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Ma chi v’o ffa fa tutt’è dumeneche a v’arrampicà?

12.11.2012. Articolo di Rocco Dell’Osso (da “Fuori dalla Rete” – Ottobre 2012, Anno VI, n.4)

Questa breve relazione vuole parlare dell’ultimo corso di speleologia appena concluso, ma parla innanzitutto degli speleologi, appassionati di una disciplina sensibilmente differente dalle altre pratiche di superficie, a cui sicuramente siamo più avvezzi e parla anche del mondo ipogeo,  altrettanto diverso da quello in cui viviamo.

Gli speleologi non hanno mete o vette da raggiungere, ma spaziano in tutte le direzione del mondo sotterraneo. Un mondo senza luce e senza tempo, dove i ruscelli non hanno mai visto il sole, non squillano telefonini e soprattutto contano soltanto le persone che hai intorno.

Senza gli speleologi il mondo sotterraneo non esisterebbe neppure, sarebbe un’oscura sequenza di vacui nella compattezza della roccia. E’ lo speleologo che rivela la grotta con la sua ricerca, con la sua ansia di scoperta, di esplorazione. E’ lui che ne porta la notizia nel mondo degli uomini.

Anche le grotte nella loro essenza sono lontane e avulse dalla vita di tutti i giorni; rappresentano una vera e propria anomalia temporale, capace di cambiare, trasformare, sconvolgere la percezione dello spazio e del tempo. Un mondo e un tempo impensabili all’esterno, fatto di grovigli di vuoto, laddove nell’oscurità assoluta la perseveranza e la fluidità dell’acqua, scalfisce, dissolve e modella la solidità della roccia.

Il mondo ipogeo tuttavia evolve e muta con estrema lentezza; nell’arco della nostra intera esistenza possiamo ritornare negli stessi luoghi e trovarli perfettamente immutati. Prerogativa apprezzabile in un mondo in rapido e vorticoso cambiamento come quello attuale, dove progresso tecnologico e mutamenti sociali vengono cavalcati e talvolta travolgono le nuove generazioni.

Questo mondo abbiamo descritto e raccontato ai nuovi allievi nel corso delle lezioni teoriche, e questo mondo hanno avuto modo di conoscere nel corso delle escursioni in grotta.

Ma veniamo ora all’oggetto della relazione.

Con l’ultima escursione svoltasi a Caliendo il 26 agosto 2012, si è difatti concluso anche il XXI Corso di Introduzione alla Speleologia organizzato dal Gruppo Speleologico Giovanni Rama di Bagnoli Irpino e dal Gruppo speleologico CAI Salerno. Il corso, svoltosi sotto l’egida della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI, si è fregiato anche del patrocinio della Federazione Speleologica Campana.

Come da programma, le diverse lezioni teoriche si sono tenute presso la sede del Gruppo Speleo G. Rama, così come le uscite pratiche si sono svolte in diverse località dei Picentini, dislocate tra il Terminio ed il Cervialto.

Le lezioni teoriche sono state tenute dai soci del gruppo G. Rama, ed  hanno affrontato buona parte delle principali tematiche oggetto di studio della speleologia; dalle tecniche di progressione su corda, ai materiali e alle attrezzature; dalla descrizione dell’ambiente carsico, ai meccanismi di speleogenesi,dalle caratteristiche ecologiche e biologiche dell’ambiente di grotta ad alcune semplici regole comportamentali; dalle tecniche di rilievo in grotta a cenni di cartografia e topografia, passando attraverso nozioni più generali di geologia e idrogeologia.

Più in dettaglio, invece, sono state discusse le tematiche riguardanti l’idrodinamica del massiccio del Cervialto, con particolare riferimento all’assetto idrogeologico del sistema carsico “Laceno”, partendo dal gruppo sorgentizio della Tronola, attraversando il “polje” tettono-carsico del Laceno, fino all’ampio reticolo ipogeo di Caliendo.

Le uscite pratiche, pianificate ed organizzate con grado di difficoltà crescente, hanno preso il via da esperienze di palestra su roccia, finalizzate all’apprendimento della tecnica di progressione su corda; seguite da due uscite in grotte ad andamento sub-orizzontale, per consentire un primo approccio graduale all’ambiente ipogeo. Solo a questo punto gli allievi hanno affrontato in forra una prima progressione in verticale e quindi, finalmente, nuovamente in grotta con sviluppo anche verticale per comprendere appieno gli ambienti e le diversità dell’attività speleologica.

Durante le uscite in montagna e in grotta, agli istruttori del Gruppo Speleo G. Rama si sono affiancati gli istruttori del Gruppo Speleo CAI Salerno, contribuendo a trasmettere agli allievi non solo competenza tecnica, conoscenza scientifica e padronanza delle attrezzature, ma soprattutto lo spirito e l’anima del popolo degli speleologi. Agli allievi va riconosciuto senz’altro l’impegno per la costante presenza e partecipazione, nonché per la buona potenzialità speleologica espressa.

L’atavica paura del vuoto si è puntualmente stampata sui loro volti nel corso delle esercitazioni pratiche e delle escursioni, ma tutti hanno trovato la forza ed il coraggio di superarla, fino a raggiungere un buon grado di fiducia per le attrezzature. La paura è compagna fedele dello speleologo; è un bene, nella pratica speleologica può fare la differenza. L’importante, come nel resto delle vicende umane, è controllarla e non farle prendere il sopravvento. E arrivo infine alla risposta del quesito iniziale. Molteplici e diverse sono le motivazioni che hanno spinto gli allievi speleologi, ormai “neodiplomati”, ad intraprendere il percorso sportivo-scientifico della speleologia; molto spesso c’entra la persona del cuore, oppure (ahimè) il papà speleologo, altre volte l’amico entusiasta, oppure semplicemente la conoscenza di un qualche tipo strano e spericolato che vaga per “antri oscuri”; certamente però tutti sono affascinati ed incuriositi dal mondo ipogeo. Lo stupore, le loro emozione, ed ancora di più le espressioni di meraviglia impresse sui loro volti durante le escursioni in grotta, non può che essere il modo più bello di ringraziare tutti quelli del gruppo che hanno impegnato il loro tempo libero e le loro energie, per trasmettere ad altri ciò che amano profondamente. Ma più delle parole, sono eloquenti i sorrisi.

Foto di gruppo


 

                                                                                                       

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