Record di presenze alla Sagra di Montella.“Bagno” di umiltà per Bagnoli
18.11.2012, La riflessione (di Mimmo Nigro) e le foto (di Rino Johnniewalker)
Mai tanta gente alla Sagra di Montella … Le stime dell’affluenza, una media ponderata tra i dati della questura e quelli del comitato organizzatore (:-D), oscillano tra 60mila e 100mila presenze.
Le ragioni del successo vanno ricercate nel bel tempo (un po’ di buona sorte, dopo tanti anni di “burrasca”), nella formula (sempre più vicina a quella adottata da Bagnoli), nell’ottima organizzazione, nella meticolosa preparazione degli stand e, non ultimo, nella qualità dell’offerta gastronomica.
Passeggiare per il centro storico montellese è stato davvero piacevole. Sapori, odori, suoni, costumi della tradizione, mostre e gite itineranti. Si è dato vita ad una offerta turistica semplice ed originale allo stesso tempo, molto apprezzata dai tantissimi avventori accorsi nei tre giorni della sagra. Sicuramente un ottimo spot promozionale, un bel biglietto da visita, che incoraggerà la popolazione locale ad investire sempre di più in questa manifestazione.
L’evento Sagra e Mostra Mercato del Tartufo di Bagnoli, che ha primeggiato con merito per tanti anni, necessita invece di essere, almeno in parte, rielaborato e rivisitato, per (sperare di) continuare a preservare quel carattere di UNICITA’ nel variegato, e sempre più competitivo, mercato dell’offerta turistica regionale.
Per i bagnolesi la sfortunata sagra di questo 2012, coincidente con il successo dei “competitor” montellesi, non deve essere vissuta con frustrazione. Deve essere l’occasione per una seria riflessione, un salutare “bagno” di UMILTA’ per puntare con maggiore forza e convinzione sulla qualità dell’evento (e non solo sui numeri).
Occorre ri-assegnare il ruolo di protagonista ai nostri prodotti (sempre più “contaminati”) e alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche del nostro territorio (sempre più trascurate), occorrono più “promoter” e meno “ambulanti”, occorre maggiore cooperazione ed unità d’intenti tra gli addetti ai lavori. Occorre, oggi più che mai, tanto tantissimo coraggio.
I cambiamenti spaventano … ma consentono di stare al passo con i tempi. (mn)
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