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Ferragosto in Irpinia – Al Laceno a caccia di tartufi …

17.08.2012, Speciale turismo (da Ottopagine del 15.08.2012)

La capitale del turismo naturalistico del Sud. Sport e relax trai boschi e corsi d’acqua. E nel centro storico affreschi e architettura.

Leccio, cerro, roverella, cisto, carpino nero, nocciolo e tiglio sono le piante del tartufo nero, l’oro naturale per cui Bagnoli è famosa in Europa e nel mondo. In attesa della sagra che a fine ottobre porterà in Irpinia oltre centomila visitatori, a Ferragosto attirerà tanti per una salutare gita fuori porta.

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Per il Ferragosto più austero dal Dopoguerra ad oggi, è senza dubbio il turismo fuori porta il piatto forte di giornata per le famiglie campane. Il calo delle prenotazioni di alberghi e ristoranti, nonostante i ribassi dell’ultimo momento, non fermerà irpini e sanniti da una giornata all’aria aperta, prima di tuffarsi in un concerto all’aperto in tarda serata. Per i tanti che non sono partiti alla volta di mete lontane, per chi ha rinunciato all’ombrellone, resta la possibilità di visitare a pochi passi uno degli scorci montani più celebrati del Mezzogiorno.

Nel cuore dei Picentini, ecco l’altopiano del Laceno, oggi cantiere di una sfida al turismo invernale nazionale, che già si annuncia nei prossimi anni. Il Parco dei Picentini e il bagnolese riservano a chi sa apprezzarlo uno scenario naturale impareggiabile anche a Ferragosto. Coronato dalle vette del Cervialto (con i suoi 1810 metri), tra il Rajamagra e il Cervarolo, il Laceno e il suo splendido villaggio sono circondati da una criniera di boschi pregiati, tracciata dal letto di un lago prossimo ad una ricchissima cifra di sorgenti e acquiferi, che tra fonti, fontane e corsi idrici impreziosisce il territorio con le famose grotte del Caliendo, alimentando una fauna ed una flora incontaminati.

Località sciistica rinomata, d’estate sono il trekking, il turismo naturalistico, il gusto per i prodotti tipici di questa terra, ad attirare giovani e famiglie in questo antico dominio longobardo. Accanto alla castagna montellese e ai famosi formaggi, i tartufai conferiscono a Bagnoli una notorietà non usurpata anche all’estero. La caccia al tartufo è uno dei motivi di una visita in un comprensorio peraltro perfettamente attrezzato, sempre pronto a rendere confortevole un soggiorno anche prolungato. I rifugi, il villaggio, strutture alberghiere, sentieri per il trekking, ma anche risorse e attrezzature per lo sport all’aria aperta, avvicinano la natura alle esigenze anche dei più piccoli. Accanto agli scorci naturali più suggestivi, si estendono aree per il picnic ed il relax, mentre di qui è possibile raggiungere le oasi naturali dei Picentini, Polveracchio e Valle della Caccia.

Non va dimenticato anche il paese costruito, in particolare il suo centro storico di impianto ottocentesco, segnato da pietre illustri anche più antiche, che rendono una visita al borgo quasi un obbligo. Da non perdere le vestigia dei castelli risalenti al 1200 (longobardo) e al 1400, di cui restano ruderi e tracce significative. Le chiese rappresentano una storia architettonica del luogo. A partire dalla Collegiata di Santa Maria Assunta, prezioso scrigno per celebrate opere pittoriche, custodite al suo interno, accanto al coro ligneo che raffigura scene del Vecchio e Nuovo Testamento. Ancora, c’è il cinquecentesco complesso di San Domenico, corredato dal convento e dallo studentato, edificati nel secolo successivo. Qui uno sguardo attento non può che apprezzare opere uniche, come le due Madonne, quella ‘del Bambino’ e la ‘Madonna del Rosario’. Degne di nota anche il convento dell’Ordine di Santa Caterina, ristrutturato dopo il terremoto del 1980 o la chiesa di Santa Margherita, completata nel diciottesimo secolo, a duecento anni dalla prima edificazione. Ma è l’intero centro storico a meritare l’attenzione del visitatore, sviluppatosi sul nucleo originario, il rione della Giudecca, risalente al 1200.

Quanto al Laceno, il visitatore potrà cimentarsi nell’escursionismo a tutti i livelli ed un tutte le modalità, grazie ai sentieri locali e alle piste tracciate dal Club Alpino Italiano. Inoltre è possibile praticare il mountain-biking, l’equitazione e, per chi non rinuncia ai motori, ecco le escursioni guidate con i quad. Per gli amanti dell’equitazione, è disponibile ua struttura per l’ippoterapia. Ancora, c’è una struttura per il tiro con l’arco (l’attrezzatura viene fornita in loco) e sono disponibili biciclette da passeggio, tandem e risciò. Si noleggiano quad e si può gareggiare in una mini-pista da go-kart.

 

                                                                                                       

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