A Laceno prima gita didattica sul meteo e sull’ambiente montano
26.04.2012, Escursione meteorologica-naturalistica (dal sito laceno.net)
Questa mattina, al Lago Laceno, si è tenuta la prima escursione didattica legata alla meteorologia e all’ambiente montano. Il progetto, realizzato dalla sinergia tra la Società meteorologica mediterranea (campaniameteo.it) e Laceno.net, ha visto la partecipazione dell’Istituto tecnico Augusto Righi di Napoli.
Oltre 20 studenti (IV e V superiore), accompagnati da 3 docenti hanno effettuato un percorso di studio dal vivo, approfondendo tematiche inerenti la fenomenologia, il microclima e l’ambiente locale. La giornata è cominciata al Bar La Lucciola, attività divenuta punto di riferimento escursionistico-didattico per lo studio del clima locale, con la visita alla centralina meteorologica di quota 1070 m, dove agli studenti sono state spiegate le caratteristiche fondamentali delle inversioni termiche e delle confluenze delle masse d’aria in contrasto. Inoltre, la visita alla prima stazione meteo, è stato uno spunto per approfondire la tematica delle gelate e della direzione dei venti in posizioni orografiche di “protezione”.
Seconda tappa dello studio è stata effettuata sulla riva del lago, dove sono state illustrate alla scolaresca la storia dell’altopiano, la conformazione geologica del lago, le cavità carsiche, il ripopolamento ittico e le varianti meteorologiche che potranno verificarsi in caso di impermeabilizzazione dell’altopiano.
La riva del lago, inoltre, è stata il “trampolino” di lancio per discutere sulle varie specie di volatili presenti sull’altopiano (dall’Airone cenerino al Falco) e sugli effetti dell’inversione termica invernale sulle acque. Dallo specchio d’acqua, dopo circa un’oretta di confronto e dopo aver consegnato ai docenti i resoconti grafici e i dati tecnici di temperature, umidità, piogge e venti dal giorno dell’inizio dei rilevamenti meteo, il gruppo si è spostato alla base degli impianti di risalita, punto nel quale è stata visitata la seconda centralina meteorologica sita a quota 1100 m e dove sono stati introdotti spunti per lo studio delle escursioni termiche all’interno di valli e conche ai piedi dei rilievi appenninici, oltre ad un’ampia discussione sul posizionamento delle strumentazioni atte all’individuazione delle raffiche di vento incanalatesi all’interno del vallone Raiamagra. Inoltre, importante rilevamento, è stato effettuato sulla vegetazione, introducendo i ragazzi alla conoscenza della varie specie arboree partendo dal Faggio, alle produzioni vegetali impiantate come Pino nero e Abete duglas, fino allo studio dal vivo del Tasso baccato, pianta rara e protetta.
Dalla botanica l’Istituto Righi è stato proiettato in un giro panoramico lungo le seggiovie del Monte Raiamagra, partendo da quota 1100 m e giungendo fin sulla vetta a quota 1667 m. Durante il percorso “motorizzato” è stato apprezzatissimo il “cambio di stagioni” che si avvertiva partendo dal verde della valle, alle prime gemme a metà corsa, fino a giungere all’inverno pieno dove la neve (in vetta) dominava ancora la scena.
Tuttavia, prima di giungere la vetta, è stata effettuata una visita alla location del campo scuola, al tappeto e al parco giochi di montagna, focalizzando anche l’attenzione sull’importanza del turismo estivo ed invernale nella località irpina.
In vetta poi, la lezione è proseguita con uno studio sull’orografia e quindi un dettaglio dal belvedere panoramico su tutte le cime che circondano il Laceno. L’attenzione è ricaduta sul Cervialto, sul Cervarolo, sul Calvello, ma anche sul Monte Vulture e sugli Alburni e il Cervati che si notavano nell’orizzonte terso della vetta; la vista dellee cime, insieme agli altipiani in lontananza e ad un breve corso di orientamenti indicando i punti cardinali geografici, è stata seguita da una breve passeggiata naturalistica lungo il “viale Raiamagra”, fino al rifugio canadese, dal quale si è apprezzato lo spettacolo del Golfo di Salerno, del Monte Accellica e addirittura della Majella e del Matese.
Al ritorno dall’escursione, ovviamente, non è mancata la visita alla terza e ultima centralina meteorologica, la stazione meteo del Raiamagra, la più alta della Campania. Sul terrazzino del Rifugio Amatucci, infatti, sono stati forniti dati interessanti sulle minime storiche, sulle nevicate importanti e sulle correnti ascensionali, fino a concludere la gita tematica con l’osservazione diretta degli effetti dei raggi solari sulle cime più alte e sulla differenza delle temperature odierne tra la pianura salernitana e la vetta irpina.
La discesa si è conclusa con una sosta al Rifugio Lacenò, dove oltre a gustare ottimi panini, i ragazzi hanno assaporato in libertà la montagna e la splendida giornata di sole.