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Piano di zona – A Bagnoli Caputo rimette la delega al sindaco

06.03.2012 Il Corriere

Piano di zona, torna a farsi largo con forza l’intesa istituzionale.

La questione riferita alla rielezione del Consiglio di amministrazione del Piano di zona e al suo presidente è, nuovamente, al centro del dibattito politico dell’Alta Irpinia. Una prima indiscrezione parlava di un’assemblea convocata per lunedì 12 marzo, ma il tutto sembrerebbe nuovamente in dubbio per dar tempo ai partiti di organizzarsi ed andare, eventualmente, alla costituzione di un’intesa istituzionale.

E’ ferma la situazione all’interno del Pd dove, dopo il flop di giovedì scorso, si prova a ricompattare il gruppo per riprendere la discussione. L’Udc resta sulle proprie posizioni e cioè punta, senza mezzi termini, ad un’intesa istituzionale perchè, secondo fonti molto vicine al partito, è l’unica soluzione in un momento così difficile per il territorio il quale ha bisogno di coesione e solidarietà e non certo di altre divisioni. Intanto sempre dall’Udc fanno sapere che restano ottimi i rapporti con il Pdl e che si attende di sapere chi dovrebbero essere gli interlocutori del Pd per arrivare eventualmente ad un accorso istituzionale. Il Pdl, da parte sua, attende lo sviluppo della situazione anche perchè il partito, a livello provinciale, è impegnato con il congresso e quindi dovrebbero essere i sindaci pidiellini dell’Alta Irpinia a portare avanti un’eventuale trattativa con gli altri partiti.

Sempre rispetto alla questione Piano di Zona arriva la breve nota dell’assessore di Bagnoli Irpino Giuseppe Caputo che rimette la sua delega nelle mani del suo sindaco.  «Voglio comunicare – dice – che per quanto riguarda il rinnovo del Consiglio di amministrazione al piano di zona di Lioni, rimetto momentaneamente la delega al Sindaco Aniello Chieffo con il mio totale e completo appoggio».

Intanto, nel tardo pomeriggio di ieri, secondo indiscrezioni c’è stata una lunga riunione di maggioranza al Comune di Lioni che è servita a decidere la linea dell’Ente per la prossima assemblea dei delegati.

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05.03.2012, Il Ciriaco.it

PdZ A2 – Rinnovo Cda: Caputo rimette la delega al sindaco Chieffo

Giuseppe Caputo, assessore del Comune di Bagnoli Irpino, in merito al rinnovo del Cda in seno al Piano di Zona di Lioni, ha comunicato, attraverso una nota, la decisione di “rimettere momentaneamente la delega al sindaco Aniello Chieffo con il mio totale e completo appoggio”.

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Mappa-Comuni-Consorzio-Servizi-Sociali-Alta-Irpinia

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L’antefatto …

02.03.2012, Il Corriere

Piano di zona dell’Alta Irpinia, è flop centrosinistra

Se qualcuno per la mattina di ieri si aspettava qualche sorpresa al Piano di Zona di Lioni non è stato scontento. Infatti l’alleanza di centrosinistra con Pd e SeL protagonisti è saltata per l’assenza del delegato di Calitri e per la non partecipazione all’assemblea del delegato di Bagnoli Irpino. L’assemblea di ieri non si è tenuta perchè non c’era il numero legale di delegati e perchè neanche le quote erano sufficienti per il raggiungimento del quorum. Per la validità della seduta dovevano esserci quattordici delegati ed un minimo di 317.193 euro di quota, mentre, si è arrivati a solo dodici delegati e 270.856 euro di quote. Assemblea non valida naturalmente.

Che nell’aria ci fosse qualcosa di strano si è notato dalle prime battute della giornata, infatti gli esponenti del centrosinistra, oltre a quelle dei delegati del Pdl e dell’Udc, hanno immediatamente notato l’assenza di Carmela Roberto delegata del Comune di Calitri. Subito il Pd si è messo a lavoro per tentare di evitare quello che poi si è rivelato un vero e proprio flop politico, ma ogni tentativo è stato vano e Roberto non si è presentata. Le tensioni più alte si erano registrate con Bisaccia e Bagnoli Irpino che poi non ha partecipato all’assemblea, ma non ci si immaginava mai che il nulla di fatti arrivasse proprio da Calitri come spiega il sindaco di Conza Vito Farese.

«Quello che sto vivendo in questo momento è un forte momento di delusione per il tradimento politico che il Pd ha subito dalla delegata al Piano di i zona di Calitri. I contrasti più forti si erano registrati con Bagnoli e Bisaccia, mentre, un Comune come Calitri su cui contavamo ci ha abbandonato. A questo punto, però, penso che ci sia un’esigenza concreta che è quella di dare un governo al piano di zona. Noi come centrosinistra, anche se con numeri risicati, ci abbiamo provato anche se non ci siamo riusciti perchè evidentemente in qualcuno è venuto meno il senso di appartenenza e di responsabilità ed il mercato della politica ha colpito ancora. E’ chiaro che, a questo punto, restano in piedi sia la strada politica che quella istituzionale anche se la situazione resta così tesa è difficile raggiungere un accordo».

L’assemblea è stata caratterizzata dall’intervento del sindaco di Aquilonia, Donato Cataldo, che ha comunicato l’assenza del Pdl e da alcuni momenti di forte tensione emotiva tra i primi cittadini del Pd e quelli del Pdl ed Udc che non hanno partecipato alla riunione.
Forti le parole del sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo dopo l’intervento di Cataldo.
«Ritengo offensive le parole del sindaco di Aquilonia  e vorrei ricordare a tutti i primi cittadini dell’Udc e del Pdl quando il sottoscritto chiamava all’intesa istituzionale quattro anni fa non fu proprio ascoltato. Inoltre vorrei far presente al presidente uscente che è da molti mesi che permane questa situazione di maggioranza del centrosinistra, ma con senso di responsabilità abbiamo fatto lavorare l’amministrazione del Piano di zona anche se in forte minoranza numerica.
Rispetto a quello che è successo questa mattina che dire: è l’ennesima conferma che in Alta Irpinia non si può fare politica, ma esiste solo un mercato della stessa. Questo è il tavolo per discutere un eventuale intesa istituzionale e chi si alza da questo tavolo non ne vorrà far parte».

Resta sulle sue posizioni il sindaco di Bisaccia Salvatore Frullone.
«Mi dispiace che sia successo questo ma è da più giorni che chiamo ad un’ìntesa istituzionale per la risicatezza dei numeri e, purtroppo, quest’oggi i fatti mi hanno dato ragione».  

E Cataldo: necessaria una maggioranza larga per il bene di tutto il territorio

Non hanno partecipato all’assemblea dei sindaci de Pino di Zona i primi cittadini del Pdl che non hanno condiviso l’azione del centrosinistra e del Pd in particolare di andare verso l’intesa politica con numeri risicatissimi.
Ad intervenire prima dell’apertura dei lavori è stato l’attuale presidente e rappresentante del consorzio e dei sindaci del Popolo della libertà Donato Cataldo.
«Nel preannunciare la mia volontà di non costituirmi in assemblea  ed a nome del gruppo Pdl che rappresento, oltre che nella responsabilità di rappresentare ancora, qui e adesso, la presidenza dell’ente, pur riconoscendo la legittimità dell’operazione politica e di parte che si sta cercando di attuare in questo Piano di Zona ad opera della sinistra, ritengo e ribadisco che sia necessaria una condivisione più ampia, in termini numerici e di rappresentanza, della gestione di questo Consorzio di comuni. La incerta maggioranza di un solo comune, ammesso che ci sia, denota la disponibilità, irresponsabile, di non dare un governo stabile all’ente e di perseguire anche vittorie di Pirro, esponendo l’ente ad una gestione politica fragile ed incerta, pur di collocare una bandierina rossa.
In questo territorio, gli stessi sindaci, della stessa parte politica, fanno discorsi diametralmente opposti ai tavoli in cui condivisibili idee di sviluppo solidale del territorio necessitano di partecipazioni più ampie e trasversali.
Ebbene se dove non ci sono da esprimere presidenze e cda si ritiene di invitare alla trasversalità e alla condivisione ed altrove, sullo stesso territorio, questo principio si sospende in nome di risicate quanto fameliche maggioranze politiche, riteniamo si stia compiendo una ennesimo ed irresponsabile sfoggio di ipocrisia ai danni di un territorio che proprio da questi atteggiamenti dovrebbe essere difeso.
Ribadisco dunque, a nome dei sindaci del Pdl, la necessità di un tavolo che costruisca una maggioranza più larga, stabile e rappresentativa di quella risicata ed incerta che la sinistra da sola esprime nei 25 comuni del Pdz».

E a Calitri il Pd chiede le dimissioni di Roberto: stop alle deleghe in Giunta

La delegata al Piano di zona, Carmela Roberto, nella mattinata di ieri ha disertato l’assemblea del Piano di zona facendo venire meno la maggioranza di teste e quote al centrosinistra. Scalpore, delusione e rabbia tra e fila del Partito Democratico locale che, immediatamente, con un comunicato ha chiesto le dimissioni da consigliere comunale.
«Il Partito Democratico di Calitri  prende atto del gravissimo episodio accaduto questa mattina all’assemblea dei Servizi Sociali di Lioni dove, a causa della mancata partecipazione del delegato del Comune di Calitri il consigliere Carmela Roberto, non si è potuto procedere alla votazione che avrebbe consentito un governo di centro sinistra all’ente. Tale fatto evidenzia chiaramente che senza alcun motivo si è venuto meno all’ accordo di indirizzo della maggioranza e a quello stilato con gli altri comuni di centrosinistra in occasione della nomina della Giunta e del presidente della Comunità Montana Alta Irpinia. Nello stigmatizzare il detto comportamento si chiede al sindaco Antonio Rubinetti di revocare immediatamente la delega ai servizi sociali Alta Irpinia già conferita al consigliere Carmela Roberto con contestuale conferimento della stessa all’assessore al ramo. Poiché il detto comportamento è sicuramente irrispettoso delle normali regole democratiche che vanno osservate nella conduzione della attività politica e amministrativa, il Partito Democratico di Calitri, facendo leva al senso di responsabilità, chiede le dimissioni immediate di Carmela Roberto dalla carica di consigliere comunale. Si richiama il sindaco ad un comportamento rispettoso, nei confronti dei rappresentanti istituzionali nei consessi sovra comunali, chiedendo un chiarimento politico e il formale impegno a recuperare i rapporti e conformare l’operato nell’ottica degli accordi già presi per quanto riguarda la composizione degli enti sovra comunali.
Nell’attesa dei richiesti adempimenti si invitano i componenti della maggioranza del comune di Calitri, che si riconoscono nelle predette posizioni, di sospendere l’esercizio delle deleghe conferite».

                                                                                                       

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