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“LU IUOGU R’ L’ CASU”. Lancio o ruzzola del formaggio

di Carlo Trillo ’71

(Articolo pubblicato sul sito di “Palazzo Tenta 39″ il 28.04.2010)

Articolo, Lancio del formaggio, di Carlo Trillo 71, 28.04.2010 (in formato PDF)

Che cos’è?
Il lancio o ruzzola del formaggio è uno sport tradizionale di antichissime origine praticato già dagli antichi etruschi, dove una forma di formaggio pecorino stagionato, molto duro e resistente, veniva lanciato dai pastori (i massari) lungo i tratturi.

Anche nel nostro paese i nostri avi si divertivano con questo giuoco, dimstrando così  l’influenza etrusca nei tempi passati sui nostri territori. Tale ipotesi è avvalorata anche dal Sanduzzi, sul libro da lui scritto – Memorie Storiche di Bagnoli Irpino – si evince quando segue: “Nei giorni di Carnevale, in cui i nostri cittadini a causa dell’inverno erano obbligati ad un ozio forzoso, si divertivano a giocare per le strade dell’abitato con le forme di cacio, o coi caciocavalli, ed il gioco consistea nello spingere a mano questi latticini lungo le vie  interne, ed il vincitore era colui, che li aveva spinto più lontano degli altri giocatori, ed avea raggiunto prima di tutti un determinato numero di punti. Il gioco cominciava da una  estremità della Borgata, e più spesso dal limite inferiore del Borgo, e terminava all’altro
estremo corrispondente, ed alle volte si usciva fuori dall’abitato, se non si era raggiunto il numero dei punti prestabilito. Il premio del vincitore era il caciocavallo o forma di cacio, con cui si giocava, che per il più si consumava fra i giocatori in un improvvisato banchetto.
Essendo questo gioco d’imbarazzo ai passanti, fu molte volte vietato, ma i Bagnolesi vi annetteano tale importanza da ribellarsi al conte Garzia II Cavaniglia, che volle impedirlo, ed allora furono paghi, quando nella transazione, avvenuta fra lui e il Comune, fecero sancire, che essi erano liberi di praticare questo gioco dal 17 gennaio di ogni anno, quando ha inizio Carnevale, fino al primo giorno di Quaresima senza licenza alcuna degli Uffiziali del Feudatario.”
Da notare come i nostri antenati orgogliosi del loro territorio e delle tradizioni le  difendevano a tutti i costi; il contrario di ciò che avviene oggi.

Obiettivi?
In occasione della prossima Mostra del Pecorino Bagnolese, si vuol ripristinare tale giuoco:
Di seguito riportiamo scheda e bozza di regolamento:

SCHEDA
DENOMINAZIONE: Lu iuogu r’ l’ casu (il gioco del formaggio)
TIPO DI GIOCO: gioco con lancio di forme di formaggio
NUMERO DI GIOCATORI: illimitato, ognuno per se o coppie o squadre
MATERIALI DI GIOCO: forme uguali di formaggio pecorino stagionato
TERRENO DI GIOCO: strade
OBIETTIVO: vince chi, a parità di lanci programmati supera l’avversario
ORIGINI: molto antiche, probabile periodo etrusco.

REGOLE DI GIOCO:
1. Il gioco del lancio della forma di formaggio viene effettuato con forme di pecorino stagionato dello stesso peso e dimensioni (spessore 10-12 cm, diametro 15-17 cm, peso 1,5-2 kg);
2. Il campo di gioco in genere è una strada con un percorso delimitato;
3. Ogni gara consiste nel lanciare la forma il più lontano possibile con un numero prefissato di lanci;
4. Ogni partita o gara viene disputata in più giochi, per ogni gioco vengono effettuati vari lanci a seguire, si aggiudica il gioco il lanciatore o la squadra che, dopo il numero di lanci prefissato ha percorso la maggiore distanza;
5. In caso di rottura della forma durante il gioco, la parte maggiore determina la distanza; ogni giocatore o squadra ha al massimo due forme con cui giocare;
6. Possono iscriversi a tale gioco chi produce, vende e somministra il pecorino;
7. Il gioco viene esercitato direttamente dagli iscritti o abbinati a dei “campioni” precedentemente selezionati;
8. Ai vincitori (iscritto e campione) verranno assegnati trofei e premi.

                                                                                                       

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