Qualche doverosa precisazione …
29.12.2011, Articolo di Giulio Tammaro
Ho deciso di inviare queste poche righe, a seguito dell’articolo del prof. Pasquale Sturchio, “Correva l’anno 2011”, apparso sul sito dell’associazione Palazzo Tenta 39, lo scorso 13 dicembre. Prima di rendere noto il fine che mi ha spinto a scrivere questo articolo, mi corre l’obbligo di ringraziare il prof. Sturchio per aver ritenuto degno di nota includere nel suo decalogo degli eventi “mondiali, europei, nazionali e paesani” da ricordare in questo 2011 ormai agli sgoccioli, anche la riapertura della Biblioteca Parrocchiale “Domus Deorum” e il ritorno alle stampe dopo tre anni di inattività del periodico religioso “La Parrocchia”.
Un ringraziamento particolare inoltre per le belle parole utilizzate e per avermi citato personalmente quale “artefice” di tali eventi.
E a tal proposito che vorrei esporre alcune considerazioni in merito, al fine non di creare sterili polemiche né con il prof. Sturchio che conosco e stimo né con nessuno altro, ma soltanto per completezza d’informazione.
In primis occorre precisare che il merito della riapertura della Biblioteca Parrocchiale e il ritorno alle stampe de “La Parrocchia” non è da attribuire solo al sottoscritto, cui il parroco ha affidato le redini del gruppo per il solo fatto di essere il più “anziano” del compagnia, ma ad un gruppo di ragazzi perlopiù adolescenti, i quali fra i tanti impegni scolastici, sono riusciti a ritagliarsi all’interno delle loro giornate, uno spazio per queste iniziative il cui unico fine è quello di prestare un servizio a tutta la comunità bagnolese.
È a questi ragazzi che va il mio ringraziamento più grande, sono loro il nostro futuro, e sono sicuro che siamo in ottime mani.
Chiusa la doverosa parentesi dei ringraziamenti è opportuno però ricordare, come ho già fatto di persona con il prof. Sturchio, durante una delle nostre piacevoli conversazioni mattutine in piazza, che, chi scrive, dallo scorso mese di novembre non è più né il referente-coordinatore ( quanti titoli…, ero solo il punto di riferimento per questi ragazzi in caso di difficoltà niente più…) del periodico “La Parrocchia” né il responsabile della Biblioteca Parrocchiale.
Le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta sono puramente a carattere personale, la mia stima e il mio rispetto per Don Stefano erano, sono e resteranno sempre inalterate, però mi è sembrato giusto, a seguito di alcuni eventi che mi hanno visto coinvolto personalmente, passare la mano anche se solo dopo sette mesi, (dove abbiamo realizzato la bellezza di cinque numeri) di attività.
È doveroso inoltre ricordare che ad oggi di quel gruppo redazione nessuno è rimasto, e che “La Parrocchia” continuerà ad “esistere”, ma con una redazione tutta rinnovata, i quali sono sicuro sapranno farsi valere e che quasi sicuramente in un futuro prossimo ci sarà anche la riapertura della biblioteca parrocchiale.