parlavamo di concreta probabilità di neve fino ai 700 metri. In realtà nelle nostre zone si è toccato quote anche vicine ai 450/500 metri. Siamo comunque orgogliosi del fatto che proprio noi siamo stati, i più “intuitivi” nel prevedere la neve a zone di alta collina, e quindi anche a Bagnoli Irpino (654 metri s.l.m.). Non lo stesso si può dire per gli esperti professionali che vedevano attestare la neve fra gli 800 e i 1000 metri.
Ma perchè si è verificato questo “straordinario” fenomeno?
Innanzitutto la Campania è stata interessata da una depressione che praticamente è rimasta in loco per quasi 24 ore. La temperatura solo nel tardo pomeriggio ha toccato lo 0° a 1100 metri. Questa volta non ci siamo trovati con rovesci temporaleschi di una certa consistenza che avrebbero giustificato una caduta della quota neve fino ai 400 metri (situazione verificatasi il 7 di febbraio scorso).
Il minimo che ha agito nell’Alta Irpinia aveva come geopotenziali 1005 hp., con la -1° prevista ai 1360 metri. Numeri che non giustificano appunto la precipitazione nevosa a quote così basse. La causa di tutto quello che è successo va relazionata all“omotermia”.
Ma cosa è l’omotermia?
Praticamente un profilo termico verticale dell’atmosfera terrestre caratterizzata da gradiente termico nullo. Ovvero, quindi,con temperatura atmosferica costante nell’intero strato atmosferico considerato. Un esempio pratico: la temperatura media dell’intera giornata rilevata a Montella (circa 550 metri s.l.m.) è oscillata fra i 0,5° e 1°. Sull’altopiano del Laceno,a 1100 metri, la temperatura media giornaliera, è oscillata fra lo 0,2° e lo 0,5°. Quindi, in un dislivello (strato atmosferico) di circa 600 metri, non c’è stata praticamente nessuna variazione termica significativa. Situazione certamente non anormale, ma sicuramente anomala, anche statisticamente, nell’arco di una stagione completa di 365 giorni.
Considerato che noi non abbiamo i mezzi per poter visionare tali dati, il tutto ci rende ulteriormente orgogliosi della previsione fatta proprio lunedì 11 febbraio, a 24 ore dall’evento.
Crediamo, con questo editoriale, aver fatto cosa gradita, ai tanti appassionati di meteorologia che costantemente ci seguono su queste pagine.