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Registro delle Coppie di fatto, Chieffo: Bagnoli avanti nelle battaglie di civiltà

04.10.2012, Il Corriere

Tre i Comuni della Campania che hanno istituito il Registro delle unioni civili, tutti nei primi mesi del 2012. L’apripista è stato il Comune di Napoli, a marzo è stata la volta di Portici, in provincia di Napoli, e poi di Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino. E’ una battaglia che rischia di alimentare strappi e divisioni anche all’interno degli stessi schieramenti politici. Poche le amministrazioni dove la battaglia è stata vinta ed il Registro delle Unioni Civili è diventato realtà.

Di fatto, si definiscono unioni civili tutte quelle forme di convivenza fra due persone, legate da vincoli affettivi ed economici, che non accedono volontariamente all’istituto giuridico del matrimonio, o che sono impossibilitate a contrarlo; alle quali gli ordinamenti giuridici abbiano dato rilevanza o alle quali abbiano riconosciuto uno status giuridico. La classe delle unioni civili è molto variegata nel mondo e comprende un’estrema varietà di regole e modelli di disciplina: in particolare, le unioni civili possono riguardare sia coppie di diverso sesso sia coppie dello stesso sesso; il diritto non è rimasto indifferente all’evoluzione dei costumi ed esiste oggi un gran numero di provvedimenti legislativi che disciplinano le nuove unioni.

A Bagnoli il Registro è stato definitivamente istituito da parte del sindaco Aniello Chieffo il 13 aprile. Unico centro irpino ad aver accettato la sfida. Una scommessa, quella del registro, nata dalla volontà di riconoscere anche a unioni non fondate sul matrimonio gli stessi diritti riconosciuti alle famiglie tradizionali. Lo sottolinea il sindaco di Bagnoli Aniello Chieffo. «Volevamo soprattutto tutelare le tante coppie conviventi che esistono da sempre nelle nostre contrade, che non hanno mai legalizzato l’unione ma sono a tutti gli effetti una famiglia. Il nostro obiettivo era quello di riconoscere i loro diritti al di là delle convinzioni religiose o politiche, la nostra è un battaglia di democrazia, riteniamo che rappresenti uno strumento di grande interesse pubblico. In questi mesi abbiamo già avuto qualche iscrizione anche se sappiamo che fino a quando il registro non sarà regolamentato a livello nazionale avrà un’efficacia relativa. Tuttavia, volevamo lanciare un segnale forte su questo tema».

Di fatto Bagnoli si conferma un paese al passo con i tempi. «E’ sempre stato così – continua il primo cittadino – Il nostro paese è da sempre in prima linea nelle battaglie di civiltà e democrazia che riguardano questo territorio».

                                                                                                       

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