Ultimo sussulto invernale? Crediamoci, ma non troppo
22.02.2013, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Premessa: il comunicato odierno si prospetta estremamente difficoltoso, soprattutto nell’inquadrare la previsione per la regione Campania. Infatti la situazione meteorologica che ci accompagnerà fino a primi giorni della prossima settimana, subirà un’evoluzione obiettivamente poche volte realizzatasi in passato.
Nella giornata di sabato 23 febbraio, un’intensa depressione agirà sulla nostra penisola. Il suo naturale spostamento verso est-sud/est ci avrebbe facilitato la formulazione di un quadro previsionale conseguenziale a tale spostamento.
Tutto questo, in questa occasione, non avverrà. Incredibilmente la depressione in oggetto, tenderà a spostarsi in moto retrogrado verso ovest-nord/ovest. Ma tutto il progetto non finisce qui.
Successivamente, e ci troviamo verso la giornata di lunedì 25 febbraio, una nuova traiettoria delle correnti, la sposterà verso est-sud/est, quando però la sua energia si sarà in parte attenuata.
Tanto per non finire, la suddetta depressione, dopo aver girovagato per parte dei mari circostanti la nostra penisola, agirà nella giornata di martedì 26, fra l’ex Jugoslavia e il mar adriatico, e porterà le ultime precipitazioni soprattutto sulle regioni adriatiche e sul meridione d’Italia.
Si capisce bene che tutto questo processo meteorologico impone estrema cautela previsionale. Noi cercheremo di evidenziare le situazioni più evidenti e probabilmente quelle con maggiori possibilità di realizzazione.
In virtù di ciò, possiamo subito annunciare che la giornata di sabato 23 febbraio,sarà la peggiore in termini precipitativi di tutto il periodo preso in esame.
Continuerà a nevicare soprattutto sulle regioni centrali a quote di collina fra la Toscana e le Marche. A quote più alte sul restante territorio. Neve copiosa anche sull’ Emilia Romagna e nel nord-est, dove praticamente nevicherà fino a quote bassissime, se non di pianura.
Storia diversa per il meridione d’Italia. Qui il tempo cattivo sarà relegato soprattutto alla Campania, dove già dalla tarda mattinata si scatenerà un peggioramento del tempo con piogge e temporali, più forti sulle coste. Il vento soffierà forte da sud-ovest. L’appennino campano potrà vedere la neve solamente sulle cime più alte(dai 1600 metri circa).
La giornata di domenica 24 febbraio, vedrà l’attenuazione dei fenomeni soprattutto sulle regioni centrali adriatiche e meridionali.Sul nord-ovest e sulla Toscana, riprenderà a nevicare. Qualche fiocco di neve sul derby milanese? Non l’escludiamo.
Per la Campania dobbiamo attenderci un miglioramento del tempo già dalla mattinata, dopo che nella precedente nottata si sono attardate le ultime precipitazioni che, per una prima discesa delle temperature, potrebbe aver fatto tornare la neve intorno ai 1100 metri.
Nelle giornate di lunedì 25 e martedì 26 febbraio, le precipitazioni, attenuate e quindi moderate, interesseranno più le regioni centrali e quelle meridionali. E’ molto probabile il ritorno della neve a quote di alta collina sulla Campania.
Si capisce bene le difficoltà incontrate in questa previsione, che potrebbe subire ancora qualche variazione, soprattutto per i primi giorni della prossima settimana. Eventualità che ove si verificasse ci vedrà pronti a un aggiornamento da “ultim’ora”.
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19.02.2013, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Il tempo in peggioramento, con piogge e neve …
La situazione meteorologica si annuncia estremamente evolutiva per la seconda parte della settimana. C’è un’attesa particolare anche in virtù del fatto che il 24 e il 25 febbraio, tanti milioni d’italiani si recheranno alle urne. Noi confermiamo un deciso peggioramento del tempo praticamente su tutta la nostra penisola.
Nelle ultime ore dal nord-est europeo è “partito” un nocciolo gelido che in moto retrogrado invaderà l’Europa centrale e occidentale. Fondamentale sarà la sua traiettoria. E qui dobbiamo fare una precisazione importante. I vari modelli previsionali, da vari giorni, vedono una evoluzione particolare di questo peggioramento. Noi riteniamo di dover “navigare” a vista e con estrema prudenza.
Quando sull’Italia si avvicinano correnti con moto est-ovest, spesso proprio tali flussi, sono inquadrabili con estrema labilità, e soprattutto l’evoluzione diventa spesso enigmatica anche per i vari calcolatori matematici. Pertanto riteniamo opportuno tracciare una previsione attendibile che non va oltre le 72/96 ore e che riguarda soprattutto la Campania.
Situazione: aria fredda di origine russa andrà a confluire con correnti più umide atlantiche. Tale scontro fra le due masse di aria diversa, favorirà la formazione di un’area di bassa pressione sui mari occidentali italiani. Per molti giorni tale depressione stazionerà nel mediterraneo centro-occidentale, con un successivo spostamento verso est dell’intera struttura.
Previsioni: da giovedì 21 febbraio tempo in peggioramento a partire dal nord e in estensione alla Toscana e al resto del centro nella giornata di venerdì. Avremo precipitazioni che risulteranno nevose anche a quote basse al nord. A livello collinari per la Toscana e le Marche, a quote più alte al centro.
Anche la giornata di sabato 23 febbraio sembra annunciarsi con fenomeni consistenti e neve copiosa fin sulle colline della Toscana e delle Marche. A quote di montagna sulle restanti zone del centro. Continuerà a nevicare a quote basse su buona parte del nord, con un graduale, ma probabile temporaneo miglioramento.
Previsione per la Campania: Il peggioramento arriverà soprattutto a partire dalla giornata di venerdì, e interesserà maggiormente le zone tirreniche. I venti si orienteranno dai quadranti meridionali e le temperature avranno un deciso aumento.
Le precipitazioni risulteranno nevose nell’entroterra inizialmente intorno ai 1100 metri, per poi portarsi a quote più alte.
La giornata di sabato si annuncia alquanto perturbata. Ci sono le possibilità di forti piogge e temporali soprattutto nelle zone occidentali della regione. La neve cadrà solamente a quote prossime ai 1500 metri. Giornata ventosa un pò su tutta la regione.
Probabilmente quella di sabato risulterà la giornata più perturbata del periodo, che almeno in una prima fase, si presenterà più autunnale che invernale. La tendenza per la domenica vede ancora la depressione agire sulla nostra regione.
I fenomeni si dovrebbero presentare meno consistenti e magari meno continui. Le temperature tenderanno a diminuire, e la neve ritornerà a cadere a quote intorno ai 1000 metri. Un’ulteriore, lieve diminuzione delle temperature,nella giornata di lunedì 25 febbraio, potrebbe portare qualche precipitazione nevosa anche a quote di alta collina.
In conclusione dell’odierno editoriale, riteniamo opportuno aggiornarci fra la giornata di giovedì/venerdì per prospettare, con una buona affidabilità previsionale, la situazione del prossimo fine settimana per la regione Campania.
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16.02.2013, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Ancora un po’ di freddo, poi … l’autunno?
La situazione meteorologica vede correnti nord-orientali affluire sulla nostra penisola. Le temperature si presentono sostanzialmente poco al di sotto delle medie stagionali. Ancora per qualche giorno il tempo resterà improntato verso una residua instabilità soprattutto per le regioni adriatiche e per quelle meridionali. Qualche precipitazione raggiungerà queste zone, con qualche fenomeno nevoso, poco significativo, sui rilievi appenninici.
Fra martedì e mercoledì ci attendiamo un sostanziale miglioramento anche su queste regioni.Nella seconda parte della prossima settimana sembra realizzarsi un progetto meteorologico da noi annunciato negli ultimi editoriali. Un bolide gelido con caratteristiche continentali, proveniente dalla Russia europea, invaderà l’Europa centrale. Il grosso della traiettoria dello stesso, viene visto dai modelli matematici, interessare i paesi d’oltre Alpi. Le nazioni come la Germania, la Francia e la Gran Bretagna, tanto per elencarne alcune, entreranno in una fase particolarmente fredda e nevosa.
E l’Italia? Sottolineando che ci troviamo oltre le 96/120 ore, sembra che non sarà parte attiva di questa nuova fase meteorologica. La mancata elevazione dell’alta pressione delle Azzorre, favorirà l’aggancio fra l’aria gelida orientale con quella più mite atlantica. Questo favorirebbe lo spostamento di una depressione atlantica verso il mediterraneo centrale e quindi dell’Italia. Sostanzialmente, ove quest’analisi venisse confermata nei prossimi giorni, la nostra penisola entrerebbe in un fase perturbata, con caratteristiche più autunnali che invernali.
Solo il nord-Italia, più vicino al nucleo gelido dei paesi orientali, potrebbe essere interessato da precipitazioni nevose anche a quote basse. Per l’appennino si aprirebbero le porte ad ulteriori apporti di neve solamente però a quote molto alte. Per l’appennino campano è ipotizzabile la neve solo oltre i 1500 metri!
In conclusione dell’odierno editoriale, vorremmo evidenziare che le nostre analisi, fatte nei giorni, si sono puntualmente realizzate. Quando parlammo di “orsacchiotto russo” in probabile …avvistamento, vedemmo bene. Sembra che lo stesso voglia preferire lidi un pò più a nord del nostro paese. Tant’è. Ma lo stesso determinerà, indirettamente, le sorti del prossimo fine settimana. Si capisce bene che ancora una volta siamo andati “vicini” ad un evento meteorologico estremamente interessante.
Ci avviciniamo di gran carriere al mese di marzo e un pò tutti pensano che l’inverno è in “game over”. Noi, da queste pagine, rivolti agli amanti del freddo e della neve, diciamo di non disperarsi. Se le dinamiche atmosferiche non venissero tradite, fra gli ultimi giorni del mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo, il mediterraneo centrale, e questa volta anche l’Italia, potrebbero entrare nel periodo più freddo e nevoso della stagione invernale.
Un’ipotesi in “cantiere”, che sembrerebbe alquanto “estrema”, e soprattutto troppo a lungo termine. Pertanto va presa con molta cautela. Noi cercheremo, puntualmente, di aggiornarvi nei prossimi appuntamenti.
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11.02.2013, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Nell’ instabilità … in attesa del ruggito?
La situazione meteorologica vede una depressione agire sulla nostra penisola. Una perturbazione proveniente dalla Francia ha portato copiose nevicate su tutto il nord e su buona parte delle regioni centrali, soprattutto quelle tirreniche. Nel suo spostamento verso sud-est, la stessa tenderà ad interessare tutto il restante territorio italiano.
Infatti per la Campania dobbiamo attenderci un deciso peggioramento del tempo già a partire dalla serata odierna. La giornata di martedì si presenterà con cieli coperti su tutta la regione. Le piogge saranno diffuse e persistenti per l’intera giornata. Solo nella tarda serata ci saranno delle temporanee schiarite. Le precipitazioni assumeranno carattere nevoso al di sopra degli 800 metri. Sopra i 1200 metri ci attendiamo accumuli anche di una certa consistenza. Le temperature, in temporanea ripresa dalla giornata precedente, torneranno a diminuire soprattutto dalla serata.
I valori delle stesse comunque non raggiungeranno lo 0° se non a quote prossime ai 1200 metri. Questo potrebbe essere anche sufficiente per qualche episodio nevoso fra i 700/850 metri, soprattutto nei momenti di massima intensificazione delle precipitazioni.
Abbiamo di proposito limitato la previsione per la giornata di martedì, in quanto crediamo obiettivamente di difficile lettura il prosieguo settimanale. Infatti se da un lato una certa coerenza modellistica fa vedere l’insistenza della depressione sulla penisola, dall’altro la fenomenologia ad essa associata sembra interessare il nostro territorio a macchia di leopardo. Il tutto rende la previsione obiettivamente troppo labile.
Quello che invece vorremmo evidenziare nell’odierno editoriale è la “coerenza” del modello inglese di Reading, che nel medio-lungo termine, insiste nel proporre l’irruzione di aria fredda continentale fin verso l’Italia, subito dopo la metà del mese di febbraio.
L’altro modello prestigioso, l’americano “GFS”,vede tale prospettiva solo in qualche “cluster” alternativo della sua “corsa”. Sarà pertanto ancora una volta uno scontro fra i due modelli più prestigiosi a determinare le sorti del tempo della seconda parte del mese di febbraio.
Sul periodo che stiamo vivendo in questi giorni, c’era stata già una differenza di valutazione degli stessi. Alla fine, e in maniera schiacciante, il modello inglese ha “vinto” lo scontro, alla grande. Infatti le abbondanti nevicate al nord, venivano viste con coerenza e da molto lontano proprio da “ECMWF”, a cui solo negli ultimi giorni si accodava GFS.
Sarà così anche stavolta? Lo scopriremo al prossimo aggiornamento…..
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07.02.2013, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Freddo per tutti. Neve soprattutto per il sud-Italia!
La situazione meteorologica è entrata in una fase decisamente fredda ed instabile per la nostra penisola. Aria artico-marittima è penetrata sulle nostre regioni, apportando le prime nevicate al centro-sud, fino a quote di collina. Le temperature sono iniziate a diminuire e anche nei prossimi giorni il freddo la farà da padrone su tutta l’Italia.
Dalle prossime ore l’aria diventerà sempre più artica con parziali connotati continentali. Questo farà sì che vari minimi di pressione si scaveranno sull’Italia. La loro collocazione “reale” è chiaramente determinante soprattutto per quello che riguarda le precipitazioni.
Stranamente, nonostante siamo arrivati al momento propizio dell’ondata di freddo, i modelli trovano difficoltà nel vedere le tempistiche proprio a riguardo dei fenomeni.
Iniziamo a dire che le precipitazioni riguarderanno parzialmente le regioni centrali, in prima linea quelle adriatiche, e soprattutto il sud-Italia. Sulle rimanenti regioni avremo poco fenomenologia, ma un freddo più pungente.
In virtù di quanto esposto, ci attendiamo nevicate fino a quote basse per la nottata di giovedì/venerdì soprattutto per l’appennino meridionale. Nella mattinata di venerdì la neve potrebbe interessare anche il Lazio e il medio adriatico.
Un miglioramento, ma in un contesto freddo, si farà strada dalla tarda mattinata.
Nella giornata di sabato si dovrebbe scavare una depressione sui mari meridionali italiani che dovrebbe richiamare aria ancora più fredda di origine continentale. La neve farà la comparsa a quote bassissime fra la Campania e le restanti regioni meridionali.
Questa evoluzione, sebbene a breve termine, vede una “discordanza” modellistica che non va trascurata. Infatti se il modello europeo di Reading, fa vedere precipitazioni anche di una buona consistenza, quello americano GFS, non “sposa” questa tesi, e ci propone una giornata fredda, ma con qualche eventuale debole e locale precipitazione nevosa.
Per la giornata di domenica invece, tutto sembra orientato ad un deciso miglioramento ma con ulteriore diminuzione delle temperature su tutte le regioni.
Guardando all’inizio della prossima settimana, sembra ormai confermato un nuovo peggioramento del tempo. Infatti una perturbazione proveniente dall’atlantico nord-occidentale, raggiungerà l’Italia apportando piogge al sud-Italia con neve inizialmente, e brevemente, a quote di alta collina per poi “salire” a quote di montagna.
La neve cadrà copiosa sulle pianure del nord, favorite da un cuscinetto freddo preesistente. Per le regioni centrali tirreniche, attendiamo la neve a quote basse per poi interessare le zone collinari.
Il clima sarà meno freddo, soprattutto per le regioni estreme meridionali.
Vista l’incertezza che si evince dalle analisi in nostro possesso, qualche significativa variazione previsionale, vi sarà comunicata con un eventuale ultim’ora.