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Scuola, sì agli accorpamenti: la nuova mappa in Irpinia

08.02.2013, Ottopagine

Dieci deroghe, 34 accorpamenti, 20 presidi in meno e 14 nuove istituzioni.

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Sono state ridotte le autonomie scolastiche, partono gli accorpamenti. Dal prossimo anno ci saranno 8 nuovi indirizzi di scuola tecnica secondaria superiore e sono state oltre 80 scuole in provincia ad essere interessate dalle novità e ritocchi imposti dalla razionalizzazione della spesa. Nessuna scuola chiude ma se prima c’era un preside per ogni istituto, ora ce ne sarà uno per due, o anche per tre. Chi ha potuto piuttosto che dare battaglia si è alleato con l’istituto vicino. Altri, invece alla fine si sono dovuti adeguare. Stop alle scuole con meno di 600 alunni, 400 nelle zone di montagna. Anche in Irpinia è stato approvato il piano di dimensionamento scolastico. Dieci in tutto le deroghe concesse.

Ora serve solo il via libera definitivo della Regione Campania, con ventisei presidi in meno tra 34 accorpamenti in cui nascono 14 nuove istituzioni scolastiche, dalla fusione di quelle scuole con meno alunni. Soddisfatto l’assessore provinciale Girolamo Giaquinto che spiega come: sia stato un piano frutto di una lunga concertazione e analisi condivisa con i sindacati, sindaci presidi e provveditorato. Insomma, la tanto attesa a razionalizzazione delle reta scolastica irpina si è avuta.

«Siamo convinti che questa proposta di Piano riuscirà a dare stabilità alla rete scolastica e a definire un’attività di programmazione non più suscettibile di riparametrazioni, evitando così disagi alle comunità locali – spiega l’assessore Gaquinto -. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, portato avanti tenendo presenti le esigenze delle diverse realtà, e per la condivisione da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale e delle organizzazioni sindacali», Lo dichiara l’assessore Giaquinto, in una nota stampa dopo settimane di attesa. La delibera sarà trasmessa alla Regione Campania, a cui tocca la decisione definitiva sul dimensionamento scolastico nelle cinque province. Dal canto suo Giaquinto spiega come non potranno esserci altre polemiche, “visto che le uniche deroghe concesse sono più che giustificate rispetto a centri che avevano già fatto la loro parte negli scorsi anni, piuttosto che ubicati in comuni più popolosi».

                                                                                                       

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