Nessun dubbio!
06.07.2012, Articolo di Alberto Mario D’Alessandro
Non credo che possano sussistere dubbi sulla scelta tra petrolio e Festival! Nessun obbligo e nessuna facile piaggeria!
In un periodo, quale quello in cui viviamo, in cui si privilegiano interessi che non vanno all’indirizzo della collettività , il NO al petrolio è d’obbligo, anche perchè sarebbe il caso di pensare un po’ al futuro del nostro pianeta; e quando determinate risorse (petrolio, gas etc.) saranno esaurite da dove si può pensare di trarre l’energia visto che quelle alternative non rispondono alla logica del mercato industriale mondiale?
Certo, è difficile immaginare un’inversione di tendenza alla globalizzazione, ma è necessario se non altro tentare di ridiscutere sulle scelte, talora scellerate, che hanno pervaso il mondo.
Non è banalizzante, in un quadro generale di vita, credere che le manifestazioni culturali possano contribuire, non poco, ad una maggiore presa di coscienza da parte della gente, ad una maggiore partecipazione alla vita della collettività, ad un maggiore e sempre più pregnante dialogo per lo sviluppo dei popoli.
In questo senso, proprio, una manifestazione che abbia risonanza internazionale, al di là degli interessi locali, rappresenta una sicura fonte di confronto, partecipazione e dialogo.
Nello specifico vanno rilevate le ampie possibilità lavorative, l’indotto che queste manifestazioni possono creare , lo sviluppo culturale, personale e collettivo, cui danno origine, il più delle volte finalizzato ad un sempre più alto grado di socializzazione.
Non è con i tagli (o peggio con il petrolio) che si crea occupazione, ma proprio con iniziative innovative che hanno il sapore ed il gusto della cultura, di quella cultura ormai da troppo tempo bistrattata e penalizzata.