“In nome del popolo italiano …”
19.06.2012, Articolo di Pasquale Sturchio (da “Fuori dalla Rete” – Giugno 2012 – Anno VI, n.2)
Uno dei pilastri fondanti di uno Stato moderno è rappresentato dal “potere giudiziario”. La Magistratura costituisce un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere. La giustizia è amministrata in nome del Popolo ed i giudici sono soggetti soltanto alla Legge (DURA LEX SED LEX). “La legge è uguale per tutti “ è la scritta che troneggia in ogni luogo deputato all’amministrazione della giustizia.
La notizia del malore e conseguente ricovero al Gemelli di Roma che ha colpito il non più giovane “senatore a vita” Giulio Andreotti…mi ha riportato con la memoria a dieci anni fa nel 2002 che si concluse con una sentenza giudiziaria emblematica per definire lo stato di salute della giustizia nel nostro Paese, “Giustizia è sfatta!!” titolarono alcuni fra i maggiori organi d’informazione della carta stampata.
Il sette volte Presidente del Consiglio dei Ministri, titolare dei più svariati ministeri (quando non era Primo Ministro), ieri deputato della Costituente, oggi “senatore a vita”, domani… Andreotti Giulio, l’incarnazione politica del Potere, padre spirituale di Silvio e di Ciriachino, (“Il potere logora chi non c’è l’ha!” è il suo motto) fu condannato (!!!) a 24 anni per partecipazione esterna ad attività mafiose, come mandante politico dell’ uccisione del giornalista Mimmo Pecorelli direttore di O.P. che si apprestava a pubblicare “qualcosa” che decretò la sua esecuzione. In primo grado, l’onnipotente, l’inossidabile, inarrestabile Giulio era stato assolto dalla stessa imputazione, in appello il verdetto si capovolse!!! Nell’attesa dell’ardua sentenza della Cassazione, terzo ed ultimo grado di giudizio (il giudizio finale spetta comunque al… Padre Eterno che nella sua infinita bontà e misericordia ha già perdonato questo Suo Figliol Prodigo!) la condanna in Appello del Divino Giulio, emessa da un tribunale della Repubblica italiana, in nome del Popolo italiano, scatenò una valanga di commenti di esponenti dell’apparato politico- istituzionale che espresse solidarietà all’illustre Maestro: dal Capo dello Stato e Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ai presidenti di Camera e Senato, dalla maggioranza del Governo ai tanti esponenti dell’opposizione… Commenti di disappunto, indignazione, stupore, sconcerto, trasalimento, dolore…
A me, semplice cittadino della Res Pubblica, non suddito delle istituzioni, mi venne da ridere!!! La sentenza di Cassazione era già pre -scritta!!! Iniziava così: “In nome del Popolo italiano… e si concludeva con… una risata generale!!!”
A distanza di un decennio lo stato di salute della Giustizia in Italia è… peggiorato!!! Carceri sovraffollati, milioni di processi “arretrati” sentenze emesse dopo decenni senza colpevoli, Segreti di Stato che coprono la Verità, come eroicamente ha denunciato il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti. Sono solo alcuni sintomi del carcinoma che sta divorando l’Italia. Un tempo la Giustizia era una Dea, oggi è solo una parola… una parola vuota!
Post Scriptum – Auguri a nonno Giulio per una pronta guarigione nell’attesa si una sua candidatura a Presidente della Repubblica o in alternativa a succedere a Benedetto XVI°.