13.03.2012, Ottopagine (di Mario Pennella)

Finanziati l’area ricreativa e il museo del territorio.  Sarà quello che è stato ribattezzato il “progetto della piana” a cambiare volto al Laceno. Si tratta di un insieme di interventi che mirano a restituire splendore ad una delle bellezze naturali della Campania. Gli anni passati a discutere come rivalutare l’Altipiano sono ormai alle spalle. Ora ci si avvia alla fase operativa. E’ come un quadro tratteggiato che ora inizia ad essere colorato, con tinte vive, che mirano a far risplendere lo specchio del lago e tutto quanto c’è attorno.

Grazie ai Pirap, i Progetti Integrati Rurali per le Aree Protette, che promuovono e realizzano interventi pubblici nel quadro della valorizzazione naturalistico paesaggistica del territorio e dell’elevazione della sua attrattività, al Laceno arriveranno oltre un milione e trecentomila euro. Si tratta di tre progetti: due (infrastrutture ricreative e il museo del territorio) che hanno come benificario il Comune; l’altro, il bike park, che ha come beneficiario il Parco dei Monti Picentini. Il disegno realizzato dall’amministrazione comunale punta ad un percorso di sviluppo integrato che, partendo dall’Albergo al Lago, si snoda attorno allo specchio d’acqua. 

E’ dal vecchio ostello sul lago, una locanda costruita tra fine ‘800 ed inizio ‘900, oggi dismessa e in stato di abbandono, che sarà ridisegnata la piana. «I lavori – spiega Di Giovanni, assessore ai Lavori Pubblici di Bagnoli Irpino – è quello di eliminare le situazioni a rischio». Non solo. L’intento dell’amministrazione è di eseguire un lavoro molto più certosino. L’albergo negli anni ‘60 subì una ristrutturazione, che ne modificò parte dell’aspetto originale. Oggi il Comune («senza operare alcuna demolizione», precisa Di Giovanni, ndr) vuole riportare alla luce la struttura del ‘900. Il progetto sarà discusso nei prossimi giorni anche in Aula. Da lì, però, partirirà il nuovo disegno del lago Laceno, che si estenderà, con i progetti Pirap all’area Erica, dove verranno realizzate le infrastrutture ricreative e il percorso per l’area naturale Grotta di San Guglielmo. Per ques’opera il Comune di Bagnoli Irpino ha ottenuto un finanziamento di 330mila euro. L’attività proposta – così come spiegano gli architetti Walter Lepore e Patrizia Cocozziello nella loro relazione – consiste in un percorso naturalistico – didattico con l’allestimento di un’area di sosta in cui vengono realizzate infrastrutture di accoglienza.

La progettazione delle infrastrutture intorno al Lago Laceno viene sviluppata su due assi che interagiscono e si completano tra di loro per valorizzare l’area e gli elementi culturali in essa contenuti. In particolare viene prevista: la sistemazione dell’area Erica, adiacente al Lago Laceno; la realizzazione del percorso che costeggia il lago, diretto verso la Grotta di San Guglielmo da Vercelli, un antico delubro pagano, a cui ci si arriva grazie ad un piccolo ponte pedonale, che funge da punto di osser vazione e permette di superare il dislivello dovuto al canale per lo sfioro delle acque del lago. Il progetto – continua la relazione – mira alla conservazione e alla valorizzazione degli aspetti culturali, naturalistici e paesaggistici presenti nell’area, pur tuttavia consentendo un uso limitato e controllato a livello di funzioni.

Ma c’è anche un altro progetto, finanziato per un importo di 300mila euro con i fondi Pirap, per la realizzazione del museo multimediale “Museo del Tartufo e Centro Ambientale Laceno” e materiale divulgativo cartaceo e multimediale sul Laceno e sulla Grotta del Caliendo. Si tratta di un progetto finalizzato a promuovere l’offerta turistica dell’Altipiano Laceno a livello nazionale, fornendo così una infrastruttura informativa a supporto della valorizzazione del territorio. Sarà realizzato nell’edificio de La Rotonda, di 500 mq in prossimità del lago. 

Qui saranno installati punti di accesso al web per l’interrogazione del portale realizzato ad hoc. In questo modo il turista ha la possibilità di essere informato su ogni iniziativa e manifestazione prendendo conoscenza della geografia del territorio, del costume e delle tradizioni locali. Nella struttura ci sarà: una sala multimediale, uno spazio espositivo di tipo museale organizzato in varie sezioni (zootecnia, tartufo nero, civiltà contadina e della transumanza), aule e laboratori didattici.

Il museo sarà dotato del sistema Loges, ovvero un percorso tattile a terra di orientamento e guida per i non vedenti, ipovedenti, che funziona da binario sul quale muoversi in tutta sicurezza ed in modo completamente autonomo all’interno della struttura, grazie a diversi codici di identificazione disegnati su gomma incollata sul pavimento.

Previsti, inoltre: il sistema media box interattivo con schermi touchscreeen e contenuti multimediali (schede sul paesaggio, la natura, gli usi, i costumi, la storia, i monumenti, i luoghi e i sentieri da visitare); la postazione sensoriale, che utilizza una tecnologia a gel e mediante la pressione di un pulsante o al passaggio davanti ad un sensore, emana la fragranza realizzata e contenuta nelle cartucce di alcune caratteristiche delle piante o di altro prodotto che si vuole far conoscere.