Sovente scrivo versi
18.02.2012, La poesia (tratta dalla raccolta “Eroi del mio tempo”, di Ferdinando Rogata)
Sovente scrivo versi
Sovente scrivo versi e penso a te, Maria,
quando pensosa e assorta seguivi la tua via!
Quanto soffristi, madre, credendoti perduta:
batteva forte il cuore e tu restasti muta!
Umile creatura il bimbo appena nato
stringesti con paura, con gesto delicato:
mai con tanta asprezza lottò persona o fiera,
mai ci fu carezza più dolce e più leggera!
Credendoti perduta, alzasti gli occhi al cielo,
due occhi che le lacrime coprivano d’un velo,
quindi le braccia umili caddero in abbandono,
rivolte ai tuoi carnefici a implorar perdono,
perdono a una madre che ama troppo il figlio
e poi le braccia apristi, e s’era fatto giglio.