AMARCORD – HIRPINIA: terra di lupi!
di Pasquale Sturchio, Referente Educazione Ambientale
(Articolo pubblicato sul sito di “Palazzo Tenta 39″ il 27.07.2010)
Sarebbe utopistico poterlo dire sempre, sarebbe bello poterlo dire spesso, è vitale poterlo ogni tanto (almeno una volta!!!): la Scuola, che emozione!
Che non succede spesso lo dicono le statistiche della dispersione scolastica, le facce “stravolte” di noi insegnanti, i libri di testo mal concepiti ( o ben concepiti per le case editrici che ripropongono le stesse “pappardelle” cambiando ogni anno la copertina e, soprattutto, il prezzo!!!), gli uffa ! (libera traduzione del volgare ma significativo “che palle”) dei ragazzi e delle ragazze!
Desidero manifestare la mia soddisfazione per aver contribuito a produrre “entusiasmo” un prodotto assai raro nella fabbrica-scuola.
In qualità di referente di educazione ambientale, ho coinvolto la Classe Panda “Gli Elfi della Natura” nel progetto del W.W.F. “Adotta un cucciolo salverai il Lupo!”
Un Panda Club è una classe scolastica iscritta collettivamente al W.W.F. sotto la guida di un docente un gruppo di ragazzi e ragazze che si impegnano a scuola e nel tempo libero a conoscere, rispettare e difendere la natura. “Adotta un cucciolo di cane pastore, salverai il Lupo!” un progetto del W.W.F. in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo e l’Unione Europea per strappare il lupo dall’estinzione…
Nel 1970 i lupi in Italia erano appena un centinaio, oggi sono circa mille e stanno tornando ai luoghi da cui erano scomparsi molto tempo fa; un ritorno splendido ed emozionante che, però, sta creando qualche problema…Sugli Appennini settentrionali e sulle Alpi il leggendario predatore mancava da quasi un secolo e la sua ricomparsa ha trovato il bestiame domestico privo di difese adeguate; la pastorizia in queste aree, per ragioni economiche, ha rinunciato da tempo all’utilizzo del cane pastore, alla sorveglianza quotidiana, ai recinti ai pascoli montani… ed il lupo ne ha approfittato!!! In questa situazione i lupi non trovano opposizione alle loro scorribande provocando la reazione di pastori ed allevatori che minacciano di intervenire con le armi o, peggio, con esche avvelenate…
Adottando un cucciolo di cane pastore, la Classe Panda si è proposta di incoraggiare il lupo a riprendere le sue abitudini di cacciatore instancabile e vagabondo, tenendolo lontano dal bestiame domestico; il cane pastore abruzzese, infatti, pur difendendo con decisione e coraggio le pecore, non attacca i lupi, ne scoraggia solo gli assalti, inoltre le sue doti di rusticità, resistenza alle avversità atmosferiche e, soprattutto, l’assoluta assenza di aggressività l’hanno reso compagno indispensabile per tutti i pastori.
La scintilla che ha fatto scoppiare l’entusiasmo per questa avventura ( il progetto “Adotta un cucciolo di cane pastore, salverai il Lupo!”) è stata la semplice immagine del nome della nostra terra, l’Hirpinia (hirpus = lupo) terra bellissima nonostante i terremoti, l’emigrazione… De Mita! ( a proposito di “Ciriachino” vorrei rilanciare una proposta “choc” per gli “amici” e per gli “amici degli amici” ovvero “Santo subito!” addirittura prima della sua dipartita!!!) Il lupo è il nostro totem, memoria genetico-mitologica del culto dell’antenato animale, una concezione particolare della vita, un modo di vivere in cui l’orgoglio (nel senso positivo del termine), l’onestà, la solidarietà, il coraggio sono valori autentici.
I ragazzi e le ragazze della Classe Panda hanno voluto dare un nome al “nostro” cucciolo adottato a distanza e con notevole sforzo di fantasia, anche per dimostrare affettività nei confronti del loro prof. di francese, l’hanno “battezzato” Wolf! E quando col favore della notte o della nebbia un lupo si avvicinerà al gregge non troverà ad attenderlo fucili o esche avvelenate ma solo il nostro cucciolo di pastore maremmano, un “nemico” leale e coraggioso che non uccide e che, a differenza dell’uomo, combatte con lui ad armi pari.
La gioia di partecipare a questo progetto ha contagiato tutti gli alunni della nostra scuola. È stata l’occasione per rileggere la celeberrima favola di Cappuccetto Rosso, il Lupo e l’Agnello, per ascoltare la ballata “Attenti al Lupo” di Lucio Dalla, un’uscita sul territorio e scoprire “lu jazzu” (lo stazzo, l’abitazione-ovile di un pastore di montagna), per visitare una piccola azienda a conduzione familiare per la trasformazione e la vendita dei prodotti del latte, per ascoltare- intervistare vecchi pastori… ultimi testimoni di una civiltà contadina “sconosciuta” alle nuove generazioni….
Ed è bello pensare che in una notte di luna piena il nostro cucciolo ormai diventato forte e grosso “abbandoni” per un po’ il proprio posto di guardia, richiamato da un ululato (“Il richiamo della foresta di Londoniana memoria”) per correre a corteggiare una Lupa e contribuire alla nascita di una bella cucciolata di lupacchiotti magari con la promessa che, sottratto alle “fauci umane” qualche tenero, dolce, bianco agnellino, come sacrificio sull’altare di Venere, finirà in bocca…al lupo!!!
Auguri Lupo! Auguri Wolf! Auguri Hirpinia!