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Unione dei Comuni: Bagnoli Irpino e Morra de Sanctis in bilico

16.08.2012, Ottopagine.it

Per ora tende a replicare invece, una naturale aggregazione politica e una concentrazione delle forze di centro sinistra. Dopo la prima riunione del 12 luglio scorso, tenuta presso il Municipio di Lioni, a cui erano stati invitati i sedici comuni della valle dell’Ofanto, soltanto sette hanno presenziato e hanno ufficiosamente confermato l’adesione al progetto ideato dal sindaco di Lioni.

Alla riunione preliminare sono stati invitati i Comuni di Bagnoli Irpino, Calabritto, Caposele, Cassano Irpino, Conza della Campania, Guardia Lombardi, Lioni, Montella, Morra de Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora e Torella dei Lombardi, mentre la discussione sulla costituzione dell’Unione e sull’accorpamento dei servizi, è stata affrontata soltanto dai Comuni di Calabritto, Conza, Lioni, Nusco, Torella, Sant’Andrea di Conza e Teora, che hanno dichiaratamente manifestato la volontà a seguitare nell’obiettivo di associare i servizi, mentre valutano l’adesione i Comuni di Bagnoli Irpino e Morra De Sanctis.
“Intendo accelerare l’evoluzione della costituzione dell’Unione dei Comuni, seguendo anche le direttive del Governo nazionale, e avviare concretamente quanto è già stato predisposto da diverso tempo”, spiega il sindaco Salzarulo. “La data di scadenza fissata dalla Regione per la costituzione delle Unioni è stata fissata entro il 31 dicembre, e sebbene siano un obbligo di legge per i Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, e Lioni come Montella non hanno l’obbligo, abbiamo come tutti l’esigenza di applicare i principi di efficientamento economico e amministrativo. Al momento esistono degli adempimenti da definire, e parallelamente alle nuove disposizioni governative che saranno recepite al più presto, è bene partire dalla individuazione del bacino dei Comuni interessati”.
Lo statuto, o la bozza di statuto, redatto da Salzarulo, è già stato preventivamente inviato ai sedici comuni, e già dopo le festività agostane, sarà verificata la possibilità di condivisione da parte degli interessati. “E’ stato inviato lo statuto per consentire a tutti di valutarne la fattibilità, e se ritenuto opportuno di promuovere eventuali modifiche: successivamente sarà al vaglio dei singoli consigli comunali per l’approvazione”. La tabella di marcia individuata da Salzarulo prevede che le amministrazioni possano concentrarsi sulla verifica degli equilibri di bilancio e promuovere entro ottobre la ratifica in consiglio comunale. Il contesto socio politico del comprensorio altirpino al momento non consente di azzardare previsioni in merito all’esito della proposta, che parte da Lioni e si irradia in tutti i comuni della valle dell’Ofanto.
All’appello lanciato da Salzarulo risultano tuttavia assenti o non pervenuti, i Comuni di Sant’Angelo dei Lombardi, Rocca San Felice e Guardia Lombardi, e stando a quanto predisposto dalla soglia minima della Regione, fissata a 10mila abitanti, risulterebbe senza dubbio difficile immaginare (per chi eventualmente resterà fuori) una Unione dei Comuni con soli tre enti locali. “Non so con chi decideranno di accorparsi i comuni che hanno scelto di non aderire, così come è impossibile prevedere cosa può accadere; al momento ci sono sul tappeto troppe questioni irrisolte, divergenze sul piano di zona e sulle Comunità Montane, dove si alternano correnti di pensiero e le incertezze della Regione Campania”.
Sul quadro legislativo di riferimento, Salzarulo conferma l’interesse degli amministratori locali sul quadro legislativo nazionale: “Sono stati estesi i servizi essenziali da sei a dieci, a questo punto credo che prendere ancora tempo sarebbe addirittura un reato, diciamo così”. Il coinvolgimento diretto dei Comuni della Valle dell’Ofanto in realtà non esclude l’estensione del progetto anche ai Comuni della fascia orientale dell’Alta Irpinia, che nell’immaginario di Rodolfo Salzarulo rientra nella stessa mappa politica e socio economica, che ambisce a costruire la città dell’Alta Irpinia.

                                                                                                       

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