26.03.2012, La mail di Salvatore Bernardo

Spettabile redazione di “Palazzo Tenta 39” Vi rimetto in allegato la lettera che giusto un anno fa ho inviato alla MIA associazione “Il Consorzio Turistico Bagnoli-Laceno”, nella quale segnalavo il caos e la totale disorganizzazione (ahimè) registrata il giorno di Pasquetta 2011 a Laceno.

L’auspicio è che alla luce di quella “denuncia”, che oggi ripropongo, si possano quest’anno apportare gli opportuni accorgimenti per migliorare la gestione dell’evento.

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La lettera

«Cari consorziati,  vi scrivo questa email per fare una riflessione su ciò che ho visto il giorno di pasquetta a Laceno.  Nelle nostre riunioni spesso si parla di far crescere il nostro territorio, di fare qualcosa per dare uno “scossone” alla nostra area geografica e di concretizzare qualcosa che sia in grado di voltare pagina. Le riunioni si fanno, la partecipazione è spesso accettabile, ma oggi mi stò rendendo conto che gli anni passano e Laceno com’era prima della nascita del Consorzio e così è oggi. Sono consapevole che il Consorzio Bagnoli-Laceno è giovane, ma parlare di turismo con quello che ho visto il giorno di pasquetta a Laceno è davvero insignificante.

Verso le ore 15:00 del giorno di Pasquetta decido di andarmi a fare un giro a Laceno e non appena inizio la salita mi rendo subito conto dell’incredibile affluenza di persone che c’era stata durante la giornata. Credo sia superfluo specificare che da Bagnoli a Laceno c’era un serpentone continuo di auto. Mio malgrado mi avventuro in un caos di traffico, ma la curiosità di andare a vedere l’affluenza di gente a Laceno mi fa andare avanti.

Dopo circa un’ora arrivo sull’altipiano (dopo aver “schivato” decine di macchine che sorpassavano in discesa a forte velocità) e stranamente mi rendo conto che non ho trovato nessun controllo, nessun vigile ne nessun carabiniere. Nessuno! Mah…

A questo punto decido di recarmi verso il lago (anche perché dal lato opposto le macchine erano in 4 corsie tutte in direzione Bagnoli!) e poco prima del ristorante decido di fermare la macchina perché ero praticamente fermo da una mezz’ora. Per arrivare dall’ingresso dell’altipiano al ristorante al lago ci avrò messo più di mezz’ora, infatti il mio giro a Laceno era diventato un dribbling tra auto, pullman, Quad, biciclette e di persone che “cercavano” in tutti i modi di fare una passeggiata.

Non appena sceso dalla macchina notai l’enorme quantità di immondizia sparsa dappertutto, ovunque! Un immondezzaio avrebbe, a vista d’occhio, un senso più logico. Almeno lì è tutta radunata in un posto solo!

Oltre all’immondizia ciò che voglio evidenziare è l’affluenza di gente che era dentro l’hotel al lago (struttura pericolante e pericolosissima), le numerosissime persone che giravano in mezzo alle macchine con bottiglie di vino in mano, il caos, la confusione e il completo assenteismo da parte di controlli di ogni tipo. Insomma ognuno faceva quello che voleva ovunque!

Non credevo ai miei occhi!

Mentre continuavo la mia passeggiata verso le seggiovie incontrai un posto di controllo dei carabinieri che salutai e che espressero immediatamente il loro disappunto sulla loro giornata lavorativa. Infatti notai che facevano delle fotografie proprio per attestare che si trovavano in una condizione lavorativa molto disagiata.

Mi raccontarono che stavano cercando di gestire l’ingestibile!

A questo punto decisi di tornarmene a Bagnoli, amareggiato, deluso e con tanta voglia di esprimere il mio disappunto su tutto ciò che avevo visto. Ed ecco il motivo di questo email.

Ciliegina sulla torta?

Mentre facevo la discesa del mio ritorno, una macchina che mi precedeva buttò una busta con l’immondizia dal finestrino spargendola sul cordolo della strada. Ero quasi tentato a prendere il numero di targa, ma a cosa sarebbe servito? Cosa sarebbe cambiato? Sarebbe stata punita una sola persona.

No, non sarebbe servito a niente, serve tutt’altro.

Vogliamo incrementare il turismo? Vogliamo fare turismo quando non riusciamo a gestire un solo giorno di pasquetta?

Io direi di iniziare ad ammettere che vogliamo fare quel qualcosa che non siamo in grado di fare.

A questo punto direi, anzi suggerirei di organizzare un incontro con tutti i consorziati per parlare, gestire e organizzare un coordinamento logistico che secondo me noi del consorzio dobbiamo assolutamente accollarci.

Non possiamo sorvolare, dobbiamo fare qualcosa. ORA.»