La Siberia affossa il centro Italia di neve, e al sud?
01.02.2012, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
La situazione meteorologica si conferma essere molto dinamica su tutta la nostra penisola. I prossimi giorni si annunciano più freddi sulle regioni settentrionali e su quelle centrali. Le regioni meridionali fino alla giornata di venerdì risentiranno di un richiamo più mite. Nel fine settimana il freddo raggiungerà anche l’estremo sud. Molto importante sarà l’ingresso gelido siberiano che da giovedì invaderà il mediterraneo. Qui si scaverà una prima depressione, attesa più intensa per le regioni centro-meridionali.
I modelli vedono un minimo di pressione scavarsi fra la Sardegna e il basso tirreno, in lento movimento verso il basso adriatico nella giornata di sabato. Incredibilmente, andando a visualizzare le temiche in quota, si nota che le regioni centrali saranno colpite in pieno da una -5 ai 1360 metri di quota, e quindi neve anche in pianura e addirittura nei pressi di Roma. La Campania si troverà in territorio “neutro”. La Lucania centro-meridionale e di più la Calabria e la Sicilia saranno ai margini del freddo. Infatti su queste zone la neve è attesa al di sopra dei 1200 metri. Quello che impressiona è il fatto che la Campania vedrà una situazione meteorologica paradossale.
Le province di Caserta e di Benevento avranno freddo in quota tale da portare neve fino a 300-400 metri. La provincia di Salerno (Cilento) vedrà neve solo a quote intorno agli 800/1000 metri. L’Irpinia si gioca la neve, anche copiosa, fra quote che vanno dalla bassa collina (300 metri) alla bassa montagna (900 metri).Una situazione veramente inusuale. Chiaramente le prossime emissioni dei modelli previsionali dovrebbero fare maggiore chiarezza e solo allora sapremo essere più precisi. Quello che ad oggi sembra scontato è che fra sabato e domenica le temperature scenderanno anche da noi e la neve è prevista cadere anche a quote basse. Ma su questo ci ritorneremo al prossimo aggiornamento.
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30.01.2012, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Fase invernale davvero scoppiettante
Siamo alla vigilia di un periodo particolarmente freddo e nevoso per il territorio italiano. Nei prossimi 4-5 giorni, piogge, neve e vento freddo colpiranno a fasi alterne tutte le regioni italiane. Le analisi meteorologiche che ci hanno portato a questa situazione sono state ampiamente illustrate nei precedenti nostri editoriali. L’anticiclone siberiano, mai come nei prossimi giorni, influenzerà in maniera pesante quasi l’intero continente europeo con l’Italia colpita in pieno. Quando tireremo le somme di questa fase invernale, molto probabilmente, saremo costretti a “disturbare” periodi freddi e nevosi molto lontani nel tempo. Ma su questo torneremo a tempo debito.
Evoluzione: aria sempre più fredda raggiungerà il mediterraneo centrale dando vita a varie depressioni che almeno fino a sabato interesseranno l’Italia. Le depressioni, foriere di precipitazioni anche intense, porteranno molta neve soprattutto sulle regioni centrali e sui rilievi meridionali. Anche il nord-ovest e l’Emilia Romagna, nella giornata di martedì riceveranno altri accumuli nevosi fino al piano. Il freddo raggiungerà il suo apice verso il fine settimana. Se le precipitazioni vedono concordi tutti i modelli previsionali, il freddo viene visto cruento dalla maggior parte di essi, a partire dal nord fino a buona parte del meridione (qui comunque meno intenso). Solo GFS, modello matematico americano, vede un consistente freddo al nord, meno al centro, ancora meno al sud. Dove solo nel fine settimana si vivrebbero termiche relativamente fredde. In compenso le precipitazioni saranno più copiose proprio al centro-sud. Il tutto dovuto al fatto che, sempre secondo il modello americano, il gelo dovrebbe deviare verso la Francia e la Spagna. Una situazione affascinante ed intricante che seguiremo con aggiornamenti a brevissimo termine, fino alla conclusione dell’avvenimento che indubbiamente, non disturbando la storia, ricorderemo nei prossimi anni.
Previsione: nella giornata di mercoledì 1 febbraio, un deciso miglioramento interesserà il nord-Italia e l’alta Toscana, sul restante territorio italiano avremo tempo perturbato con piogge diffuse e neve fino a quote bassissime se non in pianura al centro Italia. Sulla Campania la quota neve dovrebbe assestarsi intorno ai 500-600 metri e localmente a quote più basse. Sui restanti rilievi del sud la quota neve andrà dai 700 metri circa della Basilicata ai circa 1000 della Sicilia. Le nevicate risulteranno copiose già a partire dalle zone di bassa montagna.
Tendenza: nei giorni successivi, a brevi intervalli, assisteremo ad una recrudescenza dei fenomeni nevosi con temperature in ulteriore diminuzione. Vista la fase delicata, ci aggiorneremo presto.